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Paradosso Milan: 40 gol dal calciomercato estivo, manca la punta del futuro. Da Ibra a Sheva: cosa ha detto il passato?

Pietro Pisaneschi

Pubblicato 20/03/2024 alle 12:00 GMT+1

SERIE A - Il Milan sembra aver cambiato marcia nell'ultimo mese. Nel 2024 sono arrivate 12 vittorie e i giocatori arrivati in estate sono giunti a 40 gol in stagione, mai così tanti nell'era Pioli. Il mercato rossonero bollato forse precipitosamente come fallimentare sembra adesso dare i frutti sperati. Pulisic e Loftus-Cheek offrono garanzie per il futuro ma qualche dubbio resta sugli altri.

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Secondo in classifica a +3 sulla Juventus e ai quarti di Europa League dove ad attenderlo ci sarà l'Euroderbycontro la Roma. Il bilancio del Milan può considerarsi fin qua soddisfacente. Dopo la pausa, per la squadra di Stefano Pioli inizierà il periodo più impegnativo nel quale dovrà massimizzare ogni sforzo. Con l'Inter ormai a +14 in campionato, gli obiettivi rossoneri sono la qualificazione in Champions per la prossima stagione e proseguire il più possibile l'avventura europea. Difficile ma non impossibile visto i risultati che il Milan sta raccogliendo da quando è iniziato il 2024. In 17 partite del nuovo anno, in tutte le competizioni, i rossoneri hanno ottenuto 12 vittorie e, soprattutto, segnato 40 gol. L'attacco del Milan gira e il merito è anche dei nuovi arrivati. Forse è tempo di rivalutare un mercato che inizialmente sembrava essere insoddisfacente. I cambiamenti oltre che tanti sono stati lenti ma adesso iniziano a evidenziarsi. E il Milan, oltre che al presente, può pensare anche al futuro.

NUOVI ARRIVATI A QUOTA 40: È RECORD IN ERA PIOLI

Stefano Pioli l'ha sempre sostenuto e lo ha ribadito al termine della sfida vittoriosa contro il Verona. "Ho sempre sostenuto che la società abbia operato bene sul mercato" ha detto l'allenatore del Milan dopo la partita del Bentegodi aggiungendo "Abbiamo preso giocatori di livello". Hanno impiegato un po' di tempo ad ambientarsi ma, alla fine, gli acquisti estivi hanno cambiato volto al Milan soprattutto in chiave offensiva. Se Giroud e Leao hanno segnato finora 24 gol, i giocatori arrivati dal mercato sono arrivati a 40 gol da inizio stagione. A spiccare, è soprattutto Christian Pulisic arrivato a 12 gol. Lo statunitense non aveva mai segnato così tanto in carriera, fermandosi ad 11 reti il primo anno con il Chelsea, ed è l'uomo simbolo dell'ultimo periodo del Milan insieme a Ruben Loftus-Cheek. Se Pulisic ha segnato 4 gol nelle ultime 4 partite, l'inglese, anche lui arrivato dal Chelsea in estate, è arrivato a quota 9 gol. Ci sono poi gli 8 centri di Jovic, i 5 di Okafor e i 3 a testa segnati da Chukuweze e Reijnders. In totale fanno 40, due in più dei 38 segnati dai nuovi giocatori nel 2019/2020 quando, da metà stagione, iniziò l'era Pioli. Allora, ai 12 gol di Rebic e agli 11 di Ibrahimovic si unirono i 7 di Theo Hernandez e i 6 di Leao, olte che i gol segnati da Bennacer e Saelemaekers. Fu proprio in quella stagione che il Milan gettò le basi per il futuro. E la storia potrebbe ripetersi quest'anno.
GiocatoreGol
Christian Pulisic12
Ruben Loftus-Cheek9
Luka Jovic8
Noah Okafor5
Samuel Chukwueze3
Tijjani Reijnders3

DA CHI RIPARTIRE E SU CHI INVECE RESTANO I DUBBI

È probabile che i frutti di questo mercato estivo del Milan saranno raccolti nel prossimo futuro. Era quella l'idea della nuova proprietà. Salutato Maldini e adottato "l'algoritmo" i punti di domanda erano molti. Di giocatori ne erano arrivati tanti e l'esigenza di rendere fin da subito era pressante. Arrivati a questo punto della stagione è giusto trarre l'ennesimo bilancio e rispetto al precedente, di fine 2023, i miglioramenti sono sensibili. Pulisic e Loftus-Cheek hanno fornito quella pericolosità offensiva che era mancata al Milan nella passata stagione. Il centrocampista ha anche colmato quella lacuna di fisicità a metà campo che si era palesata con il mancato rinnovo di Kessie. Su questi due giocatori il Milan potrà contare anche sulla stagione prossima. Anche Okafor si è dimostrata una soluzione preziosa dalla panchina per Pioli, il gol da tre punti contro la Lazio lo dimostra, così come l'apporto di Reijnders. Diversi invece i giudizi su Chukwueze e Jovic. Se l'esterno proveniente dal Villareal, acquisto più costoso del Milan in estate, ha segnato solamente un gol (spettacolare, senza dubbio) in campionato nell'ultima partita contro l'Hellas Verona, gli 8 gol siglati da Jovic non bastano ad eleggere l'attaccante serbo come prossimo titolare dei rossoneri. Al Milan manca la punta per il futuro e questa dovrà necessariamente arrivare dal prossimo mercato estivo. Sorprende dunque che i 40 gol siano arrivati senza che lo scorso agosto sia arrivato un 9 titolare e anche questo serve a marcare la differenza con il passato.

QUANDO LA PUNTA ERA SUBITO GOLEADOR

Come detto, i gol dei nuovi arrivati di quest'anno segnano il record nella gestione Pioli, ma è anche uno dei dati più alti nella storia del Milan. Nella stagione del penultimo scudetto, quella 2010/2011, le reti segnate dai giocatori provenienti dal mercato furono 44. Ibrahimovic, alla prima esperienza in rossonero, segnò 21 gol mentre Robinho si fermò a 15. Dalla sessione invernale invece arrivarono i 4 gol di Cassano. Anche nel 2017/2018 arrivarono parecchi gol dal mercato, 42 per l'esattezza ma di tutti i giocatori acquistati solo i 5 di Kessie furono realizzati da un giocatore che avrebbe dato tanto alla causa milanista anche nelle stagioni successive. Andando ancora più a ritroso nel tempo salta fuori però un altro dato. Quando il Milan si è avvicinato alla "quota 40" il contributo maggiore è stato fornito da un attaccante, spesso e volentieri un vero e proprio 9 di ruolo. Così ecco i 20 gol di Papin nel 1992/1993 (40 gol finali dal mercato) e i 29 di Shevchenko nel 1999/2000 (35 gol dai nuovi arrivati a fine stagione) come esempi più eclatanti. Filippo Inzaghi segnò 16 gol alla sua prima esperienza in rossonero nel 2001/2002 quando i gol finali dei nuovi arrivati si fermarono a 38. La stessa quota di gol fu raggiunta nel 2013/14 quando a brillare tra i nuovi acquisti furono soprattutto Pazzini (16 gol) e Balotelli (12) arrivato a gennaio. Gran parte di queste stagioni furono transitorie o di rifondazione. Escludendo il 1993 e il 2011, quando in entrambi i casi arrivò subito lo scudetto, i grandi movimenti del mercato estivo del Milan avrebbero dato i loro frutti nelle stagioni seguenti. Vedremo se anche stavolta sarà così.
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