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Coppa del Mondo - All Blacks in finale! La Nuova Zelanda travolge 44-6 l'Argentina, 3ª finale nelle ultime 4 edizioni

DaOAsport

Pubblicato 20/10/2023 alle 23:20 GMT+2

RUGBY, COPPA DEL MONDO 2023 - All Blacks travolgenti e in finale mondiale per la terza volta nelle ultime 4 edizioni. La Nuova Zelanda travolge 44-6 l'Argentina, trascinata dalle mete del tre quarti ala Will Jordan e da una prova corale che non lascia scampo ai Pumas. In finale sarà sfida a Inghilterra (sarebbe inedita) o Sudafrica (come nel 1995).

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È la Nuova Zelanda la prima finalista della Rugby World Cup 2023 che si sta svolgendo in Francia. Come da pronostico non c’è stata storia per l’Argentina, che parte forte nei primi minuti, ma poco alla volta cede metri, terreno e punti agli All Blacks che chiudono il discorso in poco più di un tempo e vincono 44-6. Parte forte l’Argentina, che ha il primo possesso offensivo e arriva nei 22 avversari dopo un minuto di gioco, ma un calcetto velleitario dà palla alla Nuova Zelanda, che si rifugia in touche.
Insistono tuttavia i Pumas e dopo 5 minuti conquistano una punizione e Boffelli mette i primi tre punti sul tabellone e Argentina avanti 3-0. È un’Argentina scatenata, affonda nuovamente nella difesa neozelandese, ma poi nel punto d’incontro sono gli All Blacks a fare la differenza e tenuto. Tuttineri che ora provano a rispondere all’avvio ottimo dei sudamericani, con mischia e maul devastanti che costringono gli argentini a falli continui.
E all’11’ da alcuni raggruppamenti sulla linea di meta ecco che l’ovale vola al largo dove c’è Will Jordan che va a schiacciare per il 7-3 in favore della Nuova Zelanda. Dopo aver sofferto i primi minuti, ora gli All Blacks hanno preso in mano il match e al 15’ una bellissima azione mette alle corde una seppur buona difesa argentina e ovale che arriva a Jordie Barrett per la meta del 12-3. Fatica, ora, l’Argentina a reggere il ritmo degli avversari e crescono i falli in casa sudamericana. Al 26’ l’arbitro Gardner dimentica un po’ il regolamento e si perde tempo per capire dove battere la rimessa laterale, che alla fine è degli All Blacks a metà campo.
Ora i ritmi sono un po’ calati, anche i tuttineri commettono qualche errore di troppo e Argentina che così può respirare un po’ e provare anche a risalire il campo. Al 32’ affondo deciso dei Pumas nei 22 avversari, che guadagnano metro su metro e conquistano una punizione a loro favore. Va Boffelli sulla piazzola e al 35’ punteggio che va sul 12-6 per gli All Blacks. Sulla ripartenza, però, calcio intelligente di Mo’unga, salta Jordan e placcaggio alto che regala subito un attacco alla Nuova Zelanda e rimessa nei 22. Fallo della difesa, va sulla piazzola Mo’unga e riallungano i neozelandesi sul 15-6. Ultimo attacco del primo tempo per gli All Blacks, con Telea che si libera di almeno cinque avversari (colpevole anche la difesa) e palla che arriva a Shannon Frizell, il quale schiaccia per il 20-6 che rischia di chiudere il match.
Continuano i problemi per l’Argentina a inizio ripresa, con il primo pallone che non viene conquistato dai Pumas e subito All Blacks in attacco. E dalla mischia devastante parte Aaron Smith che regala un’azione in solitaria spettacolare e Nuova Zelanda che ora scappa via sul 27-6. Ormai è in ginocchio l’Argentina e al 49’ è nuovamente Frizell ad andare oltre dal raggruppamento, dopo che i sudamericani avevano difeso più che potevano e punteggio che va sul 34-6. Ultimo quarto che è una passerella per gli All Blacks e serve solo per le statistiche, con la seconda meta personale di Will Jordan, il cartellino giallo a Scott Barrett, la terza – spettacolare – ancora di Will Jordan per il 44-6 finale.
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