Battuta la Finlandia

La brutta Italia dei giorni scorsi è accantonata solo in parte. Non basta infatti la vittoria con la Finlandia per avere una consolazione in questi Europei di grande delusione. Contro la Nazionale allenata da Mauro Berruto gli azzurri si impongono per 3-0, ma non è tutto oro quello che luccica e lo si capisce guardando i parziali: 27-25, 25-19, 27-25.

Benché il successo - tardivo - sia arrivato, il gioco espresso dall'Italia è ancora troppo povero per poter sorridere in vista dei Mondiali casalinghi del 2010. Questo soprattutto perché la Finlandia, per quanto nuova forza emergente e composta da gente che il nostro campionato lo conosce (il coach, Esko, Shumov...), è lontana dalla pallavolo d'elite e una partita punto a punto contro una formazione decorosa, ma non certo irrresistibile, non è un bello spettacolo.

Qualcosa però va detto a favore degli azzurri visto contro i finnici: nel terzo set la nostra squadra era addirittura sotto, ma ha saputo avere pazienza e alla fine ha rimontato gli avversari con coraggio e grinta. Finalmente certi fondamentali hanno cominciato a "girare", l'attacco è migliorato e abbiamo ritrovato il muro. Merito del solito sestetto? Questa volta no, perché in giornata le novità viste sono state tante: il libero Andrea Bari, l'opposto Mauro Gavotto titolare, lo schiacciatore Simone Parodi e, in un imperioso finale di match, anche il palleggiatore Dragan Travica.

Le quattro semifinaliste sono Polonia, Francia, Russia e Bulgaria, mentre con questo risultato l'Italia chiude al decimo posto complessivo, il peggior risultato di sempre andando a ritroso fino al 1975 (così come accadde nel 1958 e nel 1953). Nonostante questo, il presidente del Coni Gianni Petrucci resta fiducioso: "Non bisogna dimenticare che i cicli cambiano e si esauriscono: così ha fatto anche quello della pallavolo. Io comunque ho grande fiducia nel suo allenatore Andrea Anastasi, nonostante i risultati visibilmente negativi a questi Europei. Nell'anno post-olimpico non è insolito che le Nazionali accusino cali e collezionino risultati al di sotto delle attese. Sono comunque certo che ben presto i risulati positivi torneranno, e che il prossimo anno l'Italia giocherà un buon Mondiale. Io guardo comunque avanti con ottimismo, in vista dell'Olimpiade di Londra 2012".

Olimpiade che ancora manca al nostro palmares nella colonnina degli ori, ma se non ci è riuscita la Generazione di Fenomeni allenata da Velasco sarà difficile che ce la possa fare questa compagine, che al momento appare niente più che modesta.