Hamilton chiede di farsi superare da Russell a Suzuka, ma poi spiega: "Ho avuto un contatto con Leclerc"

Nel banco degli imputati al termine del GP Giappone ci finisce senza dubbio Lewis Hamilton. Il pilota inglese sette volte campione del mondo ha chiuso solamente al nono posto a Suzuka, proseguendo il momento difficile di inizio stagione - suo ma anche di tutta la Mercedes - nel quale ha raccimolato appena dieci punti in quattro gare nella classifica piloti. Un momento della corsa di "Sir Lewis", in particolare, ha destato scalpore per buona parte degli appassionati: al 13° giro il fuoriclasse 39enne lascia passare il compagno di squadra, più veloce di lui; in realtà non si tratta di un vero e proprio ordine di scuderia, bensì è lo stesso Hamilton a offrirsi di farsi superare da Russell, proponendo in team radio lo scambio di posizioni. Un gesto inaspettato da parte di un pilota dal temperamento del pluricampione iridato, e che qualcuno avrebbe interpretato come segno di resa per la sua insofferenza nei confronti della complicata W15.

In realtà, Hamilton ha spiegato nel post-gara il motivo di questa scelta. Intervistato a Sky Sport UK, l'alfiere al suo ultimo anno con la Mercedes ha rivelato di avere avuto un contatto con Leclerc alla seconda partenza dopo la bandiera rossa, danneggiando la vettura. "Penso di aver subìto qualche danno all’inizio con Charles, è passato all’esterno. Ho avuto molto sottosterzo nel primo stint. Non riuscivo a far girare bene la macchina in nessuna curva. Ecco perché ho lasciato passare George" racconta Lewis argomentando il perché non avesse lo stesso ritmo di Russell.

Hamilton ritiene comunque che ci fossero poche speranze di ottenere un risultato migliore: "Anche se fossimo partiti sulle medie, poi avremmo avuto due stint terribili con le hard. Una vera sfida oggi. La mescola dura non era buona, la media era molto meglio. Quindi sicuramente con il senno di poi avremmo dovuto avere due set di gomme medie a disposizione. Ma in generale la macchina oggi non andava bene". Una Mercedes che sembra vestire sempre di più i panni della Ferrari dell'anno scorso, persino nelle scelte strategiche.