Max Verstappen domina pure Barcellona davanti alle Mercedes, Ferrari giù dal podio: 5° Sainz, 11° Leclerc

Un'altra bandierina piantata da Max Verstappen e dall'invincibile Red Bull, questa volta sul circuito di Montmelò: l'olandese realizza il Grand Chelem nel GP di Spagna - pole position, domina dal primo all'ultimo giro e nel finale si permette pure di realizzare il giro veloce - e conquista la terza vittoria consecutiva, allungando la leadership del Mondiale e proseguendo la striscia di imbattibilità della scuderia di Milton Keynes in questa stagione. L'unico momento in cui la testa della corsa viene messa in discussione è la partenza, quando Carlos Sainz le prova tutte, persino all'esterno, ma la difesa del campione in carica è perfetta.

Allo spagnolo non basta la partenza dalla prima fila, la Ferrari non riesce a conquistare il podio nemmeno in Catalogna: neanche il nuovo pacchetto di sviluppi sulla SF-23 cambia la trama della rossa di Maranello, che per l'ennesima volta non mantiene un ritmo costante affievolendosi giro su giro. A fianco di Max sul podio di Barcellona ci salgono le due Mercedes di Hamilton e Russell, autori di una splendida corsa con Lewis che torna in piazza d'onore dopo Melbourne e George che rimonta dalla sesta fila. Sainz viene scavalcato anche da Perez chiudendo in quinta posizione, mentre Leclerc è fuori dalla zona punti per otto decimi, pur tentando la rimonta dalla partenza in pit lane dopo i problemi avuti nelle qualifiche: litiga con le gomme e negli ultimi giri non si avvicina a sufficienza a Gasly per provare a sorpassarlo, nemmeno la penalizzazione di Tsunoda permette a Charles di entrare in top-10.

Partenza – Sainz ci prova all’esterno affiancando Verstappen dalla pole, ma l’olandese della Red Bull chiude la strada con una staccata molto profonda e il ferrarista deve rimanere in seconda posizione. Grande balzo di Stroll che si trova in terza posizione, Norris si tocca con Hamilton alla prima chicane e danneggia l’anteriore dovendo rientrare ai box. Leclerc è partito dalla pit lane dietro a Sargeant.

Giro 8/66 – Grande avvio delle Mercedes, con Hamilton che supera Stroll e Russell che rimonta fino al quinto posto. In difficoltà invece le Aston Martin, Alonso solo 7°. Leclerc comincia a rimontare posizioni grazie ai primi pit stop, ma il monegasco non è soddisfatto della vettura.

Giro 15/66 – Sainz deve guardarsi alle spalle da Hamilton, lo spagnolo della Ferrari viene chiamato ai box per il cambio gomme. Rientra in pista davanti a Leclerc (9°), con il monegasco che però si ferma al giro dopo pur montando gomme hard.

Giro 27/66 – Si fermano ai box per ultime le due Mercedes (Hamilton e Russell durano addirittura 24 e 25 giri con le soft) e le Red Bull. Verstappen mantiene con ampio margine la vetta, Perez rientra ancora più tardi per una strategia da una sola sosta come il compagno di squadra (impensabile alla vigilia). Sainz torna in seconda posizione, ma per molto poco dato che viene scavalcato da Hamilton.

Giro 35/66 – Russell supera Sainz, le Mercedes hanno definitivamente scavalcato (in pista) la Ferrari dello spagnolo, che scivola giù dal podio. I problemi di graining sulla rossa avevano fatto perdere all'iberico fino a tre secondi al giro.

Giro 53/56 – La Ferrari non riesce a opporre resistenza alla Red Bull di Perez, Sainz scende in quinta posizione.

Giro 56/66 – Battaglia per il nono posto tra Zhou e Tsunoda. Il pilota dell'Alfa Romeo sembra aver superato il nipponico, ma viene portato fuori ed è costretto a tagliare la chicane, rientrando dietro. I commissari valutano scorretta la manovra di Tsunoda e lo puniscono con cinque secondi di penalità. Una buona notizia per Leclerc, in quel momento 12° e vicino a Gasly.

Ultimo giro – Max Verstappen passa in solitaria sotto la bandiera a scacchi e domina il GP: per lui anche il giro veloce poche tornate prima. Podio per le Mercedes, 4° Perez e 5° Sainz, a seguire le Aston Martin con Stroll davanti ad Alonso. Leclerc si avvicina a Gasly negli ultimi giri ma non riesce a superarlo, chiudendo 11° a otto decimi dalla top-10.

Max VERSTAPPEN (Red Bull, vincitore) - Si difende da Sainz alla partenza, poi ha vita facile per tutti gli altri 65 giri. Con il rischio di una penalità se dovvesse superare ancora una volta i track limits, realizza comunque il giro veloce della gara e si porta a casa 26 punti di gran classe.

MERCEDES (Hamilton 2° e Russell 3°) - La versione "B" della macchina risponde alla grande, portandosi a casa un doppio podio sovrastando la concorrenza di Ferrari e Aston Martin.

Guanyu ZHOU (Alfa Romeo, 9° classificato) - Prestazione incredibile del pilota cinese, che dai primi giri si inserisce in top-10 e lì ci rimane dopo che tutti effettuano due pit stop.

Fernando ALONSO (Aston Martin, 7° classificato) - Si presentava all'appuntamento da principale anti-Verstappen, invece la vettura in Spagna è lontana parente rispetto a quella che abbiamo conosciuto a inizio stagione: perde tantissimo con le soft, limita i danni con la rimonta finale su gomme dure.

Lando NORRIS (Mercedes, 17° classificato) - Scattava dalla terza casella, ma la gara si mette male ancora prima del semaforo verde, quando viene rilevato un problema tecnico mentre la vettura è in griglia. Alla partenza colpisce Hamilton e danneggia l'ala anteriore, finendo nelle retrovie per tutta la corsa.

Logan SARGEANT (Williams, 20° classificato) - Weekend nell'anonimato. Ultimo nelle qualifche, parte dalla pit lane, viene doppiato prima di tutti e termina la gara ancora una volta da fanalino di coda.

È il terzo Grand Chelem della carriera di Max Verstappen, dopo quelli di Imola 2022 e Austria 2021.