Ferrari, Mondiale Costruttori obiettivo possibile? Vasseur spinge sugli sviluppi per maggiore carico

Entusiasmo, consapevolezza e voglia di migliorare ancora: è questo il tesoretto che la Ferrari si porta a casa dall'inattesa doppietta di Melbourne nel Gp di Australia. Un successo che certifica la SF-24 come la macchina maggiormente progredita rispetto alle progenitrici 2023, e che conferma come il progetto poggi su basi tecniche solide sia per l'immediato, sia soprattutto per il futuro. La "sincerità" della macchina permette infatti agli uomini di Maranello di guardare avanti con la certezza di poter crescere e sapendo perfettamente dove mettere le mani.

La gestione delle gomme non è più un problema, l'architettura progettuale lascia un margine di manovra che il progetto precedente non offriva. Il primo step di sviluppi risponderà alla necessità di trovare maggiore carico, perché l'appetito vien mangiando e l'Australia ha lasciato agli uomini di Fred Vasseur la voglia matta di capire se questa Ferrari può già darsi degli obiettivi. Battere Verstappen forse non è possibile, battere la Red Bull (qualche volta) sì. E allora l'idea di provare a sfidare i dominatori nel campionato Costruttori è meno folle di quanto possa sembrare.

Se il Mondiale Piloti è prenotato anche quest'anno - con corposa caparra - da Max Verstappen, l'Australia ha detto che quello Costruttori potrebbe essere più attaccabile. Perché la RB20 è decisamente più estrema rispetto alla RB19, e l'affidabilità può assere meno scontata. E perché i 'bibitari' hanno il problema di una seconda guida, Sergio Perez, non sempre in grado di assicurare la copertura delle spalle all'olandese. A Melbourne la Red Bull ha avuto qualche problema in più del previsto a livello di setup, ha sviluppato meno grip del solito e lo stesso Verstappen aveva ammesso di essere rimasto sorpreso dalla pole. Certo una doppietta Ferrari con Max al traguardo avrebbe avuto tutt'altro significato, ma Checo è arrivato comunque lontano dalle Rosse, e questo è un segnale. La Scuderia gioca con due punte vere, il che - con una macchina così performante - può fare la differenza in termini di punti.

Anche perché la vittoria di Carlos Sainz deve servire da "sveglia" soprattutto a Charles Leclerc. Che già aveva dovuto digerire il successo del compagno a Singapore 2023 come unica parentesi al dominio Red Bull, e che domenica ha dovuto ingoiare il boccone amaro della seconda occasione persa. Charles è pilota generoso e velocissimo, anche più di Sainz alla bisogna, ma che deve ancora affinarsi quando si tratta di trovare il giusto setup. È decisamente troppo presto per parlare di un "caso Leclerc" c'è tutta una stagione davanti e il monegasco resta il centro di gravità del team. Tuttavia Sainz gli è arrivato davanti sia in Bahrain sia in Australia, e con Lewis Hamilton in arrivo nel 2025 è il caso che Charles torni ad essere presto la prima punta di Vasseur. Anche perché dovrà essere lui a condividere col team le scelte sugli sviluppi.

Se a Melbourne la SF-24 non ha mostrato criticità, in Arabia Saudita - su un asfalto molto poco abrasivo - era emersa qualche difficoltà ad "accendere" le gomme, sia in qualifica che in gara. Segno che il corpo-vettura non riesce ancora ad innescare la giusta energia nelle coperture, e che va quindi trovato ulteriore carico verticale senza compromettere l'ottimo equilibrio aerodinamico della monoposto. Con questo obiettivo si procederà con un programma di sviluppi in due fasi: un primo pacchetto dovrebbe vedersi già in Giappone, un fondo rivisto nei canali Venturi e nel bordo laterale affiancato da nuove specifiche per le ali. Un secondo arriverà più avanti, probabilmente a Imola (settima prova del Mondiale), con un nuovo disegno delle fiancate in cui le prese d'aria saranno ulteriormente ridotte nella loro sezione. Se tutto andrà come nelle previsioni, la Rossa si presenterà alle gare europee con ancora maggiore solidità. E allora la pazza idea del Mondiale Costruttori potrà divenire un obiettivo realistico e reale.