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Formula 1 negli Usa: Austin apre il rush finale. Hamilton vs. Verstappen, chi è favorito, e dove

Paolo Viganò

Pubblicato 22/10/2021 alle 08:50 GMT+2

F1 - Con la doppia trasferta americana si apre il ciclo degli ultimi sei appuntamenti decisivi per il Mondiale. Red Bull equilibrata ovunque, ma il nuovo motore Mercedes fa paura. A partire da Austin, che sotto diversi aspetti ricorda il tracciato di Istanbul Park.

Max Verstappen e Lewis Hamilton sono pronti ad incendiare la contesa nelle ultime 6 gare della stagione

Credit Foto Getty Images

Il conto alla rovescia è iniziato: col Gran Premio degli Usa, ad Austin, inizia la volata finale fra Max Verstappen e Lewis Hamilton per il titolo Mondiale di Formula 1 2021. Sei Gran Premi in cui si deciderà l'esito del confronto a tutto campo Red Bull-Mercedes, fatto di dubbi e accuse ma anche e soprattutto di sfida tecnica in pista. La RB16B è equilibrata e veloce ovunque, ma le prestazioni della quarta power unit Mercedes hanno fatto scattare l'allarme nel box di Chris Horner, già in Turchia. E allora vale la pena cercare di capire se c'è un favorito, e perché, per ognuna delle sei piste della parte finale di campionato. Con le incognite di Qatar e Arabia Saudita, per le quali nessuno dispone di dati su cui lavorare.
PILOTAPUNTIVITTORIE (PODI)
1. VERSTAPPEN262,5 7 (13)
2. HAMILTON256,5 5 (11)

Austin chiama Istanbul

Si Parte appunto da Austin, splendido saliscendi texano, fra i pochi 'tilkodromi' davvero validi sul piano tecnico. Dislivelli importanti, curve veloci e curve lente, e un allungo opposto al traguardo che supera il chilometro. Caratteristiche in gran parte simili a quelle di Istanbul park, teatro dell'ultimo Gp. Verrebbe da dire che la Mercedes vista in Turchia, specie per le rinnovate qualità velocistiche, possa avere un vantaggio. Ma occhio alle temperature: a Istanbul faceva freddo e si è corso con pista umida, Austin potrebbe presentare condizioni ben diverse. E si sa quanto differenze anche minime di temperatura cambino gli scenari in pista. Nel caldo spera anche la Ferrari, veloce sulle rive del Bosforo ma penalizzata, soprattutto in qualifica, dalla difficoltà a centrare la giusta finestra di esercizio degli pneumatici.
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Lewis Hamilton (Mercedes)

Credit Foto Getty Images

Messico, incognita altitudine

Scenario tecnicamente simile in Messico, dove però sono l'altitudine e la rarefazione dell'aria a mischiare le carte in tavola. Sia per quanto riguarda l'efficienza motoristica che per quella aerodinamica, che a 2.000 metri non rispondono necessariamente ai paradigmi usuali. L'ultima gara sul circuito intitolato ai fratelli Rodriguez, vide Verstappen sprecare la pole position per penalità e soffrire per un doppio contatto nelle prime fasi, mentre Hamilton vinse nonostante partisse in seconda fila. Occhio al fattore campo: Perez corre in casa.
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Max Verstappen insieme a Sergio Pérez (Red Bull)

Credit Foto Getty Images

Buio arabo

Difficile ragionare sulla doppia trasferta mediorientale, che seguirà quella tripla americana (c'è anche il Brasile): il Qatar è noto al mondo del Motomondiale ma non alla Formula 1, e presenta un tracciato con parecchie curve medio-veloci - pane per la Red Bull - ma in cui serve anche parecchia spinta, al momento punto di forza Mercedes. L'Arabia Saudita è un'incognita totale, con il misto che sembra prevalere leggermente sul veloce. Pronostico impossibile, ma i rumors raccontano che in Mercedes puntano su Losail e in Red Bull su Jeddah.
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Un duello fra Lewis Hamilton e Max Verstappen

Credit Foto Imago

Brasile e Abu Dhabi, Red Bull ci crede

Sono le gare in cui la Red Bull giocherà presumibilmente le proprie carte migliori. Interlagos e Abu Dhabi sono tracciati perfetti per esprimere tutta la maneggevolezza e tutto l'equilibrio della RB16B. Il Brasile, come accennato, è in calendario subito dopo Austin e Messico e prima di Qatar e Arabia Saudita, mentre Abu Dhabi è l'ormai usuale sede della chiusura del Mondiale. Dunque è più che possibile una situazione di equilibrio che porti proprio l'ultima uscita a decidere tutto. A Liberty Media, certo, non dispiacerebbe affatto una chiusura col botto prima di voltare pagina e scoprire la nuova Formula 1 del 2022. E i pronostici, imprevisti sempre possibili a parte, sembrano andare in quella direzione.
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