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Bastianini in Ducati ufficiale con Bagnaia nel 2023: pro e contro di una scelta tutta italiana

Fabio Psoroulas

Aggiornato 30/08/2022 alle 17:14 GMT+2

MOTOGP - Sarà Enea Bastianini il compagno di squadra di Pecco Bagnaia in Ducati ufficiale il prossimo anno. Dopo tanta attesa, è arrivata la scelta definitiva del team di Borgo Panigale, che premia quindi l'italiano ai danni di Jorge Martin, il quale rimane nel team Pramac. Dopo tre vittorie e una pole stagionale, la Bestia quindi passa in rosso, pronto a lottare per il mondiale nel 2023.

Bastianini: "Tuffi? Ero bravo, ma sognavo la moto non i Giochi"

Era attesa da settimane, forse da mesi, la scelta del secondo rider Ducati ufficiale per il 2023. Il box di Borgo Panigale è stato di parola, aveva detto che la decisione ufficiale sarebbe arrivata tra il Gran Premio d'Austria e quello di Misano, e così è stato. La sorpresa, fino a un certo punto, è stata la promozione di Enea Bastianini nel box Factory ai danni di Jorge Martin, che rimane "parcheggiato" ancora per qualche tempo in Pramac Racing.

And the winner is... La Bestia!

Alle ore 16 di venerdi 26 agosto 2022 è arrivata la notizia ufficiale: Ducati Factory ha scelto Enea Bastianini come compagno di Bagnaia, dandogli anche due anni di contratto. Una scelta che premia la Bestia per i fantastici risultati di questa stagione, con tre vittorie e una pole position. Come detto, la scelta della casa di Borgo Panigale ha un po' stupito, dato che le voci davano per sicuro l'approdo in rosso di Jorge Martin. E invece si è preferita la linea tutta italiana, mentre lo spagnolo rimane in Pramac, dove a parte un inizio di stagione balbettante sta comunque facendo molto bene.

Ora arriva il bello per Enea, ma anche il difficile

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La gioia di Enea Bastianini e del suo team per la prima pole position in MotoGP della carriera, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Al di là di come finirà questa stagione, con Pecco in lotta per il mondiale anche se al momento ancora a distanza da Quartararo, nel 2023 ne vedremo delle belle. Enea si ritroverà la moto migliore del mondiale, nel team più affascinante e richiesto del circus. Con Bastianini il pacchetto diventa di altissimo livello, ci sarà quindi un nuovo rider in grado di lottare per il mondiale. Contando moto, box e pilota, l'anno prossimo si può e si deve lottare per il titolo. Il lato negativo è che naturalmente la pressione aumenterà a dismisura: guidare nel team Gresini e non avere nulla da perdere ha portato Enea ad ottenere risultati stratosferici. Partire nel 2023 con l'obiettivo di vincere il mondiale, farà crescere pressioni e aspettative incredibili sulle spalle della Bestia, non sarà semplice per lui sostenerla. Inoltre il box Ducati negli ultimi anni si è sempre dimostrato estremamente spietato nei confronti dei piloti che non ottenevano risultati, basta chiedere a Petrucci e a Dovizioso cosa è accaduto anni addietro. Se Bastianini non dovesse essere in grado di ottenere subito dei risultati, le critiche arriveranno veloci e saranno impietose. Per cui se non si vince presto la bocciatura sarà dietro l'angolo, come è accaduto anche con Miller.

Ducati ufficiale a tinte tricolori. Ma Bagnaia è contento?

Ducati tornerà ad avere un box tutto italiano. Dopo la parentesi Dovizioso-Petrucci, che in fin dei conti non ha brillato, ora tocca a Bagnaia-Bastianini. Una scelta che parla sia al futuro, dati i 25 anni di entrambi, ma soprattutto al presente. Sì perché sono due piloti che in questo 2022 hanno raccolto in tutto otto vittorie su tredici gare.
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MotoGP, Bastianini-Bagnaia

Credit Foto Eurosport

Sarà interessante vedere il rapporto tra loro, dato che provengono da scuole diverse: Bastianini non fa parte del gruppo della VR46, non è quindi della compagnia dei vari Morbidelli-Bezzecchi-Marini e naturalmente Bagnaia, ha un background differente. Qualche tempo fa si era detto che Pecco avrebbe manifestato il suo malcontento riguardo il possibile arrivo di Enea in Ducati. Questa voce non è mai stata confermata, certo è che tra Miller e Bagnaia c'è sempre stato un rapporto straordinario, che va oltre a quello professionale. Tra Enea e Pecco fuori dal circuito non sembrano esserci grandi legami, speriamo che ci possa essere armonia all'interno dei box e che tutti e due possano remare dalla stessa parte per portare la Ducati al successo. Il rischio di avere due galli nello stesso pollaio è che possa crearsi un clima complesso nel team e che i due possano danneggiarsi a vicenda.

E ora cosa fare con Martin?

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Jorge Martin

Credit Foto Imago

Bagnaia forse non sarà contento, ma il vero deluso di questa faccenda è un altro: Jorge Martin si ritroverà quindi a dover stare, almeno per il 2023, ma forse anche per l'anno successivo, in Pramac. Il team è di altissimo livello, è sicuramente la miglior squadra satellite del circus e lo spagnolo avrà naturalmente un trattamento tecnico da ufficiale, ma in fin dei conti si tratta di una bocciatura. Ed è qui che la scelta Ducati lascia un attimo perplessi: far passare Jorge in ufficiale ed Enea in Pramac avrebbe rappresentato una promozione per entrambi, un premio per i due piloti che in questi anni in Ducati hanno sicuramente brillato, dato che tutti avrebbero migliorato la loro condizione attuale. Invece questa situazione porta Bastianini a festeggiare, ma a dover fronteggiare una nuova situazione senza avere esperienza, mentre lascia Martin senza un "premio", nonostante ottime prestazioni. Il rischio quindi è che Martin possa iniziare ad ascoltare altre campane in ottica 2024. Ducati dovrà essere brava a "coccolare" il suo pupillo anche il prossimo anno per non lasciarsi scappare un grandissimo talento.
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