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Il ct Marco Villa: "Il record dell'ora? Era uno dei sogni di Ganna quando è passato professionista"

Luca Stamerra

Pubblicato 09/10/2022 alle 23:25 GMT+2

RECORD DELL'ORA - Dopo il record realizzato da Ganna, parla anche il ct Marco Villa. Anche lui ha contribuito alla performance del verbanese e ha collaborato con i tecnici della Ineos Greandiers per questo grande traguardo. C'era un record da portare a casa, ma fare anche un lavoro di recupero specifico in vista dei Mondiali che sono in arrivo.

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Il ct Marco Villa è soddisfatto di quanto fatto da Filippo Ganna durante il record dell'ora, andando a segno con la distanza di 56,792 km. Un record stellare per il corridore azzurro che, non solo ha battuto la distanza di Bigham, ma anche migliorato la “miglior prestazione umana sull'ora” che apparteneva a Chris Boardman. Il ct ha spiegato l'evoluzione di Ganna come corridore, da quando è passato professionista al fatidico momento del record di Grenchen. E ora? C'è un Mondiale da andare a conquistare. Questo record dell'ora influirà sicuramente sulle prestazioni del verbanese, ma verrà lasciato a riposo in questi giorni.

Gli ci voleva più resistenza per il record dell'ora

Il record dell'ora era uno degli obiettivi che Ganna sognava da quando è passato professionista. Però lo abbiamo tenuto, abbiamo rispettato i passaggi giusti e lui ha fatto la crescita giusta. Doveva guadagnare oltre che di potenza e velocità, anche la resistenza che serve per portare a termine il record dell'ora. E insomma, s’è visto negli ultimi 5 o 6 minuti che la resistenza ci vuole. Perché se non avesse avuto nelle gambe il Giro e il Tour, magari non avrebbe superato la crisi che ha avuto nel finale sul filo dei 57 all’ora. A un certo punto gli abbiamo detto di stare calmo, ma lui mi ha fatto il segno col pollice come per dire. Sto bene, vado! [Il ct Marco Villa a Bici.Pro]
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Un obiettivo era i 57 km/h ma...

L’ora mi è passata anche perché avevamo delle tabelle da dargli ogni 5 minuti e dovevo guardarlo negli occhi per capire come stava. E lui stava bene e questo forse l’ha un po’ tradito. Dopo la mezz’ora è andato troppo. Avrebbe dovuto girare a 15”700 oppure 15”600, invece è andato subito a 15”300. Ha recuperato su Boardman, però mancava ancora mezz’ora. Si avvicinava velocemente ai 57 che era il terzo obiettivo, però forse ha iniziato troppo presto e alla fine ha avuto quel lieve calo
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Un piacere lavorare con Cioni

Va fatto un plauso a Cioni perché ha voluto me in pista e forse io mi sono preso la scena. Ma Dario è stato grande in questi due mesi e non ha lasciato niente al caso. Ok, hanno anche un entourage che glielo permette, ma non hanno lasciato niente al caso. Non c’è stato nulla che non sia stato studiato, dal riscaldamento alla partenza, dai materiali delle bici, ruote, body. Insomma, è stato un piacere lavorare con Dario

Il recupero in vista dei Mondiali

Pippo andrà già in bici il giorno dopo del record, però recuperando. Così potremo fare una prova rapporto per il quartetto già da martedì. Ha davanti due giorni per recuperare le gambe e poi scenderemo in pista pensando ai Mondiali. Chiuso un capitolo, se ne apre un altro. Poi però in vacanza ce lo mandiamo per davvero
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