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Tennis, ATP 1000 Miami - Jannik Sinner si arrende ancora in finale: il titolo va a Medvedev (7-5 6-3)

Simone Eterno

Aggiornato 02/04/2023 alle 21:39 GMT+2

TENNIS - Dopo la sconfitta del 2021 con Hurkacz, Miami è ancora tabù per Jannik Sinner che si arrende di nuovo in finale, questa volta con Daniil Medvedev. Il russo passa per 7-5 6-3 e centra così il quarto successo negli ultimi 5 tornei disputati; vincendo per giunta anche la sesta partita su sei in carriera contro Sinner. L'italiano si consola con il nuovo ingresso in Top 10 e il n°4 della Race.

Jannik Sinner & Daniil Medvedev

Credit Foto Getty Images

Si ferma ancora in finale la corsa di Jannik Sinner nel Masters 1000 di Miami. Esattamente come due anni fa, quando fu sconfitto dal polacco Hurkacz, l’ultimo atto di Miami resta un tabù per Sinner che si arrende per la sesta volta su sei incroci in carriera all’ex n°1 del mondo Daniil Medvedev.
Il russo si conferma uno dei tennisti più caldi del momento, imponendosi senza troppi patemi con il punteggio di 7-5 6-3 e centrando così il quarto titolo negli ultimi cinque tornei disputati: Rotterdam (proprio su Sinner), Doha, Dubai e appunto Miami. Unico stop: due settimane fa a Indian Wells nella finale con Carlos Alcaraz. Sinner si arrende insomma a un giocatore fortissimo – non a caso nuovo n°1 della Race 2023 – e lo fa al termine di una partita comunque lottata; ma dove, a fare la differenza negativamente, è stata proprio la condizione fisica dell’italiano.

La partita

Sinner infatti è apparso fin da subito meno brillante rispetto alle ultime uscite; e già sul 4-3 del primo set chiedeva l’intervento del fisioterapista (più il medico) per acquisire dei sali che alleviassero la stanchezza. Sull’altoatesino infatti pesavano le 3 ore e un minuto di super semifinale contro Carlos Alcaraz; mentre Medvedev, dalla sua, aveva sfruttato un cammino decisamente più agile rispetto a quello dell’azzurro (e aiutato per giunta dal ritiro di Molcan al terzo turno; dunque con una partita in meno). Queste dunque le “attenuanti” al match giocato da Sinner, che però questa partita l’aveva iniziata andando avanti. Il primo a strappare la battuta infatti era stato proprio Jannik, con un allungo sul 3-2 non consolidato però nel game successivo. Da lì in poi, quasi un monologo di Medvedev.
Un Medvedev che ha ancora una volta fatto la sua grande partita a livello difensivo; che ha trascinato Jannik dentro scambi lunghi, quasi sempre poi vinti dal tennista russo, decisamente più fresco e più a suo agio in questa situazione. Sinner, visto sfuggire il primo set con un brutto dodicesimo game, finiva poi sotto anche a inizio secondo parziale. L’ultimo sussulto dell’azzurro era nel controbreak immediato a evitare il 3-0 Medvedev. Un controbreak illusorio. Il russo chiudeva poi di nuovo nel turno di servizio successivo di Sinner la partita, dirigendosi verso un finale a quel punto scritto nella sua chiara trama di campo.
Il russo – curiosità pura – porta così via il suo 19° titolo professionistico (il 5° a livello Masters 1000) nella diciannovesima città diversa. Per Sinner invece questa resta comunque una settimana di grandi soddisfazioni: l’altoatesino non solo ha nuovamente centrato la Top 10 ATP – da domani sarà numero 9 – ma è anche la quarta forza della Race 2023. Insomma, quest’anno, fin qui, si sono visti lui, Alcaraz, Djokovic e Medvedev. Non male come compagnia. Di occasioni, così giocando, per Sinner, ne arriveranno sicuramente delle altre.
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Sinner: "Per vincere contro Medvedev dovrò cambiare il mio tennis"

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