🏎 Pagelle GP Silverstone: Ferrari col fiatone, Norris-Hamilton 'Cool Britannia', Verstappen in gestione, Piastri super

Max Verstappen conquista anche il Gp di Gran Bretagna, consentendo alla Red Bull di eguagliare il record della McLaren Mp4 del 1988 con 11 vittorie consecutive. Proprio la McLaren è stata protagonista alle spalle del campione del Mondo, mentre non si è mai davvero accesa la gara delle due Ferrari. Chi è stato il pilota che si è messo più in evidenza? Quale driver o scuderia ha completamente perso la bussola ottenendo meno di quanto ci si potesse immaginare alla vigilia? Di seguito le nostre pagelle e i nostri voti al GP appena andato in archivio.

Max VERSTAPPEN (Red Bull, 1° classificato) voto 8 - Week end in totale gestione, come al solito senza l'ombra di un errore. Un po' di lavoro glielo impongono le McLaren nei primi giri, poi è la solita cavalcata solitaria, quali che siano gomme e strategie sue e degli altri, anche se non scappa come in altre occasioni. Pilota automatico.

Lando NORRIS (McLAREN, 2° classificato) voto 9 - Dà spettacolo nella gara di casa, come sognava di fare, guadagnandosi anche una manciata di giri al comando. Sceglie di non provare nemmeno a difendersi sull'attacco di Max, anche se poi la Red Bull rimane a lungo nel suo campo visivo, mentre è decisamente più tosto nel finale per tenersi dietro Hamilton con gomme più morbide delle sue. La McLaren (voto 9) è oggettivamente la macchina che è migliorata più di tutte da inizio stagione, e Lando è sempre pronto a tirarne fuori il massimo. Baronetto.

Lewis HAMILTON (Mercedes, 3° classificato): voto 7,5 - La scelta della Mercedes di escludere a priori la gomma dura paga, Lewis può sfruttare nella propria strategia le buone nuove dalla macchina di Russell, unica su mescole morbide allo start. Il resto, nel Gp che è letteralmente il suo giardino di casa, ce lo mette lui con una perfetta visione di gara che lo porta a sfruttare il pit stop per guadagnarsi il podio. Si arrende solo a Norris.

Oscar PIASTRI (McLAREN, 4° classificato): voto 8 - Podio che sarebbe potuto essere del rookie brasiliano, penalizzato però dall'ingresso della Safety car dopo che nella prima parte di gara aveva giudiziosamente coperto le spalle al compagno. In Austria non aveva ancora gli sviluppi montati sulla macchina di Norris, qui sì ed è stato vicinissimo al livello del compagno. Talento vero.

George RUSSELL (Mercedes, 5° classificato): voto 6,5 - Certamente il più deluso del gruppo degli inglesi, dopo aver perso troppo tempo alle spalle di Leclerc nel lungo primo stint con gomme morbide per poter guardare ai primi tre posti. Bello però il sorpasso finale su Charles.

Sergio PEREZ (RED BULL, 6° classificato): voto 4 - Silverstone non è Montreal né Zeltweg, qui rimontare è più complicato e alla fine il 6° posto non è il risultato per cui scende in pista la Red Bull. La quinta qualifica consecutiva fuori dalla Q3 pesa anche a livello contrattuale, l'ultimo fu David Coulthard nel 2007, quando peraltro la Red Bull non era ancora dominante. Helmut Marko ha stroncato sia lui che Ricciardo in vista del 2024. Candidature aperte.

Fernando ALONSO (Aston Martin, 7° classificato): voto 6 - L'Aston Martin sembra essersi plafonata, lo spagnolo rinuncia in partenza ai duelli corpo a corpo con Hamilton e corre per minimizzare i rischi e massimizzare il risultato. Che lo vede comunque davanti alle Ferrari, pur non essendo più veloce.

Alexander ALBON (Williams, 8° classificato): voto 8 - Ormai la sua Williams in Q3 e poi nella top ten non è più una sorpresa né una novità. Nella giornata di gloria dei piloti britannici c'è spazio anche per l'anglo-thailandese, a sua volta davanti alle rosse. C'è che dice che la Red Bull, pentita, lo abbia ricontattato per tornare a Mylton Keynes, e che Alex abbia detto no grazie.

Charles LECLERC (Ferrari, 9° classificato): voto 5,5 - Come si temeva, il banco di prova Silverstone ha spento gran parte dei sorrisi apparsi sui visi dei ferraristi dopo Canada e Austria. La SF-23 ha faticato ad avere ritmo fra i curvoni veloci, e Charles non è mai riuscito ad avere in mano una macchina che gli consentisse di attaccare chi gli stava davanti, anche senza accusare troppi problemi di degrado gomme. Buona difesa su Russell finché ha potuto, passaggio a vuoto nei pochi giri su gomme dure, si guadagna la posizione su Sainz nel finale pur con il doppio pit stop. Ha l'attenuante del venerdì pomeriggio perso.

Carlos SAINZ (Ferrari, 10° classificato): voto 5 - Anche qui è leggermente più veloce del compagno, ma standogli ancora una volta alle spalle in qualifica è poi costretto ad adeguarsi in gara. Nel finale paga carissimo il tentativo di difendersi da Perez, che gli costa altri due sorpassi tra cui proprio quello di Leclerc, finitogli dietro dopo la Safety car. Appannato.

Lance STROLL (Aston Martin, 11° classificato): voto 4,5 - Se Alonso sta a galla, Stroll si perde nelle difficoltà della macchina finendo anche per speronare Gasly in un duello corpo a corpo. Per il resto, mai pervenuto.

Logan SARGEANT (Williams) 12° classificato: voto 6,5 - Se Albon vola oltre gli obiettivi stessi del team, finalmente anche l'americano sembra trovare feeling e relativa prestazione con la Williams. A Silverstone non entra in zona punti ma si mette alle spalle tutte le dirette rivali. Step by step.