Doping, la verità del Papu Gomez: "Io positivo per aver assunto per sbaglio lo sciroppo di mio figlio"
Aggiornato 22/10/2023 alle 18:21 GMT+2
SERIE A - Papu Gomez con una nota ufficiale postata sui proprio account social ha confermato di aver ricevuto la notifica di una sospensione di due anni per doping per positività alla Terbutalina: "Non ho mai avuto e non avrò mai l'intenzione di ricorrere a una pratica vietata. Ho ricevuto per sbaglio, involontariamente e senza volerlo, un cucchiaio di sciroppo per la tosse di mio figlio piccolo".
Nel giorno in cui il Monza ha perso di misura contro la Roma di José Mourinho, il Papu Gomez – che nella giornata di venerdì ha ricevuto la notifica della squalifica di due anni per essere risultato positivo a un controllo antidoping avvenuto nel novembre 2022, quando militava nel Siviglia – torna a parlare, facendo chiarezza sulla vicenda e soprattutto sulle dinamiche che lo obbligeranno a restare ai box, verosimilmente, fino all’ottobre del 2025. Il fantasista argentino, approdato in Brianza poche settimane fa a seguito del lungo infortunio occorso a Caprari con un contratto fino al 30 giugno 2024, evidenzia come nel corso della sua carriera sia sempre stato un sostenitore dello sport pulito “rifiutando categoricamente ogni forma di doping”, ha confermato come la sua positività sia stata determinata dall’assunzione di uno sciroppo per la tosse, del figlio, assunto in maniera involontoria ed ha anche precisato di aver messo tutto nelle mani dei propri legali in quanto ‘ritengo che il procedimento disciplinare non si svia svolto nel rispetto delle regole’.
La dichiarazione ufficiale di Gomez
A seguito delle recenti notizie pubblicate sul mio conto in relazione a una possibile infrazione antidoping, comunico ai media e all'opinione pubblica quanto segue:
1) Innanzitutto, confermo che ieri mi è stata notificata la decisione del Comitato Sanzionatorio Antidoping della Commissione Spagnola per la Lotta al Doping nello Sport, con la quale è stata decisa la sospensione della mia licenza federale per un periodo di due anni.
2) Non solo ho sempre rispettato rigorosamente tutti i regolamenti, ma mi sono anche posto come un convinto difensore dello sport pulito e della sportività, condannando e rifiutando categoricamente ogni forma di doping.
3) Non ho mai avuto e non avrò mai l'intenzione di ricorrere a una pratica vietata.
4) L'ipotesi di reato deriva dalla presenza di Terbutalina nel mio organismo in conseguenza del fatto che ho ricevuto per sbaglio, involontariamente e senza volerlo, un cucchiaio di sciroppo per la tosse di mio figlio piccolo. Va comunque precisato che l'uso terapeutico della terbutalina è consentito agli sportivi professionisti e che non migliora in alcun modo le prestazioni sportive nel calcio.
5) Senza entrare nel merito, ho deferito la questione ai miei legali perché ritengo che il procedimento disciplinare non si sia svolto nel rispetto delle regole.
6) Infine, desidero ringraziarvi per tutte le manifestazioni di affetto e di sostegno che ho ricevuto in questo difficile momento professionale”.
Cordiali saluti, Papu
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