Giro d'Italia 2020 - Nibali: "Abbiamo corso in condizioni peggiori. E non lo chiedi su telegram"
Aggiornato 23/10/2020 alle 19:19 GMT+2
GIRO D'ITALIA - Anche Vincenzo Nibali non era al corrente della richiesta di riduzione della tappa di oggi. Il corridore siciliano ammette che si era al limite a causa del freddo e della pioggia, ma che si è corso anche in condizioni peggiori.
Ma chi è stato a chiedere la riduzione del chilometraggio della tappa di oggi? Sono davvero tanti i corridori che dicono di aver saputo della neutralizzazione dei primi 100 km di corsa solo al foglio firma, come è capitato allo stesso Vincenzo Nibali. Il capitano della Trek Segafredo si dice stranito da quanto successo, visto che fino a ieri sera non era stato comunicato nulla a nessuno.
Ho saputo di quel che stava accadendo quando sono arrivato al foglio firma, nessuno aveva parlato prima con me. È arrivata questa decisione, la motivazione vera non la so, ma mi hanno detto che è stata presa dal CPA (il sindacato mondiale dei corridori). Il mio compagno di squadra Julien Bernard mi ha detto che aveva già sentito qualcosa ieri sera, ma si trattava solo di voci e noi siamo arrivati alla partenza ben vestiti, pronti a fare la tappa per intero e a prendere la pioggia. Per questo, ieri sera, ci eravamo alimentati per affrontare sei ore di bici in una giornata come questa. [Vincenzo Nibali alla Rai]
Non si chiede un annullamento via telegram
È stata una decisione strana, difficile dire se sia stato giusto o meno. Abbiamo corso in condizioni più estreme, oggi eravamo al limite. E comunque credo che una chat di Telegram non sia il posto giusto per discutere questioni tanto importanti e prendere decisioni simili
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