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Marquez raggiante dopo la prima fila 45 giorni dopo l'infortunio: "Oggi mi sentivo diverso, siamo sulla strada giusta"

Stefano Dolci

Pubblicato 13/05/2023 alle 12:52 GMT+2

MOTOGP - Dopo le polemiche per la ricerca della scia e le scivolate, Marc Marquez ha mostrato perché è un pilota eccezionale piazzando la Honda in prima fila, 45 giorni dopo la frattura del primo metacarpo della mano sinistra e sfiorando la pole position: "Qui faremo fatica in gara, perché nei tanti i giri le Ducati sono stabili in staccata. Ma sono felice perché siamo sulla strada giusta".

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Ci sono i fuoriclasse e i campionissimi, disposti a correre sopra i problemi, insensibili alle critiche o alle simpatie ed alle antipatie delle frangie di haters o tifosi, determinati a tutto per di primeggiare e dimostrare a pubblico, addetti ai lavori, avversari, insomma a tutti di essere semplicemente fatti di un'altra pasta. Marc Marquez in questa due giorni di Le Mans ha mostrato semplicemente di far parte della seconda categoria, quella dei fenomeni: irritendo il campione del mondo in carica in pista, facendo arrabbiare tutti venerdì con dichiarazioni così schiette da risultare brutali in quest'epoca di politically correct esasperato: ("Alla fine della FP2 ero ottavo quando sono sul rettilineo, quindi ho spinto per cercare di migliorare il tempo per accedere alla Q2, sapendo che se fossi caduto ci sarebbe stata una bandiera gialla e gli altri piloti non avrebbero potuto migliorare") ma soprattutto portando la Honda, dopo 45 giorni di stop per un infortunio al primo metacarpo della mano sinistra, dove nessun pilota riesce lontanamente ad attentare: in prima fila, alle spalle solo di un Pecco Bagnaia che ha dovuto sfoderare un ultimo giro deluxe per avere ragione del Cabroncito e togliergli la pole position nel GP n°1000 della storia del motomondiale.
Un risultato inatteso per tanti ma non per il Marc-ziano di Cervera che ai microfoni di Sky Sport, spiega raggiante i miglioramenti che gli hanno permesso in appena 24 ore di portare la RC213V ad un passo dalla pole position, con dei giri fatti in solitaria senza succhiare la scia a nessun rivale. “Sono molto contento, da ieri a oggi ho fatto io un passo. Ieri andavo forte ma non sentivo la moto e mi mancava qualcosa. Quando stai tanto tempo senza guidare perdi un po’ il feeling. Oggi però mi sentivo diverso sulla moto. Piano piano stiamo andando più forte. Qui faremo fatica in gara, perché nei tanti i giri le Ducati sono stabili in staccata. Ma sono felice. Quanto c'è di merito del telaio in questo risultato? Con il telaio abbiamo fatto un piccolo step ma io non sono la persona giusta per parlare di questo, io faccio il 100% e lavoro con il team per dare il massimo a questo progetto“.

Bagnaia: "Risolto diversi problemi ma è solo l'inizio"

Se Marquez è raggiante ha motivi per sorridere anche Pecco Bagnaia che, proprio in extremis, è stato in grado di piazzare un ottimo 1:30.705, scavalcando per appena 58 millesimi Marc Marquez (Honda) che sembrava già sicuro di partire al palo oggi nella Sprint Race (ore 15.00) e domani nella gara lunga (ore 14.00). Al termine della Q2 il portacolori del team Ducati Factory ha raccontato le sue sensazioni ai microfoni di Sky Sport: "Risultato fantastico perchè penso di avere vissuto l’inizio di weekend più difficile di sempre da quando sono in MotoGP. Abbiamo avuto tanti problemi, non tanto in fatto di velocità o feeling, quanto di intoppi veri e propri su diversi aspetti. Anche oggi nel mio primo run. Ad ogni modo abbiamo risolto tutto e mi sento davvero bene con la moto. Penso che il mio setting sia proprio mirato su questo. Nel T1 soffro di più, mentre negli altri settori sono veloce. Nella prima parte non sono eccezionale e anche nelle chicane 2-3, che è viscida, non vado al massimo. Da quel punto in avanti, invece, è tutto ok. Ad ogni modo sono contento del lavoro svolto, ma siamo solamente all’inizio del fine settimana, sostanzialmente. Oggi vediamo come andrà la Sprint Race, secondo me potrò essere competitivo".
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