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Bagnaia vs Quartararo: sfida a due per il mondiale MotoGP, gara per gara chi è favorito e perché a 7 GP dalla fine

Luca Montanari

Pubblicato 22/08/2022 alle 11:27 GMT+2

MOTOGP - Mancano sette round dal termine della stagione e la lotta al titolo è ormai riservata al 25enne italiano della Ducati e al francese della Yamaha campione in carica, con Aleix Espargaro attendista di un passo falso. Quali Gran Premi sorridono maggiormente alla Ducati e su quali invece può fare affidamento Quartararo? Ecco cosa ci dobbiamo aspettare nelle prossime settimane.

Fabio Quartararo, i numeri di un mondiale storico

Mancano sette appuntamenti alla fine della stagione 2022 di MotoGP e le gerarchie da qui fino alla fine del campionato sembrano delineate, come suggeriscono i risultati degli ultimi Gran Premi. La lotta per il titolo sarà tra il campione in carica Fabio Quartararo e Francesco Bagnaia, con il francese della Yamaha che deve tentare di difendere il vantaggio dall’insidioso tentativo di rimonta dell’alfiere italiano della Ducati, in stato di grazia dopo aver centrato la terza vittoria consecutiva nella classe regina, dominando per quasi tutta la corsa nel GP d’Austria. Certo, in mezzo ai due in classifica generale non va dimenticata l’Aprilia di Aleix Espargaro, tra le incognite di un team e un pilota che non si sono mai trovati in corsa per un obiettivo così importante.
  • La classifica piloti in MotoGP dopo 13 su 20 Gran Premi
1. F. QUARTARARO200
2. A. ESPARGARO-32
3. F. BAGNAIA-44
4. J. ZARCO-75
5. J. MILLER-77

Bagnaia vs Quartararo ai raggi X: punti di forza e punti deboli

Per tenere aperto il mondiale e completare un'eventuale rimonta epocale cominciata prima del break estivo, Bagnaia è consapevole di dover rasentare la perfezione come sta facendo ora da Misano fino a Valencia, con in mezzo una difficile e imprevedibile tourneé tra Asia e Australia. Un solo passo falso, il ripetersi di un blackout come già successo in questa stagione e nel finale della precedente, significherebbe salutare in anticipo anche quest'anno qualsiasi ambizione al titolo. Ma come detto dopo Silverstone, e in Austria ne abbiamo avuto la conferma, il 25enne piemontese dovrebbe aver acquisito quella maturità necessaria che gli impedisce di cadere nel tranello dell'irruenza.
Ho commesso troppi errori quest’anno quindi era il momento di usare il cervello. Negli ultimi giri ho solo cercato di mantenere la calma, perché l’anteriore si chiudeva ovunque [Francesco Bagnaia dopo il GP Austria]
  • I piloti che hanno conquistato almeno tre vittorie consecutive in MotoGP: Bagnaia in una ristrettissima cerchia di lusso, è il secondo italiano e il secondo alla guida di una Ducati di sempre
Valentino ROSSI2002-2005, 2008
Casey STONER2007, 2008, 2011
Dani PEDROSA2012
Marc MARQUEZ2013, 2014, 2018, 2019
Francesco BAGNAIA2022
Anche Quartararo ha mostrato segnali più che incoraggianti di ripresa dopo il weekend austriaco, cogliendo un preziosissimo piazzamento d'onore su un circuito sfavorevole sulla carta e limitando i danni nella più ottimistica delle ipotesi della vigilia. El Diablo sa come si vince un campionato del mondo di MotoGP, dandone dimostrazione che il titolo della scorsa stagione non è arrivato per caso. Se a differenza di Bagnaia non è riuscito ancora a vincere tre GP consecutivi è perché ha un solo limite, e non da poco: la Yamaha che si trova in mano. I numeri dimostrano che, senza l'alieno Marc Marquez in pista, l'unico pilota in grado di fare la differenza rispetto alla moto pare proprio il francese classe '99.
  • L'imbarazzante superiorità di Quartararo sui compagni di marca in questi primi 13 GP, da solo ha conquistato 153 punti in più di tutti gli altri 3 piloti Yamaha in griglia
GPQuartararo2ª Yamaha
QatarMorbidelli 11° (+6"1)
IndonesiaD.Binder 10° (+30")
ArgentinaD.Binder 18° (+18.5")
AustinDovizioso 15° (+22"5)
PortogalloDovizioso 11° (+29")
SpagnaMorbidelli 15° (+27.3")
FranciaMorbidelli 15° (+25.2")
ItaliaD.Binder 16° (+19"5)
CatalognaD.Binder 12° (+32"9)
GermaniaMorbidelli 13° (+29"0)
OlandaDNFDovizioso 16°
G.BretagnaMorbidelli 15° (+7"5)
AustriaDovizioso 15° (+29"3)
Totale200 punti (1°)Morbidelli+Dovizioso+Binder=47 punti

L'arma in più di Bagnaia

È indubbio che la Desmosedici di Borgo Panigale sia la moto più forte attualmente nella classe regina, capace di adattarsi al meglio in qualunque contesto, con la velocità di punta rimasta caposaldo al quale si è aggiunta nel tempo un'ottima guidabilità, capovolgendo il rapporto di forza con le case giapponesi negli ultimi anni grazie al mega lavoro di Dall'Igna e compagni. Lo dimostrano le 8 vittorie conquistate finora (ruolino di marcia che solo nel 2007 con il trionfo finale di Stoner) e la striscia aperta di 19 gare con almeno un pilota dei quattro team di marca bolognese sul podio. Motivo per cui Pecco non ha bisogno di fare affidamento soltanto su sé stesso, a differenza di Quartararo. Può contare sul compagno di squadra Jack Miller, il quale pare aver scoperto finalmente costanza di rendimento, ma anche sulle veloci Pramac di Jorge Martin e Johann Zarco sempre lì davanti, sul connazionale vincitore tre volte in questa stagione con la moto del Team Gresini, Enea Bastianini, ma anche i due ragazzi del team VR46 che stanno regalando qualche exploit, Luca Marini e il rookie Marco Bezzecchi. Un'intera pattuglia Ducati al servizio di Bagnaia, serve il loro aiuto nel piazzare più moto possibili tra di sé e il francese della Yamaha ad ogni gara, siccome dovrà ricucire 6 punti per gara in media e non basterebbe "semplicemente" vincere.
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Un abbraccio fra Pecco Bagnaia e Jack Miller, l'australiano insieme alla pattuglia di pilota Ducati potrebbe essere un bell'alleato per l'azzurro

Credit Foto Getty Images

Da Misano a Valencia, dove si decide il mondiale?

Cosa ci possiamo aspettare nelle prossime settimane di corsa al titolo? Quali Gran Premi sorridono maggiormente alla Ducati e su quali invece può fare affidamento Quartararo? C'è bisogno di Bagnaia in stato di grazia per almeno altri due GP se vogliamo assistere alla contesa. I prossimi round a Misano e Aragon rappresentano infatti un'occasione importante per riaprire ufficialmente il discorso Mondiale piloti: sia sul circuito romagnolo sia su quello iberico GoFree ha trionfato lo scorso anno e la Ducati parte avvantaggiata, tuttavia porta sulla croce di questi GP anche cadute mentre si trovava al comando e sarebbe fondamentale non far risvegliare questi fantasmi. Nel GP di San Marino la Yamaha potrebbe difendersi, ma dovrà scontrarsi soprattutto con il Bestia, padrone di casa e tra i principali favoriti dato che nei due precedenti della scorsa stagione è salito sul podio. Sarebbe dunque importante che Pecco raccimolasse più dei cinque punti conquistati a Spielberg a Misano e che ad Aragon riuscisse a piazzare la zampata decisiva per incutere paura al campione in carica da lì ai prossimi quattro Gran Premi fuori dall'Europa, pieni di incognite dato che da Motegi a Sepang, passando in mezzo per Buriram e Phillip Island, non si corre dal 2019.
I numeri però giocano a favore della Ducati sia in Giappone, dove la Yamaha non va sul podio dal 2015, sia in Thailandia, tracciato in cui l'aerodinamica svolge un ruolo chiave; inoltre l'Australia non ha mai detto bene a Quartararo e in Malesia Bagnaia ha già vinto in Moto3. Tutti elementi che permettono ancora di sperare che un italiano possa risalire sul tetto del mondo nella classe regina del Motomondiale e la scuderia bolognese riabbracci il trofeo che manca da un decennio e mezzo.
Dall'altro lato però il 23enne francese è abile calcolatore, sa di poter sfruttare ancora almeno un "bonus" e soprattutto che l'avversario ne ha di più da perdere nonostante il momento di forma straordinaria. Per il momento dunque la bilancia pende ancora a favore di Quartararo, il quale tuttavia dovrà cercare di mettere in ghiaccio il secondo titolo consecutivo entro le prossime quattro gare, seppure sulla carta vedano la Desmosedici superiore alla M1. In caso contrario, si prospetterebbe uno sprint finale alla pari.

Quante speranze per Aleix Espargaro?

Principale anti-Quartararo a metà campionato, dalla pausa estiva in poi le quotazioni di Aleix Espargaro sono calate proprio a fronte di un Bagnaia in condizione magica. Punto di svolta il tremendo highside prima delle qualifiche del GP di Gran Bretagna. Se a Silverstone si guardava con ottimismo il nono posto del 33enne spagnolo dell'Aprilia, un solo punto perso con un tallone fratturato, paradossalmente il miglior piazzamento di Spielberg non promette bene, segnale di una moto non ancora duttile come la Ducati factory e di un pilota che non fa la differenza come Quartararo. Troppo difficile prevedere il comportamento dell'Aprilia nei futuri impegni (moto e box), ma soprattutto quello di Aleix, mai così avanti in classifica e con così tanta pressione sulle spalle fino a questo punto del campionato. In previsione potrebbe essere il primo ad alzare bandiera bianca. Ma la matematica non è un'opinione: finché resta il primo degli inseguitori e separato dall'equivalente di due terzi posti non vi è motivo di non credere nell'impresa.
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7 italiani, 5 rookie e 8 Ducati in pista: i piloti della MotoGP 2022

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