Udinese-Napoli 1-0, Conte: "Sarà un'annata difficile, ma 7 sconfitte in trasferta ci dicono che dobbiamo migliorare. Rosa corta? Non rimarco nulla".

Scivolone inatteso per il Napoli di Antonio Conte, che perde a Udine nella 15ª giornata di Serie A 2025-26 e incassa così il quarto ko in questo campionato. Tutte sconfitte maturate in trasferta, un tema su cui il mister del club partenopeo ha posto l'attenzione nelle dichiarazioni post-partita, rilasciate ai microfoni di DAZN. Non c'è però soltanto questo aspetto negativo nel momento del Napoli, dato che Conte ha rimarcato anche la necessità di una crescita collettiva in termini di personalità e lanciato messaggi alla propria società, ritornando sul tema di una rosa secondo lui corta per affrontare tre competizioni. Ecco allora tutte le dichiarazioni di Conte dopo Udinese-Napoli 1-0.

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"Il primo tempo è stato un primo tempo in cui l'Udinese non ha mai tirato in porta. Noi abbiamo creato un paio di occasioni che avremmo potuto sfruttare meglio. Il secondo tempo è invece iniziato con queste palle lunghe su cui siamo andati in affanno, rischiando di subire gol. Da lì in avanti c'è stato un po' di timore, lo si vedeva. Perché comunque nei primi 20' del secondo tempo l'Udinese ha preso una traversa e gli sono stati annullati due gol. Noi invece eravamo troppo timorosi e su questo dovremo lavorare tanto. Io lo dico sempre ai ragazzi che bisogna saper gestire certe situazioni e su questo dobbiamo sicuramente migliorare".

"Noi dobbiamo essere bravi nella gestione di questi momenti, perché questi momenti devono gestirli i giocatori con esperienza, malizia, perdita di tempo anche. Dopodiché non bisogna perdere il coraggio o farsi sopraffare dal timore di poter concedere il gol. Perché se l'atteggiamento è questo il gol alla fine te lo chiami. E noi oggi ce lo siamo chiamati. Non ho nulla da rimproverare a questi ragazzi che, nell'emergenza e nelle difficoltà, stanno dando tutto. Però soprattutto in trasferta dobbiamo essere più bravi a gestirla, a parlarci di più, a mostrare un po' di carattere. Lì oltre al calciatore subentra la persona che deve farsi sentire. Ma questo è un aspetto complicato su cui lavorare, perché a livello psicologico cerchi di lavorare e trovare la via giusta ma tante volte ci sono calciatori che hanno carisma e personalità. Noi dobbiamo crescere e possiamo crescere, perché ci sono tanti ottimi ragazzi. Crescere sotto questo punto di vista aiuterebbe ovviamente tutta la squadra".

"Il campanello d'allarme l'ho dato anche quando abbiamo vinto, perché alla lunga c'è poco da dire su queste situazioni. A inizio anno, se fai tante competizioni, ti preoccupi di fare una rosa all'altezza. Se poi, per motivi esterni, questa rosa viene comunque ridotta puoi tenere botta ma alla fine qualcosa devi pagare. Altrimenti saremmo tutti dei fenomeni. Qualcosa la devi pagare, ma proprio in virtù di questo dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, senza perdere entusiasmo e motivazioni. Per noi questa sarà un'annata comunque non semplice. Però l'importante è aver voglia di essere uniti, compatti, di affrontare le difficoltà con la voglia di migliorare. Poi alcune cose sono oggettive e sono sotto gli occhi di tutti, poi io non voglio rimarcare nulla. Tutto l'ambiente deve stare vicino alla squadra, perché per noi non sarà un'annata semplice. Sulle 7 partite perse in trasferta c'è poco da dire. Significa che qualcosina in trasferta dobbiamo migliorare. Questi 20 minuti concessi oggi all'Udinese o anche nell'ultima partita col Benfica... Dobbiamo essere bravi a gestire meglio queste cose, perché ci sono tante partite in una. Noi dobbiamo migliorare perché dobbiamo saper viaggiare anche col vento contrario".