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CEV Champions League - Conegliano eliminata! Il Fenerbahce fa la storia e troverà il Vakif in semifinale

Marco Arcari

Aggiornato 24/03/2023 alle 00:17 GMT+1

PALLAVOLO, CEV CHAMPIONS LEAGUE (F) - Un qualcosa di mai visto, quanto si verifica sul taraflex del Pala Verde. L'A. Carraro Imoco Conegliano viene demolita nei set che contano da un Fenerbahce OPET Istanbul che riscrive le regole della Pallavolo femminile e vola in semifinale, dove troverà il VakifBank di Paola Egonu. 8 ace per Arina Fedorovtseva, mentre Ana Cristina è ingiocabile su palla alta.

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Il Fenerbahce OPET Istanbul riscrive letteralmente le regole della Pallavolo femminile, travolgendo nei primi due e decisivi set l'A. Carraro Imoco Conegliano, ovvero una delle squadre più forti e complete del mondo, con uno show che, unito a quello della sfida d'andata, non ha eguali nella storia recente di questo gioco. Il club allenato da Zoran Terzic accede così alle semifinali di CEV Champions League 2022-23, dove sarà derby turco contro il VakifBank Istanbul di Paola Egonu. Vista la prova di stasera, le gialloblu dovrebbero però forse giocare nel torneo maschile e questa considerazione non è affatto irrispettosa per nessuna delle Pantere, né vuole essere certo sessista.
Chi comprende questo sport, sa infatti molto bene quanto lo show su attacco di palla alta, le impressionati serie in battuta di Arina Fedorovtseva (8 ace in un set e mezzo) e i colpi incredibili della coppia formata da Ana Cristina e Melissa Teresa Vargas non trovino eguali, in nessun'altra squadra femminile, per lo meno negli ultimi decenni. Si perdono quasi le parole nel dover descrivere un qualcosa di oggettivamente mai visto, col Fenerbahce capace di scherzare perfino la ricezione della miglior libero al mondo (Moki De Gennaro) e la correlazione muro-difesa di un'Imoco letteralmente presa a pallonate. Il problema, per tutte le future avversarie del club turco, è che in tutto ciò non vi sia la minima "colpa" delle Pantere, le quali provano a giocare la loro consueta Pallavolo venendo però surclassate a 360°.
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Fedorovtseva impressionante: parallela assurda contro Conegliano

La partita

Non inganni il risultato finale: finché in palio c'è la qualificazione alle semifinali europee, questa sfida non ha storia alcuna. Ciò non implica affatto che il ciclo dell'Imoco Conegliano si sia chiuso questa sera o che si debbano fare processi mediatici di qualsivoglia fatta. In questa eliminazione ci sono soltanto meriti, enormi, per una squadra che ha probabilmente cambiato per sempre il gioco della Pallavolo, sacrificando ricezione - anche se oggi la seconda linea del Fenerbahce tiene alla grande - e gioco veloce al centro per lasciar sfogare attaccanti di palla alta senza eguali al mondo, almeno a oggi. Ana Cristina chiude il match con 29 punti e un assurdo, nell'accezione più positiva del termine, 61% di eccellenza in attacco, venendo murata una sola volta su quarantacinque attacchi e dimostrando uno strapotere in pipe che, a memoria di chi scrive, soltanto un'altra pallavolista possedeva a parità di età (18 anni): Paola Egonu. Fedorovtseva spacca invece i due set decisivi, lasciando di stucco un Pala Verde sold-out, con 26 battute complessive e 8 ace che fanno ancora adesso tremare il taraflex di Villorba. Al resto ci pensano la sapiente regia di Fernanda Macris, che dimostra di voler vincere un trofeo importantissimo prima di ricongiungersi con Zé Roberto al THY Istanbul, ma anche una ricezione gialloblu capace di tenere il 50% di positiva (30% di eccellente) e di incassare un solo ace finché c'è da staccare il pass per le semifinali.
Progetto tecnico da rifare invece per Conegliano? Assolutamente no, solo un pazzo potrebbe rispondere diversamente. Daniele Santarelli, dall'alto della sua genialità pallavolistica, e un club strutturato alla perfezione (l'Imoco) sapranno sicuramente trovare risposte tecnico-tattiche a quella che, seppur per ora soltanto in potenza, risulterà presto una rivoluzione senza precedenti. Coach Terzic ha infatti quasi certamente intenzione di riproporre questo tipo di gioco anche nella Russia femminile e, quando il bando delle nazionali russe - deciso dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina e attivo ormai da oltre un anno - decadrà, saranno problemi per qualsiasi avversaria. Sicuramente, questo ritorno dei quarti di finale mette in evidenza come la fast sia destinata a diventare pian piano un colpo desueto - non è un caso se la fenomenale Robin De Kruijf oggi chiuda con 2/11 in attacco - e quanto il muro debba pensare a una crescita di centimetri in elevazione per compensare attivamente l'atletismo di pallavoliste che cominciano a toccare vette siderali d'altezza. Egonu era infatti un unicum fino a qualche tempo fa, ma l'ascesa in verticale del volley femminile sta ora bruciando le tappe, specie a livello giovanile. La sensazione resta però quella di uno sport di squadra che, a differenza di molti altri, non vedrà mai un atletismo quasi imperante a discapito della necessaria tecnica individuale, sebbene da oggi si debba cominciare a ragionare in modi differenti. Durerà? Soltanto il tempo potrà rispondere a tale quesito. Intanto prendiamo però atto della rivoluzione.

Il tabellino

A. Carraro Imoco Conegliano - Fenerbahce OPET Istanbul 3-2 (23-25; 15-25; 25-23; 25-20; 15-13)
  • Conegliano: Carraro, Plummer 13, Robinson-Cook 12, Squarcini, De Kruijf 3, Gennari, Samedy n.e., Gray 1, Lubian 6, De Gennaro (L), Haak 24, Pericati (L) n.e., Wolosz 4, Fahr 9. All. Santarelli.
  • Fenerbahce: Orge (L), Macris, Lazareva 3, Eroglu n.e., Cetin (L), Kalac 3, Diken 3, Fedorovtseva 13, Ana Cristina 29, Boz 3, Erdem Dundar 1, Unal, Vuchkova 8, Vargas 9. All. Terzic.
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Highlights: Conegliano-Fenerbahce 3-2

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