Reims - Épernay aggiornamenti live

E tra una caduta e un'altra, ricordiamo però il successo di ieri di Marianne Vos. Vittoria n° 241 in carriera per la neerlandese (se parliamo solo di ciclismo su strada). È una ciclista che ha fatto la storia dello sport femminile e meritava, oltre alla vittoria, anche il riconoscimento della maglia gialla.

Marta Cavalli ha dovuto lasciare il Tour de France dopo essere stata colpita dall’australiana Nicole Frain che si è poi scusata per l'accaduto. Mentre la Cavalli era ferma, infatti, la campionessa nazionale australiana l'ha centrata in pieno: “Stavamo lavorando duro per rientrare in gruppo e non ero a conoscenza del fatto che ci fossero atlete sulla strada per via di un’altra caduta. La mia compagna si è spostata sulla sinistra, ma io non ho avuto la possibilità di fare lo stesso. Ho fatto del mio meglio per evitare di colpire Cavalli, ma non avevo spazio in cui andare. Naturalmente, mai sarebbe stata mia intenzione farlo e mi dispiace per le ragazze coinvolte. Speravo in un epilogo di Tour de France diverso, ma è andata com’è andata. Ci vediamo l’anno prossimo”.

Colpa dell'incidente e della campionessa nazionale australiana che l'ha centrata in pieno, mentre la Cavalli si era fermata dopo essere stata rallentata per una caduta davanti a sé. Ieri non siamo stati fortunati per quanto riguarda le cadute...

Ci sarà la prima vera sfida tra le big della classifica anche se, come dicevamo, non c'è Marta Cavalli dopo il clamoroso incidente della 2a tappa. La ciclista della FDJ si è poi ritirata senza finire la corsa. Trasportata in ospedale per accertamenti, è stato riscontrato un trauma cranico ma, per fortuna, non sono state evidenziate fratture o lesioni nonostante un gran dolore al bacino.

Se le due tappe precedenti sono state dure, che dire di quella con arrivo a Épernay che ricorda un po' la tappa di Longwy all'ultimo Tour, che tra l'altro non è lontano da queste parti. Per i primi 70 km, però, la tappa è abbastanza tranquilla a parte la Côte di Trépail dopo 21,6 km (4a categoria alla pendenza del 5%). Poi si comincia a fare sul serio con il passaggio sulla Côte de Vertus e sulla Côte du Mesnil-sur-Oger. Una volta scollinati, dopo altri due dentelli, si entra nel circuito di Épernay a 24,2 km dal traguardo. O meglio, ci sarà un primo passaggio sulla linea del traguardo che anticipa lo sprint intermedio dopo 112,6 km. Poi la Côte de Mutigny ma, soprattutto, il Mont Bernon a 3,9 km dall'arrivo. Questo macchierà sicuramente, anche perché - su questa cima - ci sono in palio secondi di abbuono che aumenterà la bagarre. Anche l'arrivo di Épernay è all'insù, con una rampetta di 500 metri all'8%.

Dopo le fatiche della tappa di Provins, in cui è uscita di scena - purtroppo - della nostra Marta Cavalli, si riparte con una frazione molto ostica e di difficile interpretazione. C'è la frazione di Épernay, con 4 GPM, altre salite non classificate e la bellezza di 1418 metri di dislivello nel giro di 133 corridori. Ora tocca anche le donne di classifica muoversi visto l'intenso finale, senza dimenticare già che hanno guadagnato Elisa Longo Borghini e la Niewiadoma nel corso delle prime tappe.

Tutto quello che c'è da sapere sulla tappa 3