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Giro Rewind: Petacchi sul treno dei desideri della Fassa Bortolo. Il rivale di Cipollini e Cavendish

Luca Stamerra

Aggiornato 12/06/2020 alle 23:08 GMT+2

Dopo Cipollini e prima di Cavendish. A metà anni 2000, l'assoluto dominatore delle volate aveva un nome e un cognome: Alessandro Petacchi. Lo spezzino ha realizzato tanti record: è stato uno dei pochi a vincere le classifiche a punti di tutti i Grandi Giri, l'unico a vincere almeno due tappe di tutti i Grandi Giri nella stessa stagione. Nel 2004 si superò, con 9 successi in una singola edizione.

Giro Petacchi

Credit Foto Eurosport

Volodymir Gustov, Massimo Codol, Marzio Bruseghin, Matteo Tosatto, Alberto Ongarato, Marco Velo e Alessandro Petacchi. Qualcuno si ricorderà a memoria questa sequenza di nomi, come quei tifosi che ricordano l'11 titolare della propria squadra del cuore campione in Europa o nel mondo. Questo era il treno della Fassa Bortolo del 2004, quello dei record di Alessandro Petacchi al Giro. In quei anni, ogni tanto, qualche componente del treno poteva cambiare, ma il frontman era sempre lo stesso, Ale-jet, il re delle volate. Colui che aveva raccolto l'eredità di Mario Cipollini, sconfiggendolo in più di qualche occasione, fino a dominare in Italia e nel mondo. Sì perché Petacchi non fece solo quel Giro a tutta, ma stravinse anche nel 2003 quando piazzò successi - nella stessa stagione - in tutti e tre i Grandi Giri. Ha avuto come rivali i vari Cipollini, McEwen, Zabel e Cavendish, rivali con i quali ha avuto sempre accesi duelli, uscendone spesso e volentieri vincitore. Non è un caso, infatti, sia il 3° corridore di sempre - con Cavendish - per numeri di tappe vinte nella storia dei Grandi Giri con 48 successi, subito alle spalle di Eddy Merckx (64) e Mario Cipollini (57). Non è un caso sia l'unico corridore ad aver vinto almeno due tappe in ognuno dei tre Grandi Giri nella stessa stagione (2003), o uno dei cinque che ha portato a casa la classifica a punti di tutti e tre i Grandi Giri in carriera. È rimasto sulla scena per tantissimi anni, fino a diventare il gregario di Mark Cavendish. Sì proprio uno dei suoi più accaniti avversari, ma nella vita mai dire mai. Basti pensare, che Petacchi fu il penultimo uomo di Cipollini a Zolder, quando Super Mario vinse la maglia iridata nel 2002. Veniva chiamato il velocista gentiluomo: quando veniva attaccato non polemizzava, quando sbagliava era il primo a chiedere scusa. Tanti successi, tante emozioni e forse qualche rimpianto per non aver mai vinto in prima persona un Mondiale. Però nella mente degli appassionati non mancherà mai il ricordo di quella Fassa Bortolo, di quel treno. La macchina di Giancarlo Ferretti era puntualissima, quasi meccanica, così letale come l'arrivo di uno squalo. Un treno dei desideri per uno velocista che, a quel punto, doveva solo spingere per qualche metro per trovare il successo. E con un velocista come Petacchi il successo era assicurato.
Non c'è niente da fare, è il più forte. [Davide Cassani durante una telecronaca del Giro 2004]

La classifica dei corridori più vincenti di tutti i tempi nei Grandi Giri

CorridoreNazioneSuccessi di tappa
1. Eddy MERCKXBelgio64
2. Mario CIPOLLINIItalia57
3. Alessandro PETACCHIItalia48
3. Mark CAVENDISHRegno Unito48
5. Alfredo BINDAItalia43

L'azione decisiva

Il momento clou della tappa sono i -3 km dal traguardo, quando la Fassa Bartolo aumenta il ritmo in seno al gruppo per evitare possibili azioni da finisseur che potessero anticipare la volata finale di Milano. Gli avversari di Petacchi restano, ovviamente, a ruota, ma Tosatto, Ongarato e Velo vogliono a gran voce questa vittoria: sarebbe la nona in undici volate di quel Giro d'Italia 2004. Damiano Cunego, invece, resta protetto all'interno della sua squadra, siamo a pochi metri da quello che sarebbe stato il suo successo più importante in carriera. Ultimi 500 metri, Velo aumenta ancora una volta il ritmo e basta questo colpo per eliminare tutti gli avversari: Petacchi vincerà con più di una bicicletta di vantaggio sui vari Zanotti, Vierhouten e Pollack, che si devono accontentare dell'ennesimo piazzamento. Petacchi suona la nona, e piazza un record incredibile. Mai nessuno, dal dopoguerra, era riuscito a vincere così tante tappe in una singola edizione al Giro d'Italia. In generale diventa il quarto di sempre dopo Alfredo Binda (12), Learco Guerra e Giuseppe Olmo (10).
Adesso mi prenderò qualche giorno di riposo, anche se non posso staccare. Correrò il campionato italiano per poi andare al Tour dove spero di riuscire a far bene. Permettetemi solo una cosa. Voglio ringraziare ancora una volta i miei compagni di squadra che sono stati eccezionali. Il Record di vittorie? Sarà difficile anche per me rivincere 9 tappe nello stesso Giro

L'ordine d'arrivo

CorridoreSquadraTempo
1. Alessandro PETACCHIFassa Bortolo4h07'01''
2. Marco ZANOTTIVini Caldirola-Nobili Rubinetteriest
3. Aart VIERHOUTENLotto-Domost
4. Olaf POLLACKGerolsteinerst
5. Alejandro BORRAJOCeramica Panaria-Margresst
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2010 Alessandro Petacchi Lampre

Credit Foto Eurosport

L'epilogo della stagione

Il Giro d'Italia si chiude proprio con quella 20a tappa con arrivo a Milano. Damiano Cunego, come detto, vincerà la maglia rosa in un appassionante duello con Gilberto Simoni in quella che è stata una delle tante lotte interne alla stessa squadra. Qualcuno dirà che quel Giro non sia stato spettacolare, con scalatori o fuori forma o con poca qualità. Il vero dominatore, però, è stato Alessandro Petacchi che con le 9 vittorie personali ha riscritto la storia del Giro d'Italia. Inutile dirlo, lo sprinter spezzino ha fatto sua anche la classifica a punti, salendo così sul podio di Milano con la maglia ciclamino addosso. Avversari non pervenuti in classifica, tanto che al secondo posto ci sarà proprio Damiano Cunego.

La classifica a punti del Giro 2004

CorridoreSquadraPunteggio
1. Alessandro PETACCHIFassa Bortolo250 punti
2. Damiano CUNEGOSaeco Macchine per Caffè153 punti
3. Olaf POLLACKGerolsteiner148 punti
Dopo il Giro punterà al Tour, con il sogno di vestire la maglia gialla che gli era sfuggita l'anno prima. Il primo step è fare una buona crono, ma Petacchi accumulerà 28 secondi di ritardo da Cancellara che stravincerà a Liegi. Segno che le gambe non vanno come al Giro e, infatti, alle prime due volate di gruppo si piazzerà entrambe le volte 8°. Sfumato il sogno in giallo, anche per la maglia verde parte con netto ritardo. Prima della 6a tappa sventolerà bandiera bianca, causa condizione fisica. Si ripresenterà però alla Vuelta dove vincerà 4 tappe, oltre a lottare con Zabel per la classifica a punti. Anche qui si ritira, proprio sul più bello, non riuscendo a conquistare due classifiche a punti nella stessa stagione. Completerà, comunque, la personalissima 'Tripla Corona' delle maglie a punti in carriera, vincendo la maglia azzurra alla Vuelta nel 2005 e la maglia verde al Tour nel 2018, cosa riuscita - nella storia - solo ad Eddy Merckx, Djamolidine Abdoujaparov, Laurent Jalabert e Mark Cavendish. Tra i tanti record realizzati, inoltre, Alessandro Petacchi è uno dei tre corridori nella storia ad essere riuscito a vincere almeno una tappa in tutti e tre i Grandi Giri nella stessa stagione. Il miglior risultato fu infatti quello del 2003: 6 vittorie al Giro d'Italia, 4 al Tour de France e 5 alla Vuelta. Prima di lui solo lo spagnolo Miguel Poblet nel 1956 e l'italiano Pierino Baffi nel 1958.
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Alessandro Petacchi: "Nel 2003 stagione incredibile. Rimpianto? Non aver indossato la maglia gialla"

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