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Tim Merlier vince la seconda tappa, Sagan rimontato; Consonni chiude quinto, Ganna sempre leader

Marco Castro

Aggiornato 09/03/2022 alle 08:57 GMT+1

La seconda tappa della Tirreno-Adriatico si presentava come un'occasione buona per i velocisti e così è stato. A coglierla è Tim Merlier (Alpecin-Fenix), che brucia tutti con autorità sul traguardo di Sovicille e centra il suo primo successo stagionale. Niente da fare per Peter Sagan, che aveva lanciato la volata. Sul podio Olav Kooij (Jumbo Visma) e Kaden Groves (Bike Exchange). Ganna leader.

Tim Merlier torna a ruggire: rivivi la sua volata

Nel folto gruppo di ruote veloci che avevano messo questa tappa nel mirino spunta la sagoma blu di Tim Merlier. Il belga della Alpecin-Fenix conquista la seconda frazione della Tirreno-Adriatico 2022, imponendosi con grande autorità sul traguardo di Sovicille e interrompendo un digiuno personale che durava dallo scorso settembre al Benelux Tour. Alle sue spalle, a distanza di sicurezza, Olav Kooij (Jumbo Visma) e Kaden Groves (Bike Exchange). Niente da fare per Peter Sagan, lontano Caleb Ewan, non pervenuti Mark Cavendish ed Elia Viviani. Tanta Italia in top 10, con Simone Consonni a "svettare" col suo quinto posto. Giornata tranquilla per Filippo Ganna, che resta leader della corsa dopo il successo nella cronometro di Lido di Camaiore.
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Tim Merlier torna a ruggire: rivivi la sua volata

La top 10

1. T. MERLIER (Alpecin Fenix)5:25.23
2. O. KOOIJ (Jumbo Visma)st
3. K. GROVES (Bike Exchange)st
4. P. SAGAN (TotalEnergies)st
5. S. CONSONNI (Cofidis)st
6. P. BAUHAUS (Bahrain)st
7. D. BALLERINI (Quick Step)st
8. G. NIZZOLO (Israel)st
9. J. GUARNIERI (Groupama)st
10. A. VENDRAME (Ag2R)st

La gara

Dopo l’ennesimo colpo di classe di Filippo Ganna nella cronometro inaugurale, la Corsa dei Due Mari riparte con la frazione più lunga di questa edizione: da Camaiore a Sovicille, 219 chilometri dalla provincia di Lucca a quella di Siena e finale che strizza l’occhio alle numerose e importanti ruote veloci del gruppo. Tempo di ricevere il via ufficiale e si materializza la prima fuga, con protagonisti questi cinque corridori: Johnatan Cañaveral Vargas e Davide Gabburo (Bardiani CSF), Umberto Marengo (Androni Giocattoli), Davide Bais e Francesco Gavazzi (Eolo Kometa). Nel semplice tratto iniziale che caratterizza questa tappa, il loro vantaggio sale fino a oltre otto minuti.
Dietro sono la Lotto Soudal di Caleb Ewan e in parte la Quick Step di Mark Cavendish a guidare il gruppo, con Ganna statuario e di blu vestito a pedalare nelle posizioni di testa. Dopo un centinaio di chilometri, il profilo di tappa comincia a farsi più impegnativo e i battistrada cominciano a perdere terreno. Intanto, arriva il primo ritiro: Giovanni Visconti (Bardiani CSF). La corsa prosegue oziosa fino al primo e unico GPM di giornata, La Pineta (5,5 km al 5,7%, max. 10%). Davanti è bagarre per aggiudicarsi la prima maglia verde di miglior scalatore, conquistata da Davide Bais con uno scatto già nei primi chilometri di ascesa.
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Bais stacca tutti e si prende il GPM: sua la prima maglia verde

Dopo lo scollinamento, Francesco Gavazzi raggiunge il compagno di squadra e la coppia Eolo si lancia all’attacco in solitaria nel veloce tratto di discesa, seminando gli altri coraggiosi della prima ora. Il gruppo si avvicina e riprende in breve Gabburo, Marengo e Cañaveral. Al traguardo volante di Chiusdino passa per primo Gavazzi, mentre dietro Tadej Pogacar allunga per prendersi la terza posizione e un secondo di abbuono. Così, giusto per gradire. Poco prima, il forcing della DSM aveva messo in difficoltà Mark Cavendish.
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Soler, che bordata: lo spagnolo fa il vuoto in salita

A 20 chilometri dal traguardo, sulla salita di Frosini, attacca improvvisamente Marc Soler. Lo spagnolo della UAE Emirates si trascina dietro per qualche metro Anthony Perez, poi lo stacca, va a riprendere Bais e Gavazzi e si invola in solitaria in testa alla corsa. L'azione dell'ex Movistar è proficua finchè la strada scende, poi comincia la pianura e la situazione si complica. I lunghi drittoni favoriscono il gruppo, che però deve impegnarsi per ricucire il gap grazie al lavoro di diverse squadre. A un certo punto, compare anche Pippo Ganna in testa al plotone e ai -3, Soler deve arrendersi. È volata, dunque. Tra sbandate e qualche spinta nelle prime posizioni, lo sprint viene lanciato da Peter Sagan. Lo slovacco, però, non ha lo spunto per tenere fino alla linea bianca e viene passato a velocità doppia da Merlier, che può esultare, e in seguito anche da Kooij e Groves.

La classifica generale

1. F. GANNA (Ineos)5:40.40
2. R. EVENEPOEL (Quick Step)+11''
3. T. POGACAR (UAE Emirates)+17''
4. K. ASGREEN (Quick Step)+24''
5. A. DOWSETT (Israel)+25''
6. T. ARENSMAN (DSM)+28''
7. T. LUDVIGSSON (Groupama)+32''
8. J. VAN EMDEN (Jumbo Visma)+33''
9. M. SOBRERO (Bike Exchange)+39''
10. L. CRADDOCK (Bike Exchange)st

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