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Impresa Ferrari nelle qualifiche in Messico: pole position di Leclerc, prima fila tutta rossa con Sainz!

Luca Montanari

Aggiornato 29/10/2023 alle 01:00 GMT+2

FORMULA 1 - La Ferrari fa saltare il banco nelle qualifiche, Leclerc centra la seconda pole position consecutiva, Sainz monopolizza una prima fila tutta per la scuderia di Maranello. Verstappen battuto a sorpresa per meno di un decimo e tra i diversi piloti sotto investigazione, exploit di Ricciardo (4°) davanti al padrone di casa Perez e Hamilton. Clamorosa partenza dall'ultima fila per Norris.

Max cerca un altro record a casa di 'Checo' Perez: il GP del Messico in 1'

Accade l'impronosticabile in Città del Messico. Dove Max Verstappen aveva regnato per tutto l'inizio di weekend e sembrava pronto a partire davanti a tutti nella casa del compagno di squadra Sergio Perez, invece viene sorpreso da un'incredibile Ferrari. Con un sussulto nel momento decisivo delle qualifiche, il Cavallino Rampante fa saltare il banco e monopolizza la prima fila davanti al campione del mondo: seconda pole position consecutiva per Leclerc dopo Austin, che parte a fianco di Sainz precedendolo sul giro secco di 67 millesimi. E pensare che lo spagnolo aveva rischiato di finire escluso dal Q3.
L'olandese della Red Bull deve arrendersi per 97 millesimi dal monegasco, dovendo condividere la seconda fila con uno stratosferico Daniel Ricciardo. L'australiano alla guida dell'AlphaTauri è la sorpresa assoluta di una qualifica scoppiettante. Una sessione dai tanti episodi sotto la lente dei commissari, e tra i vari piloti sotto investigazione c'è proprio Verstappen per essere rimasto fermo a lungo all'uscita dalla pit lane a fine Q1, creando un ingorgo di vetture. Possibile penalità in arrivo?
Difficile da spiegare la clamorosa prima fila tutta rossa che mancava da oltre un anno. Probabilmente un leggero cambiamento delle condizioni atmosferiche su altitudini elevate come nella capitale del Messico, unito ai tanti colpi di scena, ha modificato in maniera evidente i comportamenti delle vetture, stravolgendo le gerarchie. A cominciare dall'assurda eliminazione della McLaren di Norris in Q1, l'esclusione di Albon in Q2 per track limits e una Red Bull non più sovrastante nel giro di poche decine di minuti, con Verstappen che commette un errore nel primo time attack in Q3 temendo di aver danneggiato il fondo e non avvicinandosi a sufficienza all'ultimo passaggio. Resta comunque notte fonda per l'Aston Martin di Alonso (14°) e Stroll (18°), mentre arriva una piacevole doppia top-10 per l'Alfa Romeo, che si prende l'intera quinta fila.

Classifica qualifiche GP Messico

1. LECLERC (FERRARI)1:17.166
2. SAINZ (FERRARI)+0.067
3. VERSTAPPEN (RED BULL)+0.097
4. RICCIARDO (ALPHATAURI)+0.216
5. PEREZ (RED BULL)+0.257
6. HAMILTON (MERCEDES)+0.288
7. PIASTRI (MCLAREN)+0.457
8. RUSSELL (MERCEDES)+0.508
9. BOTTAS (ALFA ROMEO)+0.866
10. ZHOU (ALFA ROMEO)+0.884
14. ALONSO (ASTON M.)Out Q2
19. NORRIS (MCLAREN)Out Q3

Momenti chiave

Q1: Norris in ultima fila, fioccano le investigazioni – Verstappen impone subito la propria voce sul compagno di squadra e padrone di casa Perez, precedendolo al primo giro di quattro decimi e mezzo. In mezzo si infilano a sorpresa Ricciardo e Bottas, prima che arrivi la Ferrari di Leclerc, che fa segnare il terzo tempo con gomme medie (+0.302 da Max su soft). Il finale di qualifiche è scoppiettante tra comunicati FIA ed eliminazioni eccellenti: Norris non riesce a completare un giro ideale per le bandiere gialle dovute al testacoda di Alonso e si ferma in ultima fila a fianco a Sargeant (senza tempo per track limits), out anche l’Alpine di Ocon (16°), Magnussen e l’Aston Martin di Stroll (18°); mentre Verstappen finisce sotto investigazione insieme a Russell e Alonso per aver rallentato troppo in uscita dalla pit lane ostruendo il traffico; insieme a loro pure Hamilton è chiamato dai commissari dopo le qualifiche per non aver rispettato le bandiere gialle.
Q2: Hamilton batte Max, Sainz si salva per un soffio – Si vedono le Mercedes nel finale di Q2, che con gomme fresche si portano nelle prime tre posizioni: Hamilton passa alla bandiera a scacchi con un tempo migliore di Verstappen di 54 millesimi (per la prima volta Max è battuto” nel weekend di Città del Messico). Ansia Ferrari invece, con i due piloti a rischio eliminazione fino all’ultimo giro: Leclerc si migliora, Sainz va in bloccaggio e non risale in classifica, ma per sua fortuna resta in top-10 e si salva per una questione di millesimi. Albon sembra riuscire nel colpo di reni nel tentativo finale, salendo 9°, ma il suo giro viene cancellato poco dopo per track limits in curva 2 (taglia leggermente la strada). Rientra così in Q3 in extremis Zhou, con due Alfa Romeo in top-10. Eliminati Gasly, Hulkenberg, Alonso, Albon appunto e Tsunoda (senza tempo).
Q3: staordinaria Ferrari, Verstappen sconfitto – Comincia con un'incredibile sorpresa il Q3, che vede un uno-due Ferrari dopo la prima serie di time attack: Leclerc è più veloce di Sainz per 67 millesimi, facendo addirittura meglio di Verstappen che ha girato poco prima di lui un decimo più lento. Le motivazioni del tempo inaspettato del tre volte campione si devono a un passaggio sopra il cordolo in curva 8, rischiando di danneggiare il fondo. Ci si aspetta che l'olandese della Red Bull possa strappare la pole position, a maggior ragione dopo che entrambi i piloti Ferrari non si migliorano, tuttavia resta ancora dietro per 97 millesimi su Charles e tre centesimi su Carlos. Ma la grande sorpresa è Daniel Ricciardo, che conferma il 4° tempo davanti a Perez, Hamilton, Piastri e Russell. Lotta tra Alfa Romeo per chi parta più avanti in quinta fila vinta da Bottas su Zhou all'ultimo respiro.

Top

Charles LECLERC (Ferrari, pole position) - Ancor meno pronosticabile di Austin, il monegasco conquista la 22ª pole position e sfata il tabù del GP Messico che vedeva dal 2015 poleman sempre differenti. Invece è il primo a confermarsi davanti a tutti in griglia nella capitale Tricolor da quando è tornata a ospitare la Formula 1. Un'impresa già questa, a prescindere dal risultato finale in gara.
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Charles Leclerc (Ferrari) esulta per la pole position nel GP Città del Messico 2023

Credit Foto Getty Images

Daniel RICCIARDO (AlphaTauri, 4°) - C'erano sentori di exploit nelle prove libere, ma mai ci si sarebbe aspettato un piazzamento in seconda fila. Si permette il lusso di partire a fianco dell'ex compagno di squadra e tre volte iridato, oltre che davanti al beniamino di casa Sergio Perez. Con una vettura "cugina". Enorme risultato per la scuderia di Faenza, mai così avanti al via da Qatar 2021.
ALFA ROMEO (Bottas 9° e Zhou 10°) - Aiutati da un pizzico di fortuna, arriva una doppia qualificazione in Q3 per l'altro team italiano. Bottas tra i principali protagonisti per l'intero corso delle qualifiche.

Flop

Max VERSTAPPEN (Red Bull, 3°) - Pareva pronto a dare una lezione al compagno di squadra Perez, a casa del messicano, invece è lui il primo sconfitto. In più finisce sotto investigazione come a Singapore per aver bloccato l'uscita della pit lane per diversi secondi, rischiando così una penalità e un'altra gara in rimonta. In quel caso fu graziato, ma perseverare...
Alexander ALBON (Williams, 14°) - Purtroppo tocca inserirlo per le aspettative che aveva creato nelle prove libere. La FW45 è probabilmente la vettura che patisce maggiormente il mutamento delle condizioni atmosferiche, lui cade nella trappola dei track limits venendo eliminato in anticipo.
Lando NORRIS (McLaren, 19°) - Il principale anti-Verstappen degli ultimi mesi non completa un giro pulito, pagando a carissimo prezzo la scelta di effettuare il primo stint su gomme medie anziché scendere in pista da subito con le soft. Praticamente gettata al vento la sequenza aperta di podi.
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Leclerc: "Vedere vincere la Ferrari è stato stupendo. Un giorno magari..."

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