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Tennis, Madrid Masters 1000 - Sinner annulla 3 match point a Paul e vola al 2° turno

Simone Eterno

Aggiornato 02/05/2022 alle 18:30 GMT+2

TENNIS - Jannik Sinner vince il suo 4° match del 2022 annullando match point. L'azzurro sopravvive a 3 ore di lotta contro Tommy Paul e vola al 2° turno a Madrid: sfiderà de Minaur. Per Sinner tante luci e ombre, compresi i soliti problemi fisici.

Jannik Sinner esulta contro Paul, Masters 1000 Madrid, Getty Images

Credit Foto Getty Images

Luci e ombre. Come da inizio stagione a questa parte. Il rientro di Jannik Sinner dopo 10 giorni di pausa per ritrovare le migliori sensazioni è la fotocopia di quanto già visto in stagione. Luci, perché alla fine, dopo 3 ore di battaglia, Sinner salva 3 match point a Paul e ottiene ciò che più gli interessa: una vittoria. Ombre, perché come in tanti match di questo 2022 Sinner ha messo in mostra due cose: più o meno piccoli guai fisici e difficoltà nella gestione della partita.
Già perché Sinner, questo match, l’ha prima dominato, poi quasi perso, poi ripreso e vinto. Sembrava tutto semplice per l’altoatesino, con un 5-2 rapido nel primo set a fronte di un Paul un po’ in difficoltà nel piano di battaglia. Poi un errorino qui e là, la perdita di fiducia e un improvvisa emorragia di gratuiti: 22, per la precisone, tra metà primo set e il break a inizio secondo che portava Paul sul 7-6, 3-0. Già, perché in un rapidissimo arco temporale Sinner si era visto costretto a incassare un parziale di 8 game a 1 a favore del proprio avversario; con l’americano bravo sì a prendere in mano il comando del gioco, ma con un Sinner davvero troppo generoso alla voce “concessioni”.
L’altoatesino si è così ritrovato spalle al muro, come già successo in stagione a Dubai con Davidovich e a Miami con Ruusuvuori e Carreno Busta. Sì perché in sostanza, Paul, fino al 5-2 del secondo set, non aveva tremato. Cosa che invece ha fatto sul più bello, quando Sinner è riuscito in qualche modo a rendere la moneta con cui era stato pagato nella mezz’oretta precedente dall’americano. Qui le luci per Jannik: l’aggressività, il coraggio, la capacità di non mollare mai la partita. Si è salvato spalle al muro Sinner, così come aveva fatto con i già citati avversari nel primo turno di Dubai e nel secondo e terzo turno del 1000 di Miami. Un totale di 3 match point salvati – due sul servizio di Paul per il 4-5, uno sul proprio per il 5-5 – che gli hanno consentito di girare un po’ l’inerzia. Il tie-break vinto, giocando decisamente meglio del primo parziale per l’approdo del match al terzo set.
Un terzo set emblematico, perché anche in questo caso – come a Monte Carlo piuttosto che Miami o Indian Wells – Sinner ha dovuto gestire dei guai fisici. Sul 2-1 in proprio favore, l’intervento del fisioterapista per problemi muscolari all’inguine sinistro. L’ingresso negli spogliatoi e dopo 8 minuti di pausa, Paul, fuori dal match, cedeva il break decisivo proprio alla ripresa delle velleità.
Insomma, Sinner ne è venuto fuori dopo 3 ore di lotta facendo vedere appunto tutti i pro e contro di questa sua versione 2022: battagliera, tosta, con tanta voglia, ma anche troppo fragile fisicamente o nella gestione più “liscia” di una partita. Al secondo turno troverà Alex de Minaur, vincitore anche lui di una maratoncina di quasi 3 ore con Martinez. 3-0 i precedenti a favore di Jannik. Per quanto visto oggi, però, il match resta un’incognita tutta da scoprire. Appuntamento ai prossimi giorni.
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