Fim Speedway GP Praga - Vaculik trionfa a sorpresa, 2° Woffinden, 3° Doyle. Zmarzlik sfiora la finale ma resta leader
Aggiornato 28/05/2022 alle 23:04 GMT+2
FIM SPEEDWAY GP - Martin Vaculik vince in Repubblica Ceca, nel terzo round di Speedway GP. Tante sorrpese e colpi di scena anche al Marketa Stadium di Praga, come dimostra l'ennesima finale mancata del favorito Bartosz Zmarzlik, che nonostante ciò resta leader del campionato. Tornano sul podio Woffinden e Doyle, deludono Fricke e Michelsen.
Martin Vaculik conquista il terzo round di Speedway GP, in Repubblica Ceca. Dopo un inizio di stagione in sordina, il 32enne slovacco parte fortissimo, chiude le batterie al secondo posto, poi si dimostra insuperabile in semifinale e in finale, ottenendo così il quarto successo in carriera. È il terzo vincitore diverso nelle prime tre gare del campionato. Ancora una volta Bartosz Zmarzlik - più veloce di tutti nelle qualifiche - stecca la semifinale, ma nonostante questo resta leader, mentre il vincitore di Varsavia Max Fricke non chiude nemmeno tra i migliori otto.
Si rivede invece ad ottimi livelli il tre volte campione del mondo Tai Woffinden, che dopo aver dominato le batterie con quattro successi su cinque (raggiunge quota 218 heats vinte in carriera) deve accontentarsi del piazzamento d'onore. Bel salto in classifica dell'australiano Jason Doyle, al primo podio in stagione. Arriva in finale per la seconda volta ma poi viene squalificato per falsa partenza Maciej Janowski.
La gara del Marketa Stadium di Praga dimostra per l'ennesima volta quanto sia equilibrato e quante sorprese possa regalare lo Speedway. A conferma di ciò il fatto che l'unico pilota in grado di raggiungere la finale entrambe le due precedenti corse, il danese Mikkel Michelsen, termina mestamente in quattordicesima posizione, perdendo posizioni in classifica generale.
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Batterie
Zmarzlik viene subito bruciato in partenza nella heat 2 vinta dal connazionale Jakowski, dovendosi accontentare del secondo posto in rimonta davanti a Woffinden. Parte malissimo invece il vincitore del precedente appuntamento Max Fricke, ultimo nella corsa conquistata dallo slovacco Vaculik e in quella successiva, trovandosi a sorpresa fanalino di coda prima del giro di boa, unico a zero punti (tornerà poi da vincente nella heat 12 e nonostante altri due secondi posti non riuscirà a raggiungere le semifinali per un soffio). Punteggio pieno nella prima serie per gli altri due australiani, Jason Doyle e Jack Holder.
Heat 5 vede la prima vittoria in carriera del debuttante Dan Bewley davanti a Lambert e il due volte campione del mondo Zmarzlik. Il rookie britannico stava andando bene fino alla sfortunata caduta nella quarta serie con la moto spaccata in due, subendo una lieve torsione a ginocchio. Altra scena che ha del sensazionale: viene squalificata la wild card ceca Kvech per aver indossato il colore del casco sbagliato, lasciando così il posto al connazionale Klima, pilota di riserva, capace di conquistare un punticino alle spalle degli esperti Lindgren e Vaculik.
La terza tornata di batterie si apre con una sfida importante in classifica tra il leader provvisorio Holder e gli inseguitori Bewley e Thomson: svantaggiato dalla partenza all’esterno e da un contatto con Kvech, l’australiano chiude in ultima posizione, stravolgendo così la graduatoria. Si riscatta invece il leader del campionato, dominatore della decima batteria davanti al rivale danese Madsen e ai connazionali Dudek e Przedpelski.
Woffinden entra in stato di grazia e, dopo il terzo posto nella heat 2, vince consecutivamente le quattro successive batterie, issandosi al comando della classifica. Nell’ultimo dei quattro successi, Bewley - secondo - riesce a strappare la prima semifinale stagionale. Vaculik resta in compagnia del britannico in testa alla graduatoria fino all’ultima batteria, chiusa al secondo posto alle spalle di Zmarzlik (terzo in classifica). Fuori dalle semifinali a sorpresa, oltre al già citato Fricke, anche il danese Mikkel Michelsen, con soli 4 punti accumulati (nonostante una prova vinta, paga tre ultimi posti).
1. Tai Woffinden (Gran Bretagna) - 13 punti
2. Martin Vaculík (Slovacchia) - 12
3. Bartosz Zmarzlik (Polonia) - 11
4. Maciej Janowski (Polonia) - 9
5. Jason Doyle (Australia) - 8
6. Leon Madsen (Danimarca) - 8
7. Dan Bewley (Gran Bretagna) - 8
8. Anders Thomsen (Danimarca) - 7
9. Max Fricke (Australia) - 7
10. Fredrik Lindgren (Svezia) - 7
11. Jack Holder (Australia) - 7
12. Patryk Dudek (Polonia) - 6
13. Robert Lambert (Gran Bretagna) - 6
14. Mikkel Michelsen (Danimarca) - 4
15. Paweł Przedpełski (Polonia) - 3
16. Jan Kvech (Repubblica Ceca) - 1
17. Daniel Klima (Repubblica Ceca) - 1
2. Martin Vaculík (Slovacchia) - 12
3. Bartosz Zmarzlik (Polonia) - 11
4. Maciej Janowski (Polonia) - 9
5. Jason Doyle (Australia) - 8
6. Leon Madsen (Danimarca) - 8
7. Dan Bewley (Gran Bretagna) - 8
8. Anders Thomsen (Danimarca) - 7
9. Max Fricke (Australia) - 7
10. Fredrik Lindgren (Svezia) - 7
11. Jack Holder (Australia) - 7
12. Patryk Dudek (Polonia) - 6
13. Robert Lambert (Gran Bretagna) - 6
14. Mikkel Michelsen (Danimarca) - 4
15. Paweł Przedpełski (Polonia) - 3
16. Jan Kvech (Repubblica Ceca) - 1
17. Daniel Klima (Repubblica Ceca) - 1
Semifinali
Janowski sale in cattedra nella prima semifinale, arrestando la striscia di imbattibilità di Woffinden. Sorpasso all’esterno in partenza del polacco ai danni del pluricampione del mondo, mentre dietro Bewley e Madsen non riescono ad avvicinarsi minimamente alla qualificazione all’ultimo atto.
Colpo di scena invece nell’altra semifinale: per la seconda gara consecutiva il favorito Zmarzlik fallisce l’accesso in finale, dunque avremo un terzo vincitore diverso in tre gare. Valuvik parte bene e mantiene la testa per tutti e quattro i giri, mentre alla prima curva un contatto tra Doyle e Thompson porta alla caduta di quest’ultimo. Il 27enne polacco si fa sfilare in partenza, invano l’assalto disperato di sorpasso sul 36enne di Newcastle, terminato con un lungo alla penultima curva.
Finale
Una falsa partenza estromette dalla competizione l'altro polacco atteso, Maciej Janowski. La finale dunque se la giocano in tre: Vaculik parte bene e passa Woffinden all’esterno, da quel momento non c’è più storia, con lo slovacco che prende il largo e conquista la prima vittoria in stagione, impedendo al britannico di trionfare lì dove aveva conquistato la prima in carriera nel 2013 e l’ultima un anno fa. Doyle chiude sul gradino più basso del podio.
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