MotoGP, Marc Marquez: "Quando tornerò? Me lo dirà il mio corpo"
DaOAsport
Aggiornato 23/09/2020 alle 16:22 GMT+2
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Marc Marquez sta recuperando dalla seconda operazione effettuata circa un mese fa per rimediare alla frattura dell’omero destro. Il Campione del Mondo MotoGP era caduto durante il GP di Spagna che aveva aperto la stagione agonistica a metà luglio, si era infortunato e aveva tentato un recupero lampo dopo il primo intervento, salvo poi dover tornare sotto i ferri.
Lo spagnolo è nel bel mezzo della riabilitazione, in un’intervista diffusa tramite i canali ufficiali della Honda è apparso senza bendaggi o particolari gessi, sembrando in evidente ripresa. L’iberico potrebbe tornare in pista per le ultime due-tre gare stagionali (a novembre, tra Valencia e Portimao), ma non ci sono certezze in merito. Di sicuro non potrà difendere il titolo iridato.
“Per quanto riguarda il lato fisico, ora sono in un buon momento, ma naturalmente sono ancora lontano dal mio livello di forma normale. La scorsa settimana ho iniziato a fare un po’ di corsa e di bici: dal punto di vista cardio, delle gambe e del braccio sinistro, la mia condizione è abbastanza buona, ma per quanto riguarda il braccio destro, devo ancora fare dei grandi passi in avanti, anche se sto iniziando a fare più esercizi. Non vedo l’ora di iniziare a spingere un po’ di più in palestra, ma al momento dobbiamo rispettare i tempi e avere pazienza. Dal punto di vista mentale, invece, è stata dura all’inizio. Non c’era niente da fare a casa, le giornate e anche le ore erano molto, molto lunghe, ma ora abbiamo finalmente un programma quotidiano. Facciamo due sedute di fisioterapia e poi mi alleno anche in palestra con il mio preparatore. Il momento in cui soffro di più è durante il weekend di gara perché guardare tutte le sessioni in TV e non è facile. A parte questo, posso dire che ora sono felice, perché sento già che abbiamo fatto dei buoni progressi”.
Guidare la moto è la cosa che mi manca di più. Quando tornerò? Non so se passerà un mese, due settimane o due mesi. Sarà il mio corpo a dirmelo.
"Honda in grande difficoltà senza di me? Leggo tante cose, ma se prendi gli ultimi 10 anni la Honda ha avuto una strategia perfetta perché è la squadra che ha vinto più titoli e sta facendo un ottimo lavoro in questi anni. Ogni Casa fatica per un anno: noi non vediamo l'ora di migliorare per la prossima stagione, sento che è parte della mia responsabilità essere lì per portare la Honda al top. E torneremo. Se prendi gli ultimi dieci anni la Honda ha ottenuto più degli altri costruttori.
La squadra è in una situazione difficile, ma quando hai un pilota debuttante puoi perdere la direzione un po' perché serve un processo di adattamento. Il test del martedì a Misano è stato molto importante perché lì Alex e Nakagami hanno trovato qualcosa e poi da quel momento hanno fatto un grande passo. Io non vedo l'ora di tornare il prima possibile per aiutare la squadra, ma al momento posso farlo solo dall'esterno. Come provo ad aiutare mio fratello Alex? Cerco di dargli qualche consiglio sulle gomme sulla base dell'anno prima, ma la regola è che lui deve lavorare con la sua squadra e dobbiamo essere professionali: se ha un dubbio sullo stile di guida o qualcosa del genere, mi chiama, ma io non lo chiamo mai perché io sono a casa e lui è in circuito a lavorare con la sua squadra".
"Quando mi rivedrete in pista? Sono nel momento in cui comincio a sentire i grandi passi avanti con il mio corpo: ogni giorno, ogni settimana, sento qualcosa di diverso mentre nelle prime tre settimane non ho avvertito nulla. Non so a che punto sia, ma sono più vicino a salire su una moto, questa è la cosa più importante: non so se passerà un mese, due settimane o due mesi. È qualcosa cui risponderà il mio corpo".
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