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F1, l'analisi del GP del Belgio: Verstappen campione di un GP mai corso, il pasticcio di Spa poteva essere evitato

Umberto Zapelloni

Aggiornato 30/08/2021 alle 12:15 GMT+2

FORMULA 1 - Far partire un gran premio dietro Safety Car e farlo durare solo il minimo necessario per assegnare i punti dimezzati e avere un vincitore e un podio da premiare è una buffonata senza limiti. Giusto non correre (anche se la memoria ci richiama a decine di imprese eroiche sotto l'acqua) assurdo assegnare dei punti sulla base della classifica delle qualifiche.

Max Verstappen dietro la Safety Car nel corso del GP del Belgio 2021, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Lo spettacolo messo in scena dalla Formula 1 in Belgio è di quelli che non andrebbero raccontati in giro per evitare di fare del male a un business che pretende di farsi chiamare ancora sport. Non gareggiare se si ritengono le condizioni troppo pericolose ha un senso, una gara di Formula 1 non è una partita di rollerball o un videogame sparatutto di quelli che piacciono tanto ai ragazzi. Non potrà mai essere sicura al 100%, ma intervenire per ridurre i rischi è davvero il minimo e non c’è pilota a parte Max Verstappen che avrebbe voluto gareggiare. Ma Max sarebbe partito davanti a tutti, avrebbe avuto una visibilità ben diversa da tutti gli altri e poi sta inseguendo il mondiale e i punti conquistati con il punteggio a metà non possono certo bastargli.

Perché abbiamo assistito a una buffonata

Diciannove piloti su venti hanno detto che non c’era la visibilità e il grip (troppo aquaplaning) per correre. In macchina c’erano loro, non possiamo certo contraddirli anche se la memoria ci richiama decine di imprese eroiche sotto l’acqua, di gare che hanno cambiato la storia del campionato disputate in condizioni anche peggiori di quelle viste in Belgio. Basta ricordare il gran premio del Giappone 1976 con il duello Lauda-Hunt diventato un film hollywoodiano, il gran premio di Monaco 1984 che rivelò al mondo la grandezza di Ayrton Senna o quello in Belgio del 1998 in cui Schumacher sotto il diluvio andò a schiantarsi contro Coulthard. In Australia nel 1991 la gara durò solo 14 giri, ma almeno fu gara vera e davvero si capì che era impossibile proseguire.
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Far partire un gran premio dietro Safety Car e farlo durare solo il minimo necessario per assegnare i punti dimezzati e avere un vincitore e un podio da premiareè una buffonata senza limiti. Giusto non correre visto che lo sostengono 19 piloti su 20. Assurdo assegnare dei punti sulla base della classifica delle qualifiche. Verstappen ha vinto un gran premio che non si è mai corso. Il suo nome va a inserirsi per la prima volta nell’albo d’oro di una gara storica soltanto perché è stato il migliore nelle qualifiche di sabato.
Bravo, bravissimo come ancora più bravo è stato Russell al primo podio della carriera con la Williams che torna a frequentare le bollicine dimenticate da Baku 2017. Ma un conto sono le qualifiche, un altro la gara. E premiare con dei punti i migliori del sabato non sarebbe previsto. Insomma il pasticcio poteva essere evitato.
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