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Atalanta-Milan 1-1, le 5 verità: Diavolo distratto, altro gol pesante di Bennacer, Malinovskyi con carattere

Francesco Sessa

Aggiornato 22/08/2022 alle 13:58 GMT+2

SERIE A - Il Milan subisce un altro gol evitabile, come quelli contro l'Udinese: in queste prime due uscite la retroguardia è stata meno solida rispetto alla fine della passata stagione. Bravi i rossoneri a reagire grazie al gol di Bennacer, ormai uno specialista. E che carattere Malinovskyi.

Pioli: "Ci abbiamo sempre creduto, tutti dalla stessa parte"

Atalanta-Milan, match valido per la seconda giornata di Serie A 2022/23, è terminato sul punteggio di 1-1, frutto delle reti di Malinovskyi e Bennacer. Con questo risultato il Milan rallenta subito la sua corsa, restando a quota 4 punti, gli stessi dell'Atalanta di Gasperini, che paga due punti sulla coppia di testa formata da Napoli e Inter, in attesa che la Roma (impegnata con la Cremonese all'Olimpico) e la Juventus (di scena a Marassi contro la Sampdoria), chiudiano il programma della 2ª giornata lunedì sera. Qui di seguito le cinque verità che ci ha lasciato la sfida del Gewiss Stadium.

1) Malinovskyi, che carattere

Scaricato, schierato in campo, infine acclamato. In mezzo un gol dei suoi: sinistro dal limite di prima e Maignan battuto, anche grazie deviazione di Kalulu. Chissà cosa deve aver pensato in questi giorni Malinovskyi, tra lo sfogo della moglie ("Noi qua siamo felici e non eravamo pronti a dover cambiare vita, ma con il mercato quasi al termine ora siamo costretti a cercare opzioni") e le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza stampa: "Ruslan è stato straordinario con noi e ha fatto cose molto buone. Ma credo sia giusto che l’Atalanta in sede di mercato insegua caratteristiche più idonee al suo gioco e dunque un giocatore che faccia più di 6 gol all’anno". La prestazione dell’ucraino è stata da grandissimo, da giocatore con gli attributi. Dea, sicura di volertene privare?

2) Milan ancora distratto

Come contro l’Udinese, il Milan ha subito gol da proprie sviste. Lasciare Malinovskyi libero di calciare al limite dell’area, con pallone proveniente rasoterra da sinistra sul mancino dell’ucraino, è peccato mortale. I rossoneri devono ritrovare la solidità difensiva che li ha condotti a sprintare per lo scudetto nel finale della stagione scorsa. Un dato emblematico: la formazione di Stefano Pioli ha incassato tre gol nelle prime due giornate di questo campionato, tanti quanti nelle ultime 12 gare giocate nella Serie A scorsa. Qualcosa non ha funzionato nelle prime due uscite.

3) L'altra faccia: il Diavolo reagisce sempre

Il lato negativo per Pioli è che il Milan si è distratto un po’ troppo, quello positivo è che i rossoneri sanno sempre reagire. Sono duri a morire, i campioni d’Italia. Per batterli non basta una spallata, serve il colpo del ko. Il Diavolo non ha mai perso nelle ultime 18 partite giocate in campionato e non sempre si è trovato nelle migliori condizioni: nel 2022 sono arrivati 14 punti da situazioni di svantaggio, come nessun’altra squadra della Serie A. Anche contro l’Atalanta il Milan ha dato l’impressione di poter segnare da un momento all’altro, sia prima sia dopo lo svantaggio.
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Ismael Benaccer esulta dopo il gol in Atalanta-Milan, Serie A 2022-23, Getty Images

Credit Foto Getty Images

4) Bennacer, uomo dai gol pesanti

Un plauso a Ismail Bennacer, giocatore che spesso passa sottotraccia – o che viene dato un po’ per scontato – ma poi decisivo. Il suo lavoro in mezzo al campo è stato come sempre importante, con dinamismo abbinato alla solita qualità. Ma a pesare è soprattutto il gol, bello nella sua estetica e nella determinazione con cui è arrivato, con l’algerino pericoloso pochi secondi prima da fuori e voglioso di trovare la porta. Bennacer sta diventando giocatore dai gol pesanti, dopo quelli della passata stagione a Bologna (rete del momentaneo 3-2 all’84’) e a Cagliari (gol-partita alla 30esima giornata).

5) Origi+Giroud, lavori in corso

Per dare l’assalto all’Atalanta, a partita in corso, Pioli ha optato per Origi e Giroud insieme, con De Ketelaere a supporto. Tutti e tre entrati dalla panchina, a dimostrazione della profondità della rosa a disposizione del tecnico del Milan. Come sono andate le due punte in tandem? Work in progress, c’è da lavorare e non potrebbe essere altrimenti: l’intesa è tutta da costruire e i rossoneri devono produrre un calcio diverso rispetto al canonico 4-2-3-1, più sviluppato sulle catene esterne e dinamico. Il Diavolo ha comunque trovato il pari e aumentato il proprio peso nell’area di rigore: con la giusta pazienza, questa soluzione può essere una carta importante in stagione.
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