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Nuoto, Europei: Paltrinieri si arrende a Romanchuk, medaglia d'argento per Greg nei 1500 stile libero

Davide Fumagalli

Aggiornato 16/08/2022 alle 19:44 GMT+2

NUOTO, EUROPEI - Niente doppietta a Roma per Gregorio Paltrinieri che deve accontentarsi della medaglia d'argento nei 1500 stile libero dove andava a caccia del poker di titoli continentali. A tironfare è l'ucraino Mykhailo Romanchuk che difende il titolo conquistato nel 2021 a Budapest. Terzo, e medaglia di bronzo, per il francese Joly che precede Domenico Acerenza, quarto.

Paltrinieri chiude alle spalle di Romanchuk nei 1500 agli Europei 2022

Credit Foto Getty Images

Tutto il Foro Italico attendeva trepidante Gregorio Paltrinieri, voleva un altro oro nei 1500 stile liberodopo il successo negli 800, e invece Greg si è dovuto accontentare dell'argento agli Europei di nuoto 2022 in corso a Roma. Il fenomeno azzurro, detentore del record continentale, andava a caccia del poker di titoli europei (il primo nel 2012, gli altri nel 2014 e nel 2016), è partito fortissimo, spinto dal calore del pubblico, ma alla fine è dovuto arrendersi al campione d'Europa in carica, l'ucraino Mykhailo Romanchuk, che di fatto ha condotto da metà gara in poi conquistando l'oro con pieno merito, lui che era stato argento alle Olimpiadi di Tokyo nella specialità. Completa il podio il francese Damien Joly che precede l'altro azzurro Domenico Acerenza, quarto.
Questi i tempi alla fine. Paltrinieri ha chiuso in 14:39.79, nettamente distaccato da Romanchuk, che con il suo 14:36.10 difende il titolo europeo di Budapest. Più staccati gli altri, il francese Joly (14:50.86), Domenico Acerenza (quarto in 14:46.15) e il tedesco Florian Wellbrock (15:02.51, dopo aver rinunciato agli 800).
Le dichiarazioni nel post gara a Rai Sport. Si parte con Gregorio Paltrinieri, un po' deluso: "Lo sentivo il pubblico, mi hanno aiutato, sento di aver deluso le aspettative. Ero proprio morto, finito. L'Europeo è ancora lunghissimo, ogni gara è a sè, è stata una stagione lunghissima, stressante, questo era il massimo che potevo fare oggi". Poi tocca a Domenico Acerenza: "E' stato bellissimo, quando sono entrato non ho mai provato un'emozione così forte. Indimenticabile. Ad un certo punto ho provato ad avvicinarmi a Joly per il terzo posto ma ero distrutto".
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