Roma, parla Dybala: "E' stato tutto molto veloce. Mi ha convinto anche Mourinho"
DaEurosport
Aggiornato 20/07/2022 alle 22:48 GMT+2
SERIE A - L'attaccante argentino ha parlato ai canali ufficiali della Roma: "Le chiamate di Mourinho mi hanno emozionato, non vedo l'ora di iniziare e mettermi in forma". Sulla maglia: "Mi avevano proposto la 10, ma è troppo importante qui per quello che ha fatto Totti. Un giorno, magari, ma oggi sono contento con il 21".
Dopo le dichiarazioni di rito, prime parole ufficiali di Paulo Dybala da neoromanista. L’attaccante argentino è stato intervistato dai canali ufficiali della Roma che hanno presentato così il nuovo acquisto. Tanti i temi toccati, dall’importanza di Mourinho alle 10 di Totti fino alla passione che c’è sulla piazza romana. Qui sotto l’intervista video integrale, vi riportiamo tutti i punti principali.
Sulle sensazioni
Sono molto contento di essere qui, molto felice di poter iniziare dopo una lunga attesa. Avevo voglia di conoscere i compagni, l'allenatore e chi lavora per la Roma. Sono contento di essere qui.
Sulla trattativa
È stato tutto molto veloce, io avevo voglia di cominciare e abbiamo deciso velocemente. E poi abbiamo firmato insieme per cominciare questa avventura.
Sul perché della scelta Roma
Tanti aspetti, la chiamata del mister, del direttore, aver potuto parlare col presidente, sono stati i punti più importanti. Mi hanno dato certezze, il mister è stato anche chiaro con le sue idee, poi giocare per questa squadra, per cosa rappresenta nel paese e nel mondo.
Sui ringraziamenti
La mia famiglia e gli amici, che mi hanno spinto a venire qui. Sono molto contenti. Poi chi lavora qui e la Roma che ha fatto di tutto per portarmi qui.
Su cosa significa lavorare con Mourinho
Lo conosciamo tutti, quello che ha fatto e quello che farà. Le sue chiamate mi hanno emozionato, ho parlato a lungo con lui, abbiamo fatto una bella chiacchierata. Ho avuto la fortuna di giocare con i più grandi della storia del calcio e ora posso dire di poter lavorare con uno dei migliori allenatori della storia del calcio.
Sugli obiettivi personali di questa stagione
Adesso mettermi in forma per poter essere all'altezza della squadra a livello fisico e mentale, aiutare la squadra a continuare a vincere, per la mentalità che hanno raggiunto l'anno scorso, per la mentalità del mister e per quello che ho potuto fare in passato. Avendo un Mondiale vicino, la preparazione sarà al massimo per dare il meglio per la Roma e poter arrivare nella condizione migliore a quell'appuntamento e poi a fine anno con l'obiettivo chiaro di vincere dei trofei.
Su Roma
E’ molto internazionale, anche prima di venire in Italia la conoscevo, sapevo i giocatori che avevano indossato questa maglia. C'è stata una crescita, si vede da fuori che la società è seria e ora lo vedo ancora di più. Credo che il trofeo vinto l'anno scorso è stato un segnale del lavoro che stanno facendo, ci saranno altri obiettivi e speriamo di raggiungerli insieme.
Sul perché ha scelto la 21
Ho parlato col direttore, mi aveva proposto di indossare la maglia numero 10 che è molto importante qui per quello che ha fatto Totti. Io credo che quel numero e quella maglia debbano ancora essere sua per ciò che rappresenta per la città e i tifosi. Ho ringraziato molto, per portare una maglia così c'è bisogno di tanto rispetto e responsabilità. Quella è ancora la sua maglia. Un giorno magari potrò portarla, ma oggi sono contento di avere il 21 che per me è importante. Con quel numero ho cominciato a vincere e spero di poterlo fare anche qui.
Sulla passione dei romanisti
Quando uno gioca all'Olimpico, per noi sudamericani, è come giocare in Argentina o in Brasile. Il tifo è più simile, in Europa è difficile trovare qualcosa così. Le sensazioni sono belle, giocare in un campo così e con la propria tifoseria sarà qualcosa di unico.
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