Finale Conference League, Roma-Feyenoord José Mourinho mister 100%: en-plein nelle finali europee
DaEurosport
Aggiornato 25/05/2022 alle 11:48 GMT+2
CONFERENCE LEAGUE - Sarà la 5a finale per Mou nelle maggiori competizioni europee (con 4 squadre diverse), più 3 Supercoppe europee disputate. Lo Special One ha numeri da capogiro e ha un feeling particolare con l'Europa. E delle 7 finali già disputate ne ha vinte 4...
"Finora sono stato fortunato vincendo tutte le mie finali europee: i miei giocatori hanno dato il meglio nelle finali che abbiamo raggiunto. Nel momento della verità, si sono fatti trovare pronti"
Parole e musica di José Mourinho ai microfoni di Uefa.com. L'allenatore portoghese ha portato i giallorossi a giocarsi una finale europea, la prima per la Roma da 31 anni a questa parte (nel 1991 quando la squadra dell'allora tecnico Ottavio Bianchi perse la doppia finale - tutta italiana - di Coppa UEFA contro l'Inter di Trapattoni). Lo Special One ha già disputato sette finali in carriera prima di oggi. Due di Champions, vinte entrambe, due tra Coppa UEFA e Europa League, più tre finali di Supercoppa europea. Parlando di tornei europei, escluse le Supercoppe, è il primo allenatore a portare quattro squadre diverse in finale (Porto, Inter, Manchester United e Roma).
Tocco Magico
Quella contro il Feyenoord, a conti fatti, sarà la quinta finale, escludendo le Supercoppe: nei quattro precedenti Moutinho ha sempre vinto. Condusse il Porto a vincere la Coppa UEFA nel 2003 con una finale incredibile contro il Celtic, vinta 3-2 ai supplementari e l'anno successivo realizzò qualcosa di magico l'anno dopo, portando la stessa squadra portoghese vincere la Champions League dei rimpianti per tante big europee. Quel Porto eliminò Manchester United, Olympique Lione, Deportivo la Coruña e poi in finale batté il Monaco di Deschamps. Quasi un miracolo per la squadra portoghese che di certo non partiva con i favori del pronostico.
Non gli riuscì lo stesso schema col Chelsea, ma poi ci provò e vinse con l'Inter in un congiuntura in cui i nerazzurri non erano in prima fila per la vittoria della Champions. Prima il Chelsea agli ottavi, poi il CSKA Mosca ai quarti, il Barcellona di Guardiola in semifinale e poi la memorabile vittoria di Madrid contro il Bayern Monaco. L'ultima competizione vinta da Mou, infine, è stata l'Europa League del 2017 col Manchester United quando batté un giovane e temibile Ajax. 2-0 il risultato finale nonostante lo United fosse privo di Ibrahimovic infortunato grazie alle reti di uno strepitoso Pogba e dell'attuale centrocampista della Roma Mkhitaryan.
Tutte le finali europee di Mou
Competizione | Partita |
Coppa UEFA 2003 | Porto-Celtic 3-2 dts |
Supercoppa 2003 | Milan-Porto 1-0 |
Champions 2004 | Porto-Monaco 3-0 |
Champions 2010 | Inter-Bayern 2-0 |
Supercoppa 2013 | Bayern-Chelsea 7-6 dcr |
Europa League 2017 | Man United-Ajax 2-0 |
Supercoppa 2017 | Real-Man United 2-1 |
Tabù Supercoppa
Mou ha dunque sempre vinto le finali europee disputate, tranne le Supercoppe. Perse col Porto - post Coppa UEFA - contro il Milan con Shevchenko a regalare un trofeo europeo in più ad Ancelotti. Non disputò invece la Supercoppa europea dopo la vittoria della Champions perché si era già trasferito al Chelsea. Idem con l'Inter: dopo la vittoria della Champions volò il giorno dopo in direzione Madrid. Tornò al Chelsea nel 2013 e disputò subito la Supercoppa per lui, ma la perse contro il Bayern di Guardiola. 2-2 pirotecnico con gol di Ribéry e Fernando Torres, poi di Hazard e Javi Martínez ai supplementari. Ai rigori fu decisivo l'errore di Lukaku. Si giocò la Supercoppa anche col Manchester United dopo l'Europa League vinta, ma fu sconfitto 2-1 dal Real Madrid. Un autentico tabù, al pari della FA CUP in Inghilterra...
Le altre finali perse
- Chelsea-Manchester United 1-0 (FA CUP 2018)
- Arsenal-Chelsea 1-0 (Community Shield 2015)
- Real Madrid-Atletico Madrid (Copa del Rey 2013)
- Barcellona-Real Madrid (Supercoppa di Spagna 2012)
- Inter-Lazio 1-2 (Supercoppa Italana 2009)
Il bilancio complessivo delle finali nazionali/internazionali disputate in carriera recita 17/25: niente male per lo Special One! Quando il focus riguarda le grandi competizioni europee per club, in ogni caso, l'allenatore portoghese conosce solo l'espressione "percorso netto" e non intende certo arrestare la sua corsa.
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