Italia-Russia 0-3

L'andamento di questi Europei per l'Italia non si smentisce nemmeno nella sfida contro la Russia. Contro sua altezza (non nel senso nobiliare del termine, ma nel senso dei centimetri, 217) Alexei Kazakov e compagni gli azzurri smettono di lottare molto presto e, nonostante la buona partenza, le velleità azzurre si spengono troppo in anticipo. 25-23, 25-21, 25-21 i parziali di questo incontro.

Nel primo set infatti gli azzurri conducono bene fino al secondo timeout tecnico, quando sono avanti 16-11. Man mano però la squadra allenata da Daniele Bagnoli ricostruisce il gioco e rimonta, demolendo il largo vantaggio che avevano guadagnato i nostri. Si va avanti punto a punto, ma alla fine la Russia ottiene il break proprio nel finale e conquista il primo parziale.

Nel secondo e terzo set l'Italia è costantemente sotto e, nonostante qualche cambio effettuato da coach Anastasi (gli ingressi temporanei di Travica, Parodi e Gavotto) è sempre la Russia a dominare, mentre l'Italia è preda di errori tattici e disattenzioni. Emblematico l'ultimo punto, un pallonetto neanche troppo nascosto caduto a terra tra due giocatori pressoché immobili.

Del resto anche il presidente della Federvolley Carlo Magri ammette una certa delusione, cercando però una parziale giustificazione per questo gruppo: "Bisogna rendersi conto che l'Italia ormai non è più quella di una volta (riferendosi all'Invincible Generazione di Fenomeni di Julio Velasco). O meglio... Non solo l'Italia non è più la stessa, ma anche le altre formazioni non sono più le stesse e sono molto cresciute. Per esempio Russia e Bulgaria che abbiamo incontrato in questo Europeo sono molto più attrezzate di quanto non lo fossero anni fa. Ora la pallavolo, soprattutto a livello europeo, è molto più competitiva".

Manca solo la Finlandia ora, squadra che ha il nostro stesso punteggio e che al suo interno può vantare alcuni dei giocatori che militano nel nostro campionato.

Se la convinzione di Magri è che l'Italia in casa possa disputare un buon Mondiale l'anno prossimo, visto che tra i convocati di Anastasi figurano molti dei giocatori che conquistarono il quarto posto ai Giochi Olimpici di Pechino, la convinzione di tutti è che questi Campionati Europei siano stati decisamente negativi e che è necessario arginare il problema da subito, per evitare poi di dover piangere quando nelle fasi finali della kermesse iridata dovremo guardare partite in cui non ci sia neanche un accenno di azzurro.