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Perché Vlahovic nella Juventus di Allegri segna meno? Cosa dicono i numeri e le statistiche avanzate

Alberto Comana

Aggiornato 19/03/2023 alle 14:31 GMT+1

SERIE A - Quando siamo giunti ormai a due terzi della stagione, l'ex viola ha segnato solo 8 reti, di cui 4 da palla inattiva, ed è a secco in campionato da inizio febbraio. In vista del Derby d'Italia - e con l'ausilio dei dati - analizziamo quella che viene percepita come la prima vera e propria crisi dell'attaccante serbo per capire i motivi di questo rendimento al di sotto delle aspettative.

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Nel gennaio 2022 la Juventus compra Vlahovic dalla Fiorentina per rinforzare un attacco che stentava a decollare. Nella prima metà della Serie A 21/22 il serbo sembrava in grado di poter tramutare qualsiasi pallone in goal, di arrivare a crearsi da solo le occasioni in un reparto d'attacco non proprio funzionale. Si presenta con 17 goal in 21 partite. Arriva però nella Juve di Allegri, che vuole dal centravanti un lavoro di raccordo più logorante. Il gioco spalle alla porta che gli viene richiesto prevede sì una predisposizione fisica, sulla quale il giocatore stava già lavorando, ma anche una buona tecnica individuale nel primo controllo e nella scelta successiva, punti deboli del repertorio di Dusan. L'ex-viola è piuttosto abile nell'attaccare gli spazi, nelle progressioni palla al piede, ha una precisione e qualità di esecuzione del tiro fuori dal normale e sa essere incisivo negli ultimi metri.
Peccato che la Vecchia Signora stenti a far arrivare il pallone in area di rigore (11° per passaggi in area: 8,03 a partita). Seppur meno evidenti rispetto a questa stagione, nella seconda metà della scorsa iniziano a vedersi le conseguenze dei compiti differenti che gli vengono assegnati: la frequenza dei goal diminuisce, riceve meno expected assists (0,3 xA/90' contro gli 0,39 alla Fiorentina) e sbaglia più controlli (24% di quelli tentati contro il 20% alla Viola). Nonostante ciò, sull'onda del buon momento di forma, riesce a convincere la società bianconera a puntare su di lui grazie all'attitudine mostrata in campo oltre ai 9 goal in 21 presenze (1 goal ogni 188 minuti).
Dusan Vlahovic - Le statistiche della Serie A 2021-22

I dolori del giovane Dusan

I tifosi bianconeri che speravano per questa stagione nell'adattamento di uno tra Vlahovic e Allegri al gioco dell'altro saranno rimasti delusi. L'attaccante serbo è fuori contesto. Se da un lato è lievemente migliorato nel controllo palla (17% controlli sbagliati contro il 23% del 21/22) e nella precisione dei passaggi (72,1% contro i 66,7% del 21/22), dall'altro la Juventus fatica a fargli arrivare il pallone come vorrebbe lui e in zone pericolose del campo (xA/90' ricevuti: 0,24 vs. 0,39 dell'ultimo periodo alla Fiorentina; tocchi in area/90': 4,67 vs. 5,97 del 21/22; è il giocatore di movimento che riceve meno passaggi per 90': 22).
Ne deriva un evidente stato di frustrazione dell'attaccante. Il linguaggio del suo corpo in partita comunica momenti di insoddisfazione e rassegnazione (se la prende con se stesso, coi compagni, cammina a testa bassa), mentre in allenamento (si veda il video di seguito) si traduce nell'esecuzione svogliata di un atleta che non crede in ciò che fa.
Questo atteggiamento non lo aiuta, poiché Vlahovic è un giocatore umorale, ossia le sue prestazioni sono influenzate dal suo stato d'animo. A riprova di ciò si riporta di seguito la parte del project work "A football mind" di alcuni studenti del corso Football Data Analyst di Wylab relativa al serbo, dove si evidenzia come le sue prestazioni migliorino dopo aver realizzato una rete. Non è un caso che degli 8 goal realizzati, 4 derivino da 2 doppiette.
Diapositiva del project work “A football mind” di Alberto Lauciello, Alessandro Frai, Giovanni Lalle, Luca Bauchiero e Marco

Dusan si è dimenticato come segnare?

Guardando alle passate stagioni e ai grafici seguenti ci rendiamo conto della non sostenibilità sul lungo periodo della vena realizzativa in viola, specie quella relativa al 21/22, dove in parte grazie alle sue doti da finalizzatore, in parte grazie ai portieri avversari non sempre impeccabili (nella prima parte della stagione 21/22 ha realizzato circa il 30% di goal in più per demeriti dei portieri avversari), ha segnato molto più rispetto ai goal attesi.
Si sottolinea tuttavia che, a partire dalla stagione 20/21 Vlahovic è leggermente peggiorato nella precisione al tiro (20/21: 41%; 21/22: 40%; 22/23: 31%) e nella pericolosità media dei tiri nello specchio (20/21: 0,517 xGOT/Tiro in porta; 21/22 in Viola: 0,396; 21/22 alla Juve 0,319; eccezione 22/23: 0,463). Nonostante ciò, in questa stagione è in linea coi goal attesi dalle occasioni che ha avuto.
Dusan Vlahovic - Analisi, numeri e statistiche
Dusan Vlahovic - Analisi, numeri e statistiche
Dusan Vlahovic - Analisi, numeri e statistiche
Dusan Vlahovic - Analisi, numeri e statistiche
Dusan Vlahovic - Analisi, numeri e statistiche
Dusan Vlahovic - Analisi, numeri e statistiche
Dusan Vlahovic - Analisi, numeri e statistiche
Dusan Vlahovic - Analisi, numeri e statistiche
Confrontando i dati dell'attaccante bianconero con quelli di altre punte che segnano di più, come Osimhen e Lautaro, si sottolinea come Vlahovic sia il giocatore che riceve meno xA/90' (Dusan: 0,24; Osimhen: 0,51; Lautaro: 0,36), quello che accumula meno npxG/90' (Dusan: 0,39; Osimhen: 0,86; Lautaro: 0,57), quello che tira da situazioni meno pericolose (Dusan: 0,11 npxG/tiro; Osimhen: 0,19; Lautaro: 0,13), quello che tocca meno palloni in area a partita (Dusan: 4,71; Osimhen: 7,52; Lautaro: 5,89), quello che tira meno in porta a partita (Dusan: 0,98; Osimhen: 1,76; Lautaro: 1,63) e da più lontano.
Insomma, da un lato c'è un allenatore che si ostina a voler un attaccante boa “generoso”, fatica a far arrivare la palla in area e a servire le proprie punte in zone pericolose del campo, dall'altro c'è un giocatore che fatica ad uscire dalla sua zona di comfort, risente della pressione dell'ambiente e subisce le richieste del proprio allenatore, non proprio peggiorando le proprie performance ma nemmeno crescendo come ci si aspettava. Forse sarebbe bene che entrambi si venissero incontro per uscire da quest'impasse. Tuttavia, è vero anche che “se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l'intera vita a credersi stupido”.
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Allegri: "Juve è 2ª sul campo, con l'Inter vogliamo difendere posizione"

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