Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Valentino Rossi, la conferenza prima dell'ultimo GP: "Da lunedì mia vita sarà diversa. 10° mondiale? Non ho rimpianti"

Stefano Dolci

Aggiornato 11/11/2021 alle 17:15 GMT+1

MOTOGP - Valentino Rossi nell’ultima conferenza stampa della sua carriera spiega le sensazioni che lo accompagnano alla vigilia del sua ultimo GP e mostra di non avere rimpianti ma solo tanto orgoglio per i traguardi ottenuti: “Quando ho dato l'annuncio ho ricevuto un grande sostegno, è stata una stagione particolare, soprattutto nella seconda parte. Da lunedì la mia vita sara diversa".

Valentino Rossi saluta tutti dopo l'ultima conferenza stampa prima del suo ultimo weekend di gara in carriera

Credit Foto Getty Images

L’ultimo ballo è arrivato. Poco più di quattro mesi dopo l’annuncio dell’addio al motomondiale, Valentino Rossi è pronto ad affrontare la sua ultima gara in MotoGP. Quello che traspare da Valencia, non è però un Rossi melanconico o triste ma piuttosto in pace con sè stesso, sorridente, senza rimpianti o rimorsi ma consapevole che la sua vita sarà differente. Tra tributi da tutto il mondo, testimonianze dei fans in tutte le lingue del mondo e un timido accenno di occhi lucidi, Valentino ha raccontato le sue impressioni ai giornalisti e a tutti i piloti accorsi nella sala conferenze per assistere e tributare al campione di Tavullia, gli applausi e il tributo che un mito vivente come lui meritano.
"E' stata una stagione particolare, soprattutto nella seconda parte. E’ una grande emozione essere qui, aver visto le mie moto dei 9 mondiali vinti. Darò il massimo questo weekend, vedremo come andrà. Il momento più brutto l'ho già passato, è stato quando ho deciso di smettere. Verso giugno è stata dura, se fossi stato più competitivo avrei probabilmente continuato invece ho dovuto smettere, è stato un periodo difficile. Ora mi sento abbastanza bene, cerco di restare concentrato sulla gara, dare il massimo. Quando ho dato l'annuncio ho ricevuto un grande sostegno, e ricevuto tantissimi messaggi anche dai miei rivali. Ho cercato di affrontare tutto in modo normale, questo è un bel momento per tutti, iniziano le vacanze, tutti sono felici di restare anche un po' a casa, ma si pensa anche che da lunedì per me sarà tutto diverso”.

"Il mio segreto è stato il divertimento, me ne vado senza rimpianti"

"La cosa di cui vado orgoglioso è che tantissime persone hanno iniziato a seguire la MotoGP per seguire la mia carriera, questo sport è diventato più famoso in tutto il mondo. Sono diventato qualcosa di diverso negli anni, una sorta di icona, questo è stato un grandissimo piacere. I risultati mi hanno ovviamente soddisfatto, ma il fatto che la MotoGP sia diventata un fenomeno più grande, aver aiutato a migliorarlo, a far sì che anche tantissimi giovani e non solo andassero a seguire le gare è una bellissima sensazione di cui vado orgogliosoPer un pilota conta più il risultato, ma questa è stata la cosa migliore della mia carriera. Vedere la passione negli occhi dei tifosi è sempre stato bellissimo. Il mio segreto? Ho continuato a correre e continuerò come pilota di auto, cercherò di divertirmi. Voglio apprezzare il momento, anche se so che la vita per me da lunedì sarà totalmente diversa. Rimpianti? Sono stato in grado di correre a un buon livello anche dopo il nono titolo, sarebbe stato importante vincere il decimo, sarebbe stato come chiudere il cerchio, ma è andata così. Anche il 9 rientra spesso nei miei numeri. C'è anche la maledizione del 9, 9 titoli mondiali, 199 podi in MotoGP, sarebbe stata meglio non averla...Ma è andata così. Non mi lamento, ho fatto una carriera molto lunga, già lottare per la vittoria è sempre un enorme divertimento”.

"14+11+21=46? Sembra quasi un disegno di Dio.. "

"Il 14/11/2021 l'ultima gara: la somma della data p 46, quando l'abbiamo scoperto 3-4 mesi ci siamo detti 'Non è stato facile convincere Dio!' Magari è un segno o magari solo una coincidenza, non lo so...di sicuro è qualcosa di positivo. A volte nel corso degli anni ho pensato di essere alla fine della carriera, soprattutto dopo il 2012, ma poi ho corso per altri 10 anni. Questa storia che non finisce mai è un bel concetto, anche se poi finisce. I sogni che mi restano? Avere una bella vita, divertirmi, restare sulle piste, ma non ho un sogno particolare. Il mio sogno era diventare campione del mondo della MotoGP e l'ho realizzato. Classifica dei miei rivali? La rivalità in tutti gli sport ad alto livello, soprattutto nella MotoGP, è qualcosa che forse uno non apprezza ma allo stesso tempo è fantastica, ti spinge a guidare al massimo, oltre i tuoi limiti. Ho avuto un enorme rivalità soprattutto nella prima parte della carriera, dove vincevo di più. Cito Biaggi, un italiano, ma poi anche con Stoner, Lorenzo, Marquez...A posteriori uno lo ricorda come qualcosa di positivo, di speciale. Se mi vedrete in lacrime? Non posso prevedere le mie sensazioni. Di solito in quei momenti sorrido, non piango, il mio carattere è così".
picture

Valentino Rossi, le 10 vittorie più belle della carriera

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità