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Lazio, Igor Tudor al suo esordio: "Subito Juventus? Non credo al destino, gioco con l'idea di vincere"

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Pubblicato 29/03/2024 alle 15:31 GMT+1

CALCIO, SERIE A - Igor Tudor parla alla vigilia del big-match tra Lazio e Juventus di sabato 30 marzo, suo debutto sulla panchina biancoceleste, dove ha sostituito il dimissionario Maurizio Sarri. "Voglio proporre un calcio equilibrato. La mia squadra sarà offensiva, ma non dovrà concedere troppo agli avversari".

Come cambia la Lazio con Igor Tudor allenatore? I possibili moduli del post-Sarri

Pronti, via, e sarà subito Juventus. Per due volte nel giro di quattro giorni. Igor Tudor debutterà sulla panchina della Lazio affrontando il suo passato. Prima nel big-match di sabato 30 marzo, all'Olimpico. Poi nella gara d'andata delle semifinali di Coppa Italia, quando saranno i biancocelesti a giocare in trasferta a Torino martedì 2 aprile.
«Subito due partite contro la Juventus? - ha chiosato il tecnico croato in conferenza stampa - Non credo al destino. Guardo tutto come a una sfida, con l'idea di poter vincere. Le mie sensazioni sono positive. Ala Juve ho trascorso 7/8 anni della mia vita e sono grato al club che mi ha fatto diventare quello che sono oggi».
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Igor Tudor appena sbarcato all'aeroporto di Fiumicino. Photo Credits: account twitter @OfficialSSLazio

Credit Foto From Official Website

Una squadra equilibrata, offensiva ma che non conceda troppo all'avversario

Tudor ha preso in mano la Lazio il 18 marzo, sostituendo il dimissionario Maurizio Sarri. In dieci giorni, gran parte dei quali sovrapposti agli impegni delle nazionali, ha potuto soltanto dare un'imprinting che dovrà poi sviluppare nel tempo.
«Serve tempo per cambiare una squadra. Ci proverò, ma sicuramente non potrà essere perfetta già da subito, come la vorrei. I giocatori erano abituati da tre anni a giocare con un altro allenatore, molto bravo. Ma il modulo non è così importante come pensate. Si può cominciare con un modulo ma poi attaccare con più giocatori. La differenza non la fanno i numeri, ma il modo in cui si interpreta la partita. Dico che sempre che il calcio è fatto di equilibrio: serve avere giocatori con il gol nel sangue ma anche in grado di fare la fase difensiva. Mi piace essere offensivo ma non devo subire troppi gol».
«Ho visto i giocatori vogliosi e orgogliosi di dimostrare che non sono da nono posto. Ma ora è facile. Davanti a un nuovo allenatore hai voglia di fare bene e di metterti in evidenza. Bisognerà vedere su un periodo di tempo più lungo, con le difficoltà e le battaglie».
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Come cambia la Lazio con Igor Tudor allenatore? I possibili moduli del post-Sarri

Modulo, Immobile e Kamada: Tudor a carte ancora coperte

Con quale modulo giocherà? Quali giocatori emergeranno vincenti dai ballottaggi? Ciro Immobile o Valentín Castellanos? E in quali posizioni giocheranno Kamada (un giocatore che dice di apprezzare moltissimo) e Felipe Anderson? Tudor non scopre le carte.
«Ho parlato con Immobile un paio di volte, com'è normale che sia. L'ho visto bene, motivato, voglioso di fare. Ha davanti a sé due mesi importanti: è un giocatore che ha sempre fatto gol e continuerà a farlo. Conto tanto su di lui, per caratteristiche tecniche e umane».
«Kamada è un giocatore completo, con corsa e qualità di gioco. Credo sia più adatto al mio modo di intendere il calcio che a quello precedente. Non sarà pulitissimo, ma ha altre doti che a me piacciono moltissimo. E un centrocampista che fa gol è una gran bella dote, che fa la differenza. L'ho visto allegro e voglioso».
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