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Simone Inzaghi su Inter-Juventus: "Sfida importantissima ma non da scudetto. Non importano i risultati ottenuti finora"

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Aggiornato 03/02/2024 alle 13:47 GMT+1

SERIE A - Il tecnico nerazzurro presenta il derby d'Italia in conferenza stampa: "Sarà un match importantissimo e molto combattuto, ma non lo vedo decisivo per lo scudetto. Ci siamo tolti grandi soddisfazioni ultimamente ma non dobbiamo guardarci indietro, mancano ancora quattro mesi. Il vantaggio di non avere le coppe? Inutile parlarne, voglio giocare più partite possibili".

Inter-Juventus: statistiche e curiosità del big match della 23ª giornata

Vigilia di Inter-Juventus, cresce l'attesa per il derby d'Italia che le vede sfidarsi da prima e seconda in campionato con in palio la vetta della classifica. Giusto il tempo di metabolizzare le parole di Allegri che, un'ora dopo, si è presentato per la conferenza stampa l'allenatore dei nerazzurri Simone Inzaghi. Così ha presentato il big match il tecnico piacentino: "Sarà una partita importantissima, molto combattuta ma non decisiva. All’andata non è uscita una partita entusiasmante, ma stavolta giochiamo in casa e cercheremo di affrontarla nel migliore dei modi, sapendo che sfideremo una grande squadra che ha avuto un grandissimo percorso simile al nostro". Concetti molto simili a quelli espressi dall'allenatore dei bianconeri.

Sulla partita

Abbiamo giocato tante volte contro la Juventus in questi anni e tutte la partite hanno avuto una storia a sé. Domani sarà una sfida molto equilibrata: dovremo usare tantissima testa, cuore ed essere pronti a effettuare una corsa in più per il compagno se sarà in difficoltà. La Juve sta facendo un percorso straordinario in campionato. Se sento l’obbligo di vincere la partita? Chiaramente è l’obiettivo di tutti i match giocare nel migliore dei modi. La classifica è simile, noi sappiamo dell’importanza della gara, giochiamo nel nostro stadio e abbiamo grandissimo rispetto dell'avversaria. I giocatori sono tutti disponibili eccetto Cuadrado. È una partita importantissima per il suo valore oltre alla classifica.

Più pressione per l'Inter o per la Juventus?

Tutte e due le squadre avranno pressioni, ma tutte e due devono essere contente di giocare una partita del genere dopo un ottimo inizio campionato. Bisogna essere fieri di giocare una partita del genere, in più noi sappiamo di avere dalla parte nostra la spinta dei tifosi e cercheremo di renderli felici.

Niente sfida scudetto anche secondo Inzaghi

Se è la partita più importante da quando alleno l’Inter? Sappiamo di avere grandi responsabilità quotidianamente. Abbiamo fatto 30 partite molto positive ma il nostro percorso è solo all’inizio. Abbiamo avuto un gran mese di gennaio ma non bisogna guardarsi indietro. Non sarà decisiva, mancano ancora quattro mesi alla fine del campionato. Alla vigilia pensi come potrebbe essere la partita, tante volte i risultati sono figli delle prestazioni della tua squadra ma bisogna pensare che davanti si ha un’avversaria che ha preparato il match al tuo stesso modo. Abbiamo visto anche l’Inter cambiare di partita in partita. Questa sarà una partita equilibratissima che cercheremo di interpretare nel miglior modo possibile.
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Su Allegri

Allegri ha vinto tanto, è un vincente e un esperto che piace molto come allenatore. Quest’anno ho visto un’ottima Juventus: a tenere il passo che abbiamo avuto in queste prime partite serviva una grande squadra e i bianconeri si stanno dimostrando tali. Se la considero una sfida ideologica? Assolutamente no, ho grandissima stima di lui: non la vedo come un Allegri contro Inzaghi ma un Inter-Juve. Oltre i rispettivi staff che cercano di aiutarli, in campo ci vanno i giocatori e loro sono i protagonisti.

Sulle condizioni del terreno del San Siro

Nelle ultime quattro partite abbiamo giocato fuori casa e abbiamo trovato dei campi perfetti. Il San Siro sembrava in ottime condizioni nel match del Milan contro il Bologna come è giusto che uno stadio del genere lo abbia.

Sui giocatori

Barella, Calhanoglu e Dimarco che hanno riposato prima di Inter-Juventus? I primi due hanno ricevuto una squalifica, mentre Federico aveva fatto tre ottime gare dopo il rientro e ha avuto un problemino, in Arabia aveva speso tanto. Dumfries sceso nelle gerarchie? Ha avuto un ottimo inizio di stagione e stava avendo un grandissimo percorso con l’aiuto di Cuadrado nel primo mese e mezzo. Poi ha avuto un infortunio importante, ha avuto dei rallentamenti, ma a Firenze è entrato nel modo giusto e sta rientrando bene. Finora in quel ruolo Darmian ha giocato benissimo e in più abbiamo acquistato un giocatore che mi sta soddisfacendo per come si sta inserendo.
Poi una domanda sui tempi di inserimento del neoacquisto Buchanan: "È un giocatore con ottime qualità e ci darà una grande mano. È normale che venendo da un altro campionato abbia bisogno di tempo, ma sta migliorando sempre di più e tornerà molto utile. Come è successo con Bisseck: veniva da un’altra nazione con un modulo diverso e non parlava italiano, ma ha appreso come una spugna e adesso è da considerarsi come un titolare dell’Inter".
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Sulle critiche

Come faccio a isolarmi dalle continue critiche nonostante i buoni risultati? Diciamo che abbiamo avuto una bella palestra in questi anni, ci siamo rinforzati. Ma è normale, siamo l’Inter e si pretendono sempre risultati. Ho grande fiducia nei ragazzi perché li vedo da due anni e mezzo lavorare nel migliore dei modi. Ci siamo tolte diverse soddisfazioni in questo periodo, ma dobbiamo guardare a domani sera senza pensare al passato.

Sulle rivali in campionato

Non mi interessa di quello che dicono e fanno gli altri, se giocano a nascondino o meno. Io penso al nostro percorso, abbiamo delle nostre responsabilità e non faccio griglie o cose del genere: dico solo che cercheremo di fare più partite possibili. In Coppa Italia purtroppo abbiamo perso ai supplementari, la Supercoppa siamo stati bravi a vincerla. Adesso ci rimangono solo il campionato e la Champions e le prepareremo nel migliore dei modi.

Vantaggio o svantaggio avere le coppe?

Sicuramente è un vantaggio giocare una partita a settimana, è inutile negarlo, ma penso che sia anche inutile parlarne. Sappiamo che è così, noi chiaramente siamo contenti del nostro percorso in Champions e continuiamo sulla nostra strada, preparando le partite nel migliore dei modi e sapendo che a gennaio abbiamo avuto cinque partite in ventidue giorni, così come che a febbraio avremo un mese molto impegnativo.
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