L'Italia del rugby si schianta contro gli All Blacks: 14 mete a due, finisce 96-17!

Brutto risveglio alla Coppa del Mondo di rugby per l'Italia che dopo aver sognato grazie alle vittorie su Namibia e Uruguay si trova di fronte al muro degli All Blacks e ne esce con le ossa rotte. A Lione gli azzurri si trovano di fronte una Nuova Zelanda affamata di mete e di punti, che mette il piede sull'acceleratore e non lo toglie più: finisce 96-17, frutto di 14 realizzazioni (a due) da parte dei Tuttineri. E' stata un'Italia diversa a quella che ci siamo abituati a tifare, un'Italia certamente impaurita dall'avversario di giornata; un'Italia colpita presto e bloccata, quasi ipnotizzata dalla grandezza degli All Blacks, che non ha avuto la forza e il coraggio di reagire, se non con uno spunto di Capuozzo nella ripresa e la meta finale di Ioane. Speriamo che tra sette giorni contro la Francia si possa vedere un'Italia diversa contro la Francia: ne va del nostro futuro nella competizione.

Al Groupama Stadium di Lione gli All Blacks spingono da subito, l'Italia inizialmente tiene botta poi deve arrendersi al 6' quando un calcetto trova libero al largo Will Jordan che segna la sua 24a meta in nazionale volando letteralmente oltre la linea. L'Italia risponde, sfruttando con Allan una chance al piede concessa dalla difesa neozelandese. 7-3, ma gli All Blacks però sono determinati: tra il 18' e il 22' gli All Blacks segnano tre volte, con Jordan, Smith e Telea, prendendosi già a un quarto di partita il punto di bonus che cercavano. L'Italia è alle strette e prima della fine del tempo capitola ancora tre volte, due con Aaron Smith che fa "tripletta" personale. A fine primo tempo è 49-3 Nuova Zelanda, con sette mete a referto. L'Italia ha un sussulto di orgoglio a inizio ripresa: dopo una rimessa laterale la palla giunge a Capuozzo, che segna la sua seconda meta mondiale. Allan trasforma ma subito dopo riparte il monologo All Blacks. Vanno in meta nell'ordine Retallick, Papali’i, Coles (2 volte), McKenzie, Will Jordan, Lienert-Brown; nel finale mezzo sorriso azzurro grazie alla meta di Ioane. Ma il 96-17 finale è un duro colpo per il morale dei nostri che ora dovranno rialzare la testa in vista dello scontro con la Francia di venerdì prossimo.

NUOVA ZELANDA: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea (c), 7 Dalton Papali’i, 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Ofa Tu’ungafasi. PANCHINA: 16 Dane Coles, 17 Tamaiti Williams, 18 Tyrel Lomax, 19 Samuel Whitelock, 20 Sam Cane, 21 Cam Roigard, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown

ITALIA: 15 Tommaso Allan, 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Dino Lamb, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti. PANCHINA: 16 Hame Faiva, 17 Ivan Nemer, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolo Cannone, 20 Manuel Zuliani, 21 Toa Halafihi, 22 Martin Page-Relo, 23 Paolo Odogwu

Arbitro Matthew Carley (Inghilterra), assistenti Nic Berry (Australia), Christophe Ridley (Inghilterra)

TMO: Brett Cronan (Australia)

Punti: 6' meta Will Jordan, tr. Mo’unga (NZL), 9' calcio Allan (ITA), 18' meta Aaron Smith, tr. Mo’unga (NZL), 19' meta Telea, tr. Mo’unga (NZL), 22' meta Savea, tr. Mo’unga (NZL), 27' meta Aaron Smith, tr. Mo’unga (NZL), 34' meta Aaron Smith, tr. Mo’unga (NZL), 40'+5 meta Savea tr. Mo’unga (NZL), 48' meta Capuozzo. tr. Allan (ITA), 50' meta Retallick, tr. Mo’unga (NZL), 57' meta Papali’i, tr. Mo’unga (NZL), 62' meta Coles (NZL), 67' meta McKenzie, tr. McKenzie (NZL), 70' meta Will Jordan, tr. McKenzie (NZL), 72' meta Coles, tr. McKenzie (NZL), 75' meta Lienert-Brown, tr. McKenzie (NZL), 82' meta Ioane, tr. Garbisi (ITA)

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