Carlos Sainz racconta il suo recupero lampo: "Nove giorni fa muovevo appena gli addominali, ma a Melbourne..."
Pubblicato 26/03/2024 alle 10:47 GMT+1
F1 - Carlos Sainz racconta la sua ripresa-lampo dall'operazione di appendicite parlando a motorsport.com. Lo spagnolo ha dedicato intere giornate ad accelerare il processo di recupero, utilizzando anche la camera iperbarica e stimoli elettromagnetici.
Il trionfo di Carlos Sainz a Melbourne, arrivato soltanto due settimane dopo l'operazione di appencidite sostenuta alla vigilia del GP dell'Arabia Saudita, è frutto del coraggio e della resilienza di un pilota che ha mostrato un carattere straordinario. Ma anche di uno specifico programma di trattamento per il recupero, che ha visto lo spagnolo pianificare ogni singola giornata al dettaglio, per accelerare la ripresa e completarla prima del via del GP d'Australia.
«Nove giorni fa, poco prima di prendere l'aereo per l'Australia, ero ancora a letto - ha spiegato Sainz, come riportato anche da motorsport -. Riuscivo a muovere a malapena gli addominali. Pensavo che gareggiare fosse impossibile. Poi, presi l'aereo e, quando arrivai in Australia, cominciai a sentirmi subito meglio. Ogni giorno, facevo progressi molto più marcati rispetto alla prima settimana, che era esattamente ciò che i dottori mi avevano detto».
La cura con camera iperbarica e onde elettromagnetiche
Dopo aver contattato molti specialisti, Sainz ha utilizzato macchinari all'avanguardia nelle due settimane successive all'operazione, tra cui la camera iperbarica e la cosiddetta Indiba machine, che stimola la rimarginazione delle ferite e la rigenerazione del tessuto attraverso onde elettromagnetiche.
«Il motivo per cui gli atleti recuperano più in fretta rispetto alle persone comuni è che possono dedicarsi per 24 ore al giorno a questa pratica - ha proseguito il ferrarista -. Ed è esattamente ciò che ho fatto anche io. Ho cominciato a utilizzare una camera iperbarica, facendo sedute di un'ora per due volte al giorno. Poi ho fatto molta tecarterapia. Programmavo tutto. Il tempo da trascorrere a letto, in piedi per camminare, per mangiare, e che tipo di cibo consumare per accelerare il recupero. Tutto era focalizzato sul cercare di essere pronto per la gara in Australia».
Una "modalità gestione" perfetta dopo il sorpasso su Verstappen
Dopo aver sorpassato Verstappen in avvio, Sainz ha potuto fare corsa di testa per l'intera gara, aumentando gradualmente il vantaggio sulla concorrenza e sul compagno, Charles Leclerc. Negli ultimi giri di Melbourne è apparso affaticato, tanto da dover appoggiare il capo all'abitacolo in curva, così da poter dare un po' di sollievo ai muscoli del collo. Ma, nel complesso, lo spagnolo ha saputo gestire molto bene la gara e il corpo indebolito dall'inattività.
«Aver trascorso sette giorni a letto non è salutare per il corpo e per i muscoli di un atleta - ha concluso -. La seconda parte di gara, infatti, è stata un piccolo salto nel buio. Ma, una volta presa la prima posizione e un vantaggio sul resto del gruppo, sono potuto entrare in modalità gestione, scegliendo i punti della pista dove spingere e dove invece rallentare, ed è diventato tutto più semplice».
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