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Giro d'Italia - Impresa Davide Bais! Trionfo a Campo Imperatore dopo una fuga di 210 km, big immobili

Marco Castro

Aggiornato 12/05/2023 alle 19:14 GMT+2

GIRO D'ITALIA - Davide Bais (EOLO - Kometa) conquista il primo successo della carriera vincendo l'attesa tappa di Campo Imperatore dopo una fuga di 210 chilometri. Battuti nel finale i compagni di avventura Karel Vacek e Simone Petilli. Il big arrivano tutti insieme a oltre tre minuti, senza sferrare nemmeno un attacco nella salita finale.

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Davide Bais ricorderà a lungo questo 12 maggio 2023. Il corridore della EOLO-Kometa sigla un'impresa memorabile, vincendo la settima tappa del Giro d'Italia numero 106 nella splendida cornice di Campo Imperatore, sul Gran Sasso d'Italia, dopo una fuga di 210 chilometri. Il corridore italiano ha la meglio nel finale sui prodi compagni di avventura della prima ora, Karel Vacek (Team Corratec) e Simone Petilli (Intermarché - Circus - Wanty), per conquistare la prima vittoria in carriera. Un'impresa simile a quella del compagno di squadra Lorenzo Fortunato sullo Zoncolan nel 2021. Si tratta del secondo successo italiano in questa corsa rosa dopo la volatona di Jonathan Milan a San Salvo. E i big? In uno scenario che sulla carta doveva rappresentare il primo terreno di scontro, è immobilismo totale. Nessuno si muove sulle rampe conclusive e i pretendenti alla classifica generale arrivano tutti insieme, a oltre tre minuti, regolati dal campione del mondo Remco Evenepoel con uno scatto negli ultimi 200 metri. Andreas Leknessund non ha problemi e resta leader.
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L'ordine d'arrivo

1. D. BAIS (EOLO-Kometa)6h08'40''
2. K. VACEK (Team Corratec)+9''
3. S. PETILLI (Intermarché - Circus - Wanty)+16''
4. R. EVENEPOEL (Soudal - Quick Step)+3'10''
5. P. ROGLIC (Jumbo-Visma)st
6. T. PINOT (Groupama - FDJ)st
7. G. THOMAS (INEOS Grenadiers)st
8. J. ALMEIDA (UAE Emirates)st
9. E. DUNBAR (Jayco AlUla)st
10. C. SCARONI (Astana Qazaqstan)st

La cronaca

È il primo giorno del giudizio al Giro d'Italia 2023, dove i corridori devono affrontare l'arrivo in salita sul Gran Sasso d'Italia e 3900 metri di dislivello in 218 chilometri. Piove alla partenza da Capua e la fuga di giornata si materializza dopo una decina di chilometri frizzantini. Ne fanno parte Davide Bais (EOLO - Kometa), Henok Mulubrhan (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Simone Petilli (Intermarché - Circus - Wanty), Karel Vacek (Team Corratec). La DSM della maglia rosa Leknessund si mette in testa a fare l'andatura quando mancano 200 chilometri al traguardo, ma il margine dei quattro, comunque, continua a salire.
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Il meteo è inclemente e Leknessund è uno dei pochi corridori in maniche corte. Una scelta azzardata, tant'è che il norvegese prima indossa la mantellina e poi deve fermarsi per indossare i gambali. Nessun problema per rientrare in gruppo, che in questa fase procede piuttosto lentamente e permette ai fuggitivi di portare il vantaggio vicino ai dieci minuti, con Petilli nuovo leader virtuale della generale. Bais transita per primo e senza patemi al traguardo volante di Castel di Sangro, mentre dietro Mads Pedersen brucia ancora una volta i rivali e incamera punticini preziosi per la maglia ciclamino. Si arriva alla salita di Roccaraso (2ª categoria di 7.3 km al 6.1%), primo GPM di giornata, e Mulubrhan perde contatto dai compagni di avventura. Bais raddoppia e con uno scatto poderoso scollina in testa. Il gruppo va a spasso e scivola oltre i dodici minuti dopo aver guadagnato qualcosa nell'avvicinamento alla salita.
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Nella lunga discesa seguente, la situazione resta stabile. Il gruppo si avvicina leggermente, ma non si danna l'anima. Bais prosegue il suo "percorso netto" passando davanti anche allo sprint intermedio di Bussi sul Trino. La DSM si scosta in prossimità dell'attacco alla salita di Calascio (2ª categoria di 13,5 km al 6%), quando inizia la lunga ascesa di circa 40 chilometri verso il traguardo, ma torna davanti dopo qualche minuto. Mentre qualcuno pedala addentando un arrosticino, Jonathan Milan e Andrea Pasqualon si affacciano nelle prime posizioni a lavorare per i capitani della Bahrain. Il plotone comincia a guadagnare terreno e si staccano diversi corridori, mentre Bais entra definitivamente nella classifica della maglia azzurra scollinando ancora per primo. Thibaut Pinot passa per quarto e resta leader, ma cederà il primato a fine tappa.
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Il gruppo attacca la salita verso Campo Imperatore (1ª categoria di 26,5 km al 3,4%) con otto minuti di ritardo da Petilli, Bais e Vacek. La UAE pedala sorniona nelle prime posizioni. La prima parte di ascesa è molto agevole e il gruppo rosicchia secondi di chilometro in chilometro. Ma il cambio di ritmo, quello vero, non arriva mai. Il terzetto ha sette minuti di margine ai -15, sei minuti e mezzo ai -10, sei minuti ai -5. Siamo già nel tratto più duro, ma il gap è ancora considerevole e in breve si capisce che è anche incolmabile per il gruppo. Petilli prova un primo allungo ai -3,5. Bais risponde subito, Vacek rientra sbuffando. Il ceco sembra faticare, ma poco prima della flamme rouge attacca in contropiede e per un attimo fa il vuoto. Bais e Petilli reagiscono e tornano sotto.
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Siamo al dunque. A 300 metri dal traguardo Petilli lancia la volata, ma si pianta subito ed esce come un missile Davide Bais. Il corridore della EOLO ha semplicemente un'altra marcia e vince in scioltezza. Nel gruppo, dopo un'effimera fuoriuscita di Thomas Champion, alza timidamente l'andatura la Movistar. Serve solo a scremare un po' la situazione e i big arrivano tutti insieme alle ultime curve. Evenepoel dà una sgasata per chiudere al quarto posto davanti a Roglic, Pinot, Thomas e Almeida, ma è semplice lotta per i piazzamenti e nessuno si stacca.

La classifica generale

1. A. LEKNESSUND (Team DSM)29h02'38''
2. R. EVENEPOEL (Soudal - Quick Step)+28''
3. A. PARET-PEINTRE (AG2R Citroen)+30''
4. J. ALMEIDA (UAE Emirates)+1'00''
5. P. ROGLIC (Jumbo-Visma)+1'12''
6. G. THOMAS (INEOS Grenadiers)+1'26''
7. A. VLASOV (BORA - hansgrohe)st
8. T. GEOGHEGAN HART (INEOS Grenadiers)+1'30''
9. L. KÄMNA (BORA - hansgrohe)+1'54''
10. D. CARUSO (Bahrain - Victorious)+1'59''

Dove seguire in tv e streaming il Giro d'Italia

Il Giro d'Italia 2023 sarà trasmesso in DIRETTA su Eurosport 1 e 2 (Canali 210 e 211 di Sky e su DAZN) con la telecronaca di Luca Gregorio e Riccardo Magrini e commento bonus di Moreno Moser e Wladimir Belli. Se non volete perdervi neanche un metro delle 21 tappe di questa edizione, potrete seguire il Giro d'Italia in DIRETTA INTEGRALE, dal km 0, in streaming su Discovery+ (Scopri l'offerta) e GCN+ con tanti contenuti esclusivi in più. Sarà anche possibile recuperare tutte le corse On Demand su tutte le nostre piattaforme.

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