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MotoGP GP Indonesia. Bagnaia, Bastianini, Honda, Yamaha e Aprilia: le cinque domande prima del GP

Fabio Psoroulas

Pubblicato 17/03/2022 alle 20:07 GMT+1

MOTOGP 2022 - Secondo weekend stagionale per la MotoGP 2022. I bolidi della classe regina saranno di scena a Mandalika per il Gran Premio di Indonesia, al ritorno nel motomondiale dopo ben 25 anni di assenza. Bastianini è leader del mondiale, Honda e Bagnaia pronte a incalzarlo. Interessante vedere cosa potrà fare Yamaha, KTM, Suzuki e Aprilia.,

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Secondo atto del mondiale 2022 della MotoGP. I bolidi a due ruote saranno di scena in Indonesia per una inedita gara sul circuito di Mandalika. Il motomondiale torna quindi sullo stesso tracciato dove si sono svolti i test quest'inverno, prove non certo esenti da polemiche, per una pista ai tempi non ancora pronta per la potenza della classe regina. La Dorna però ha assicurato che i lavori, soprattutto sull'asfalto, sono stati fatti a dovere e quindi è tutto pronto per il Gran Premio di Indonesia, che ritorna in calendario dopo 25 anni di assenza. Scopriamo i cinque argomenti da analizzare prima del weekend.

Bastianini leader del mondiale. Riuscirà a confermarsi?

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Enea Bastianini trionfa a Losail

Credit Foto Getty Images

Come primo punto è giusto parlare del leader del mondiale. Enea Bastianini arriva a Mandalika da primo nella generale, forte del grandissimo successo nell'esordio stagionale. La Bestia si trova a meraviglia sulla GP21, moto in questo momento ultra competitiva e praticamente priva di punti deboli. Nei test su questa pista non ha fatto male per nulla, quindi potrà essere ancora protagonista. Certo che rivederlo davanti a tutti domenica mattina potrebbe essere alquanto complicato. L'obiettivo per lui più raggiungibile potrebbe essere una top five e magari tornare a casa dall'Indonesia ancora da primo nel mondiale.

Honda favorita a Mandalika?

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Marc Márquez

Credit Foto Getty Images

Come detto, è una prima volta per tutti in Indonesia. E' anche vero che ci sono stati i test invernali dove si è vista una ottima Honda su questo tracciato. La moto giapponese ha già confermato in Qatar di essere in forma e, soprattutto, di essere un mezzo più facile da guidare, come dimostrato dall'ottimo podio di Pol Espargaro. Ed è proprio Polyccio il rider che nei test ha fatto segnare il miglior crono a Mandalika, per cui attenzione a lui nel weekend. Naturalmente non possiamo non parlare di Marc Marquez: il Cabroncito in fin dei conti ha deluso in Qatar, ma già nel fine settimana potrà fare meglio. Obiettivo per lui stare davanti al compagno di squadra.

Bagnaia chiamato al riscatto. Ce la farà?

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Francesco Bagnaia liegt nach dem Crash mit Jorge Martín am Boden

Credit Foto Getty Images

Qualcuno ha già parlato di ultima spiaggia. E' assolutamente esagerato, è certo però che il buon Pecco Bagnaia non può sbagliare in Indonesia. L'alfiere italiano deve riscattarsi dopo il brutto passo falso in Qatar e le polemiche post gara. La Ducati ha teso una mano a #Gofree e questo weekend il torinese dovrà solo correre concentrandosi su se stesso e sulla moto, per cui non ci dovrebbero essere contrattempi di nessun tipo. Il podio è l'obiettivo minimo per lui.

Yamaha: gara importante in ottica 2022

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Fabio Quartararo (Yamaha), seulement 9e sur le GP du Qatar 2022

Credit Foto Getty Images

In Qatar le cose sono andate malissimo. Qui siamo già al banco di prova: se la Yamaha sarà competitiva in Indonesia, allora Losail è stato solo un passo falso. Ma se dovesse continuare sulla stessa linea del primo atto stagionale, allora saranno dolori. Fabio Quartararo ha fatto il massimo e oltre in Qatar, ma è arrivato comunque lontanissimo dal podio su una moto semplicemente più lenta delle altre in rettilineo, ancora peggio è capitato a Morbidelli e Dovizioso. Il mezzo è lo stesso e di miglioramenti non ne arriveranno almeno sino a Jerez, per cui bisogna capire se su questa moto sarà possibile ottenere risultati nel 2022 oppure no.

KTM, Suzuki e Aprilia: cosa aspettarsi da loro?

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Aleix Espargaro

Credit Foto Getty Images

Per ultimo chiudiamo con le altre tre case. Partiamo dalla KTM che in Qatar ha sorpreso molto con un grande Brad Binder sul podio. La casa austriaca non aveva messo in mostra un buon passo nelle prove, ma in gara solo col sudafricano si è trovata alla grande. Difficile pensare che Brad possa confermarsi in top three, ma mai dire mai. Discorso differente invece per Suzuki e Aprilia, dalle quali ci si aspettava molto a Losail. La moto italiana ha rispettato le aspettative, con Aleix è arrivata ai piedi del podio e qui a Mandalika potrà fare ancora meglio. Invece la Suzuki non si è espressa al meglio domenica, nonostante un motore finalmente coi cavalli a posto. L'impressione però è che Mir e Rins possano essere grandi protagonisti nel prossimo weekend e che il Qatar sia stato solo un piccolo passo falso. Staremo a vedere.
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