Ciclismo, Giro d'Italia, Bernal: "Volevo fare qualcosa di speciale, dimostrare di essere tornato"
Aggiornato 24/05/2021 alle 17:22 GMT+2
GIRO D'ITALIA - Egan Bernal ha vinto per distacco la sedicesima tappa della corsa rosa, arrivando tutto solo a Cortina dopo aver fatto la differenza sul Passo Giau. Queste le sue parole a caldo subito dopo il traguardo.
Ha vinto, anzi, ha dominato. Il Giro d'Italia 2021 è ancora lontano dal suo epilogo, ma Egan Bernal sembra avere le mani ben salde sul volante della corsa rosa: il successo in solitaria a Cortina dopo l'attacco sul Giau è un'altra botta alle ambizioni dei rivali e un chiodo sullo scrigno in cui conserva la maglia di leader più preziosa. Affamato, concentrato, cinico. Qualità che stanno facendo volare il colombiano, che ha commentato così la vittoria nella sedicesima tappa subito dopo il traguardo.
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"Questo è un grande successo, vincere con la maglia rosa è speciale. Volevo mostrarla, perchè non succede tutti i giorni di vincere una tappa al Giro con questa maglia e volevo mostrarle rispetto. Volevo fare qualcosa di speciale e mostrare di essere davvero tornato in gioco. La squadra ha creduto in me durante la tappa e ci ho provato. È stata dura, ma quando il meteo è così difficile devi essere più duro, mostrare mentalità sin dall'inizio della tappa. È stato un giorno di sofferenza e ce l'abbiamo fatta".
Bernal ha incrementato il suo vantaggio in classifica generale, portandosi a 2 minuti e 24 secondi sull'ottimo Damiano Caruso e 3 minuti e 40 secondi su Hugh Carthy prima del giorno di riposo e delle cinque tappe decisive. E sulla strada ha trovato anche una spinta in più. "Tanti mi urlavano "Pantani" e questo mi ha dato ulteriore carica. Marco era un corridore che mi è sempre piaciuto, in casa ho una sua caricatura ed è l’unica immagine di un ciclista che ho".
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