Zdenek Zeman in panchina già sabato 23 contro la Fermana? "Sto bene, ma senza fumo aumenta la fame"

Secondo le previsioni più ottimistiche, Zdenek Zeman sarebbe dovuto tornare in panchina il 7 gennaio, in occasione della trasferta del Pescara contro la Juventus Under 23. Invece, il tecnico boemo potrebbe bruciare le tappe, come di suo consueto, e ripresentarsi in campo per una gara ufficiale già sabato 23 dicembre, per il match casalingo di fine anno contro la Fermana.

Zeman è stato dimesso dopo cinque giorni trascorsi in ospedale per una lieve ischemia cerebrale ed è subito tornato al lavoro, presenziando all'allenamento della squadra con il suo marchio di fabbrica: una seduta iniziale di gradoni.

"Sto bene - ha raccontato per via telefonica alla Gazzetta dello Sport -. Non fatemi passare per un caso speciale o una favola di Natale. Non sono certo il primo allenatore che è stato male per cinque giorni e poi è tornato in campo. Ma, senza il fumo, è aumentata la fame".

Divieto assoluto di sigarette. Addio alla più fedele compagna di vita. Dopo la moglie Chiara e, ovviamente, il calcio. L'ordine del primario di Cardiologia che lo ha seguito nei giorni di ricovero sono stati chiari. E, per il momento, Zeman sta riuscendo a seguirli anche a costo di mettere in preventivo qualche chilo in più nei prossimi mesi. Senza di lui, il Pescara ha giocato domenica ad Ancona, pareggiando 1-1 e venendo così agganciato al terzo posto in classifica dalla Carrarese.

"L'unico momento in cui sono stato davvero male? - ha proseguito -. È stato domenica scorsa, nel vedere Ancona-Pescara in TV. Non mi è piaciuta la prestazione".

Lo spirito stoico e combattivo del tecnico boemo non ha stupito il presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, sollevato per il rapido miglioramento delle sue condizioni cliniche ma comunque cauto per il prossimo futuro.

"Mi aspettavo che avrebbe fatto di tutto per rientrare - ha spiegato Sebastiani parlando alla Gazzetta dello Sport -. Zeman è così: tutto o niente. Va sempre all'attacco. Ma al di là del piacere immenso che mi fa vedere che si è rimesso in fretta, sono sereno perché conosco la sua profonda onestà. Se non se la fosse sentita di proseguire, si sarebbe fermato. Qui è in famiglia e gli vogliamo bene, ma non vogliamo che esageri. Deciderà lui cosa fare, ma la stagione è lunga e non c'è bisogno di affrettare i tempi".