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Alla fine sarà Nuova Zelanda-Sudafrica: le 3 cose che ci hanno detto le semifinali

Davide Bighiani

Pubblicato 22/10/2023 alle 10:20 GMT+2

RUGBY - Cosa ci hanno detto le semifinali della Coppa del Mondo di rugby? Analizziamo cosa è successo nei match tra Nuova Zelanda-Argentina (44-6) e Inghilterra-Sudafrica (15-16), cercando di capire quali siano stati gli ingredienti decisivi per le vittorie di All Blacks e Sprinboks, che ora andranno a giocarsi l'atto finale allo Stade de France.

Sudafrica in finale! Inghilterra piegata 16-15: gli highlights in 90 secondi

Le semifinali hanno sputato le loro sentenze: facile la prima, con la Nuova Zelanda a trovare la finale dopo un impegno poco probante contro l'Argentina (44-6), più complessa e spettacolare la seconda, con il Sudafrica che piega un'Inghilterra orgogliosa solamente nel finale di partita. All'interno delle pieghe di queste due partite, qualche particolare che fa la differenza e qualche storia da sottolineare.

Tutto troppo facile per gli All Blacks

Diciamocelo subito, chiaro e tondo: dopo aver assistito a QUEI quarti di finale, il match tra All Blacks e Argentina ha dato uno spettacolo non consono a una semifinale mondiale: troppa disparità di tonnellaggio e di giri del motore: la Nuova Zelanda ha dominato la partita senza nemmeno dover andare oltre la terza marcia. I tanti errori non forzati degli argentini e la buona luna di Mo’unga e Will Jordan hanno reso il match dello Stade de France un'esibizione dei Kiwi, ma l'organizzazione si sarà accorta che sistemare in questo modo gli accoppiamenti dei quarti non ha funzionato. Il torneo dovrebbe essere un crescendo (e sicuramente la finale lo sarà) ma questa partita sinceramente è un passo falso abbastanza pesante.

Inghilterra bella per 70 minuti, ma...

Per fortuna la semifinale n.2 ha offerto uno spettacolo degno, anzi degnissimo: si è vista forse la miglior Inghilterra di questo torneo: una squadra che per gran parte del match avrebbe ben meritato di veleggiare verso la finalissima. Courtney Lawes a guidare i suoi sui punti di contatto, Dan Cole e Joe Marler a fare la voce grossa in mischia, in generale lo sforzo prodotto dal XV della Rosa è stato quello di una squadra che ha bene in testa il game-plan e che lo mette in campo come dovrebbe, approfittando anche di una giornata non certo positiva degli avversari. E Owen Farrell? Ha risposto alle critiche facendosi carico delle decisioni importanti, centrandole anche. Non sarà il giocatore più simpatico della terra, ma non si può certo dire che non si prenda le proprie responsabilità, al di là di calci e drop. Avesse anche chiuso il match, l'Inghilterra avrebbe potuto festeggiare una finale al termine di una partita molto orgogliosa. E invece è fuori ancora una volta per mano sel Sudafrica, come vuole la tradizione alla Coppa del Mondo...

... Quella panchina del Sudafrica!

Li chiamano eroi silenziosi, ma fanno tutta la differenza del mondo: abbiamo parlato dei 70 minuti dell'Inghilterra, peccato che una partita di rugby ne duri almeno 80. E allora cosa può fare tutta la differenza del mondo? La tenuta fisica e la panchina delle due squadre: qui ecco uscire qualche nome a sorpresa, come quello di Ox Nche, che insieme a RG Snyman, Kwagga Smith e Willie le Roux, ha cambiato il volto dei Boks nella fase conclusiva del match. E non vogliamo infilarci il nome di quell'Handre Pollard capace di prendersi anche il titolo di Player of the Match, soprattutto per quel calcio realizzato a 3 minuti dal termine che ha di fatto affossato l'orgoglio degli inglesi? Una tattica andata a segno quella di Rassie Erasmus? Lasciare il meglio per la fine è sicuramente una cosa a cui si può pensare, e non solo per la semifinale...
Si va verso una finale spaziale, come si poteva pronosticare prima delle semi: ne parleremo in maniera più diffusa ma certamente ci sarà da divertirsi, visto che il Sudafrica ha annichilito gli All Blacks nell'ultima partita giocata prima della Coppa del Mondo a Twickenham, ma certamente troverà una Nuova Zelanda completamente diversa sabato prossimo a Parigi.

Dove si vede la Coppa del Mondo di Rugby 2023

Gli incontri della Coppa del Mondo 2023 saranno trasmessi da Rai e Sky. RaiSport e Rai 2 proporranno in diretta 19 partite della competizione, tra cui tutte quelle della Nazionale Italiana durante la fase a gironi, mentre Sky invece trasmetterà tutti i 48 incontri della rassegna iridata, dalla gara inaugurale fino alla finalissima del 28 ottobre, in diretta televisiva su Sky Sport e in streaming su Now TV.
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