Tour de France Femmes 2022 - Tappa e maglia per la Vos: Persico 2a, ma la Longo Borghini guadagna su tutte le rivali

Uomini o donne, si resta nel segno della Jumbo Visma. La squadra neerlandese che ha vinto quasi tutto al Tour de France maschile, tre classifiche, cinque successi di tappa con tre corridori diversi (van Aert, Vingegaard, Laporte), ecc ecc, trova anche la vittoria nella 2a tappa del Tour femminile. E non avevamo nessun dubbio, considerando che la Jumbo Visma conta nelle proprie fila una ciclista come Marianne Vos, arrivata alla vittoria n° 241 in carriera su strada. Fantastico il suo attacco a 18,9 km dall'arrivo, dopo il traguardo volante. La Wiebes si era rialzata dopo aver sprintato, assolutamente ignara che qualcuna potesse partire. È li c'era la Vos, ma soprattutto la Longo Borghini e la Niewiadoma che hanno in mente grandi obiettivi per la classifica generale. A completare il sestetto anche Silvia Persico, Elisa Balsamo e la van der Duin. Insieme se ne sono andate, cercando di guadagnare il più possibile sulla Vollering, sulla Uttrup Ludwig, la van Vleuten, Mavi García e la Wiebes. Ce l'hanno fatta guadagnando secondi e non minuti, ma su una corsa a tappe di 8 giorni, quei secondi potrebbero pesare sul discorso classifica. Per l'Italia tanta buona volontà, non è arrivata la vittoria di tappa - la Persico ha chiuso 2a dietro la Vos - ma la Longo Borghini si è costruita un'opportunità per sognare in grande. La notizia triste, però, è l'uscita di scena di Marta Cavalli. Caduta a 25 km dal traguardo, ha provato a ripartire, ma ha dovuto alzare bandiera bianca non potendo dare continuità al 2° posto nella generale del Giro.

Si parte forte e parte subito una fuga a 4: all'attacco ci sono Stultiens (Liv Racing), Gerritse (Parkhotel Valkenburg), Gafinovitz (Roland Cogeas Edlweiss Squad) e Raaijmakers (Human Powered Health). La Gerritse va a prendersi i punti del GPM e la fuga prende quasi 3' di vantaggio sul gruppo maglia gialla. Dopo la salita è però campagna aperta e la Trek Segafredo cerca i ventagli. Nessuna delle big si staccano, ma con questa accelerata il gruppo va a riprendere le fuggitive. Dopo una fase di stallo, parte la van der Duin a 25,5 km dall'arrivo. La neerlandese prende subito 15'' di vantaggio sul gruppo ma, attenzione, perché parte una serie interminabile di cadute. La prima è Gaia Masetti, ma finisce a terra soprattutto Marta Cavalli, la donna di classifica della Groupama-FDJ.

Si arriva al traguardo volante di Provins, là dove inizia il circuito finale. Il gruppo, o meglio, quel che ne rimane, si riporta sulla van der Duin, con la Wiebes che passa per 2a davanti alla Kopecky e alla Balsamo. La maglia gialla si rialza e fa un grave errore, perché la Balsamo va dritta con la compagna di squadra Longo Borghini. La seguono anche Marianne Vos, Katarzyna Niewiadoma, Silvia Persico e resta attaccata anche la van der Duin. Le 6 ragazze provano così a guadagnare il più possibile su un gruppo disorganizzato. La van Vleuten resta con una sola compagna di squadra e non ci sono le ragazze della Groupama-FDJ perché, oltre alla Cavalli, ha avuto problemi anche l'altra capitana: la Uttrup Ludwig. Davanti a tirare Longo Borghini e Balsamo contro le DSM dietro. Il vantaggio però non calerà e sono le 6 di testa a giocarsi la vittoria. La Balsamo si stacca dopo il lavoro fatto e anche la Longo Borghini non cerca in realtà la vittoria di tappa, ma prova a guadagnare il più possibile sulle avversarie di classifica. Alla fine è sfida tra Marianne Vos e Silvia Persico, che vede il successo della ciclista della Jumbo Visma.