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Pagelle Vuelta 2023 - Jumbo-Visma, Evenepoel, Ganna, Landa, Mas, Vlasov, Groves, Thomas, italiani e giovani: i voti

Marco Castro

Aggiornato 18/09/2023 alle 10:29 GMT+2

VUELTA DI SPAGNA - La 78ª edizione verrà ricordata come quella del trionfo senza precedenti della Jumbo-Visma e dell'apoteosi di Sepp Kuss, da scudiero a re davanti a Jonas Vingegaard e Primoz Roglic. Remco Evenepoel cade e si rialza. Kaden Groves è il boss delle volate, specialità in cui comincia a sognare anche Filippo Ganna. La lotta per la top 5 è mediocre, Carthy e Thomas in ombra.

Kuss festeggia con Vingegaard e Roglic: rivivi il podio della Vuelta 2023

Da Barcellona a Madrid, lungo 21 tappe e 3162 chilometri. La Vuelta di Spagna numero 78 passa agli archivi ed emana i suo verdetti, entrando istantaneamente nella storia di questo sport per quanto realizzato dalla Jumbo-Visma. In trionfo come al Giro d'Italia e al Tour de France, ma stavolta monopolizzando il podio ed esaltando la vicenda di Sepp Kuss, il gregario di lusso diventato capitano. Jonas Vingegaard e Primoz Roglic scortano lo statunitense e, pur rinunciando al bottino pieno, trovano comunque il modo di togliersi qualche soddisfazione. Juan Ayuso è il primo degli umani, ma la sfida per il quarto posto e la top 5 con i vari Mikel Landa, Enric Mas e Aleksandr Vlasov è piuttosto scialba. Remco Evenepoel abdica, ma è il miglior attore protagonista. Filippo Ganna il baluardo di un'Italia che si batte, con i giovani e i veterani. Ci sono poi gli sconfitti, come in ogni Grande Giro. E allora via, è tempo di riassumere a suon di voti quanto visto in queste tre settimane.
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Kuss alza la bici sotto il cielo di Madrid: scatta la festa con Roglic e tutta la Jumbo

10 a Sepp Kuss

Alla vigilia della Vuelta già si parlava di lui, ma per il fatto che partecipasse al terzo Grande Giro della sua stagione. Non certo una banalità in senso assoluto e fatto ancor più lodevole dopo le prestazioni di altissimo livello a Giro e Tour. Ma nessuno - probabilmente nemmeno lo statunitense - si aspettava potesse finire in questo modo. La tappa decisiva si rivela la sesta, quando il nativo di Durango va in fuga e si impone all'Observatorio Astrofísico de Javalambre. Vittoria meritata, si esclama, ma prima o poi cederà il passo ai due capitani, si sussurra. E invece. Il vantaggio guadagnato sugli altri big è considerevole e lui non crolla mai, nonostante le fatiche stagionali. Gli unici in grado di staccarlo (solo a volte) sono i suoi compagni, che però (per ordini di scuderia?) non vanno oltre alle vittorie parziali e finiscono col guardarlo dai gradini più bassi sul podio di Madrid. Il classe '94 scrive una delle pagine più romantiche degli ultimi anni di ciclismo, ma si badi: è una vittoria conquistata sul campo, da corridore eccezionale, e non certo regalata.
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Roglic e Vingegaard lasciano andare Kuss e lui vince sul Pico del Bruite: rivivi l'arrivo

9 agli "scudieri" Vingegaard e Roglic

La Jumbo-Visma (voto 10 e lode nel suo complesso) si presentava con un'altra corazzata a questa Vuelta, con i vincitori degli ultimi Giro e Tour circondati da sei compagni fortissimi. Uno di questi esce in trionfo, ma loro due non possono certo dire di essere stati in disparte. Jonas non ha la forma stratosferica della Grande Boucle, ma cresce col passare dei giorni e vince sul Tourmalet e a Bejes. Primoz parte forse come carta principale dei gialloneri ed esulta già a Xorret de Catí, per poi concedere il bis sull'Angliru. Per alcuni giorni sembrano poter mettere a repentaglio la leadership del compagno di squadra (specialmente Vingegaard), ma nel finale lo scortano come due ombre. Due cavalli di razza purissimi e proprio per questo, probabilmente, conserveranno un pizzico di amarezza per non aver centrato il bottino grosso. Le parole di gioia nei confronti di Kuss, però, sono sembrate sincere, perchè quanto ricevuto dall'americano in questi anni non si dimentica.
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8,5 a Remco Evenepoel

Non riesce a difendere il titolo del 2022 e sul Tourmalet crolla fragorosamente, facendo riemergere i dubbi sulle sue qualità in questo tipo di corsa. Ma il modo in cui reagisce dopo la batosta (grazie alla squadra e alla moglie per averlo spinto a continuare) è da campione unico. Il belga va in fuga a ogni occasione buona e si erge a miglior attore protagonista dell'intera Vuelta. Trionfa alla sua maniera a Larra-Belagua (il giorno dopo il crollo, esulta in lacrime) e a La Cruz de Linares dopo aver vinto già ad Arinsal, alla terza tappa. Domina la classifica della maglia a pois e non va lontano da impensierire Groves in quella a punti. Fa il bello e il cattivo tempo, decidendo le sorti della corsa spesso e volentieri. Coglie anche tre secondi e un quarto posto. Veste cinque maglie diverse. Serve altro?
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8 a Kaden Groves

Plurivincitore di questa edizione insieme a Evenepoel con tre hurrà, alza le braccia al cielo a Tarragona, Burriana e Madrid. La concorrenza non è spietata, ma lui recita da padrone e può pure recriminare per l'autosabotaggio dei suoi a Iscar. Altrimenti per batterlo ci vuole il caos di Oliva (che colpaccio per Geoffrey Soupe) o il capolavoro a firma Rui Oliveira-Sebastian Molano a Saragozza. Vince la classifica della maglia a punti e si conferma corridore che va ben oltre la definizione di sprinter puro. L'ultima tappa lo dimostra.
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7,5 alla forza di Filippo Ganna

La nostra colonna, il nostro vanto più grande. E sicuramente il nostro portacolori più continuo in questa Vuelta. Dove scopre di avere le carte in regola per potersi imporre anche in volata. In questa declinazione del ciclismo su strada fa 2° a Burriana (che rimonta!), a Iscar e a Madrid. Nel mezzo torna a vestire il mantello da supereroe in una cronometro, dominando a Valladolid e rompendo un digiuno di successi italiani lungo due anni. Dà spettacolo anche come gregario, spianando la salita finale nella tappa di Laguna Negra in favor di Geraint Thomas. Fortissimo.
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7,5 all'esordio di Cian Uijtdebroeks

Sicuramente la più bella sorpresa tra i corridori che compongono la top 10 definitiva, nonostante le sue qualità fossero ben note. Il 2003 belga era all'esordio in un Grande Giro e non patisce timori reverenziali, disputando una corsa di grande continuità dall'inizio alla fine. Il quinto posto sul Tourmalet e il settimo sull'Angliru sono piazzamenti di assoluto spessore. In assoluto chiude ottavo, superato la penultima tappa da un illustre compagno di squadra. Il futuro è (anche) suo.
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Cian Uijtdebroeks

Credit Foto Getty Images

7 alle perle da fuga di Kämna, Herrada, Rui Costa e Poels e all'assolo di Kron

Abbiamo citato le cavalcate di Evenepoel, ma ci sono stati anche altri corridori in grado di vincere dopo un'azione da lontano. Come lo specialista Lennard Kämna, mattatore a Collado de la Cruz de Caravaca e capace così di completare la collezione di tappe nei tre Grandi Giri; o Jesus Herrada, che con gamba e tempismo battezza l'agguerrita concorrenza a Laguna Negra; e poi l'ex campione del mondo Rui Costa, bravo a irretire Buitrago e vincere da vecchia volpe a Lekunberri; oppure Wout Poels, dotato di una condizione straordinaria nel finale di Vuelta e chirurgico nell'infilzare nientemeno che Remco Evenepoel a Guadarrama; ci aggiungiamo anche Andreas Kron, primo a Barcellona dopo una breve azione nel finale e capace da lì in poi di centrare altri due podi e un quinto posto con le sue fughe coraggiose.
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7 alla zampata di Dainese e ai guizzi dell'Italia

Il corridore veneto timbra il cartellino anche in questo Vuelta dopo i due successi al Giro d'Italia tra 2022 e 2023. Una volata magistrale per rimontare Filippo Ganna e regalare al Team dsm - che a breve lo saluterà - il secondo successo dopo la cronosquadre inaugurale. E a proposito della prima tappa, quel giorno è Lorenzo Milesi a tagliare il traguardo per primo e a vestire la maglia rossa. Un simbolo del primato ceduto il giorno dopo ad Andrea Piccolo. Giovani in mostra come il fuggitivo Lorenzo Germani o come quell'Antonio Tiberi in cerca di riscatto e che chiude la Vuelta da migliore degli italiani (18°) dopo aver lavorato brillantemente in salita per la sua Bahrain. Al fianco anche di Damiano Caruso, lui veteranissimo ma ancora voglioso di ritagliarsi dello spazio: ci riesce bene nella frazione di La Cruz de Linares, primo degli umani dietro all'inarrivabile Evenepoel. E a proposito di Remco, il belga avrà certamente ringraziato Mattia Cattaneo, autore di una corsa superlativa per quantità e qualità.
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6,5 a Juan Ayuso e Mikel Landa

Quarto e quinto della classifica generale, ma senza entusiasmare. Il corridore della UAE Emirates, terzo nel 2022, viene considerato il corridore più quotato per minare lo strapotere Jumbo, ma non riesce mai nell'intento e i suoi scatti si contano sulla dita di una mano. A 21 anni, è comunque il primo degli altri. Il basco comincia da outsider, con il compagno Santiago Buitrago che dovrebbe fungere da prima punta in casa Bahrain, ma alla fine si rivela più continuo del colombiano. Nelle ultime tappe di montagna scatena la squadra con coraggio, ma poi gli manca sempre qualcosa per completare l'opera. Non male sull'Angliru, quando dà una mano forse decisiva a Kuss per salvare la maglia.
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Mikel Landa e Juan Ayuso

Credit Foto Getty Images

6 a Joao Almeida

Dopo il podio al Giro d'Italia, si presenta in Spagna come appoggio per Ayuso. La sua Vuelta è soprattutto di rincorsa: spesso tra i primi a staccarsi, rimonta ogni volta posizioni nel finale grazie alla sua tigna. Chiude comunque nono in classifica nonostante la mezza crisi nel giorno del Tourmalet.

6 a Lenny Martinez

Le media tra il 7 della prima fase, quando entrando nella fuga di Kuss riesce a vestire la maglia rossa per due giorni, al 5 per l'anonimato di tutta la seconda parte di Vuelta. Classe 2003 anche lui, lo rivedremo protagonista.

5,5 ad Aleksandr Vlasov

A proposito di corse anonime, il russo non ruba certo l'occhio. Il suo giorno migliore lo vive probabilmente nella cronometro di Valladolid, mentre in salita affronta troppi alti e bassi, pur senza mai crollare. Forse soffre anche la concorrenza interna del rampante Uijtdebroeks, su cui ha la meglio in classifica proprio all'ultima salita della corsa.

5 a Enric Mas

Chiude una posizione davanti a Vlasov (sesto contro settimo), ma risulta più deludente per quelle che erano le aspettative. E lo ammette anche lui dopo il gran finale di Madrid. Dopotutto uno che ha già ottenuto tre secondi posti nella generale della Vuelta è giusto che sia ambizioso. Di indole non è certo un attaccante e lo conferma anche stavolta. Grave, però, che il quarto e il quinto (Ayuso e Landa) siano davanti a lui di soli pochi secondi prima delle tappe decisive e lui non trovi mai il coraggio di sfidarli.
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4,5 a Geraint Thomas

La sua INEOS è sfortunata e perde molto prematuramente due pedine fondamentali come Laurens De Plus e Thymen Arensman. Anche lui non è esente da contrattempi e cade due volte nella prima parte di corsa. Abbandonata la classifica già dopo i primi arrivi importanti, cerca riscatto con un paio di fughe, ma non ne ha proprio e perde nettamente il confronto anche con corridori a cui dovrebbe essere nettamente superiore.
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4 a Hugh Carthy

Quanto sembrano lontani i tempi in cui vinceva sull'Angliru e chiudeva terzo nella generale? Eppure era il 2020. Stavolta non è mai della partita e chiude anche in calando, arpionando una scialba 23ª posizione in classifica. Tenta anche lui di reagire con azioni da lontano, ma rimbalza malamente.

3 a Sergio Higuita

Risulta nella startlist, ma non si è proprio visto.

3 all'Astana

Una discreta cronosquadre (settimi) e pochissimo altro. Capitan De La Cruz va ko e loro non sanno come riciclarsi. Due soli piazzamenti in top 10 in 21 tappe.

Da Barcellona a Madrid: il dettaglio delle tappe

Tappa 1, Barcellona-Barcellona | Vincitore: DSM Firmenich | Maglia roja: Lorenzo MILESI | Report | Video arrivo
Tappa 2, Mataró-Barcellona | Vincitore: Andreas KRON | Maglia roja: Andrea PICCOLO | Report | Video arrivo
Tappa 3, Súria-Arinsal | Vincitore: Remco EVENEPOEL | Maglia roja: Remco EVENEPOEL | Report | Video arrivo
Tappa 4, Andorra la Vella-Tarragona | Vincitore: Kaden GROVES | Maglia roja: Remco EVENEPOEL | Report | Video arrivo
Tappa 5, Morella-Burriana | Vincitore: Kaden GROVES | Maglia roja: Remco EVENEPOEL | Report | Video arrivo
Tappa 6, La Vall d'Uixó-Pico del Bruite | Vincitore: Sepp KUSS | Maglia roja: Lenny MARTINEZ | Report | Video arrivo
Tappa 7, Utiel-Oliva | Vincitore: Geoffrey SOUPE | Maglia roja: Lenny MARTINEZ | Report | Video arrivo
Tappa 8, Dénia-Xorret de Catí | Vincitore: Primoz ROGLIC | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 9, Cartagena-Collado de la Cruz de Caravaca | Vincitore: Lennard KÄMNA | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 10, Valladolid-Valladolid | Vincitore: Filippo GANNA | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 11, Lerma-La Laguna Negra | Vincitore: Jesús HERRADA | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 12, Ólvega-Saragozza | Vincitore: Juan Sebastián MOLANO | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 13, Formigal-Tourmalet | Vincitore: Jonas VINGEGAARD | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 14, Sauveterre de Béarn-Larra Belagua | Vincitore: Remco EVENEPOEL | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 15, Pamplona-Lekunberri | Vincitore: Alberto RUI COSTA | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 16, Liencres Playa-Bejes | Vincitore: Jonas VINGEGAARD | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 17, Ribadesella-Angliru | Vincitore: Primoz ROGLIC | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 18, Pola de Allande-La Cruz de Linares | Vincitore: Remco EVENEPOEL | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 19, La Bañeza-Íscar | Vincitore: Alberto DAINESE | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 20, Manzanares El Real-Guadarrama | Vincitore: Woet POELS | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
Tappa 21, Hipódromo de la Zarzuela-Madrid | Vincitore: Kaden GROVES | Maglia roja: Sepp KUSS | Report | Video arrivo
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Kuss scatenato sul podio: si tracanna tutta la bottiglia alla premiazione

A quanto ammonta il montepremi?

Per questa edizione 2023 gli organizzatori hanno mantenuto il montepremi degli anni passati, con il vincitore della Vuelta di Spagna che guadagnerà 150 mila euro, meno della metà della vittoria del Tour de France. 11 mila euro al vincitore di una singola tappa, 3000 euro al supercombattivo dell'edizione. Ecco il montepremi completo.
PiazzamentoPremi
150.000
57.985
30.000
15.000
12.500
9.000
9.000
6.000
6.000
dal 10° al 20°3.800
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Evenepoel-Roglic, si rinnova il duello. Vingegaard terzo incomodo: i 5 favoriti

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