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Tour de France - Clavicola fratturata per Formolo: si ritira! Tegola per Pogacar

Luca Stamerra

Pubblicato 08/09/2020 alle 21:42 GMT+2

Gli esami radiologici effettuati dopo la tappa hanno evidenziato la frattura della clavicola per Davide Formolo che era caduto nella 10a frazione a più di 60 km dal traguardo. Il corridore dell'UAE Emirates era riuscito a concludere la tappa ma con evidenti dolori: dopo Aru, Pogacar perde un altro gregario importante.

Davide Formolo - Tour de France 2020, stage 1 - Getty Images

Credit Foto Getty Images

Sono giornate davvero difficili per i colori azzurri. Nelle tappe pirenaiche avevano sventolato bandiera bianca Diego Rosa, Giacomo Nizzolo e Fabio Aru, quest'oggi non era ripartito invece Domenico Pozzovivo che si portava dietro ancora i postumi della caduta rimediata durante la prima tappa. Purtroppo c'è un altro abbandono dei nostri, ovvero quello di Davide Formolo che nella 10a frazione del Tour ha rimediato una frattura alla clavicola.
Il corridore dell'UAE Emirates, ex campione nazionale italiano, era caduto ai -63,8 km dal traguardo di Saint-Martin-de-Ré, insieme ai compagni di squadra Pogacar e Polanc (a terra in quel frangente anche Boasson Hagen, Guillaume Martin, Coquard e altri). I suoi compagni di squadra sono riusciti a riprendere la corsa e ad accordarsi al gruppo, lui - a rilento - ha provato a ripartire ma con fortissimi dolori. Formolo è riuscito comunque a concludere la tappa, finendo all'ultimo posto con 14'34'' dal vincitore Bennett. Non un grosso problema, se non che al passaggio all'ospedale la radiografia ha evidenziato la frattura della clavicola e, quindi, la parola fine al proprio Tour de France.
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Altra brutta caduta in gruppo: a terra Pogacar, Formolo e Guillaume Martin

Una notizia pesantissima per il corridore veronese che avrebbe potuto fare parte anche della spedizione azzurra per i Mondiali di Imola del 27 settembre. Tegola per lo stesso Pogacar che in pochi giorni ha perso i suoi due gregari per le salite: Aru e Formolo. Non gli resta che Polanc.
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