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Miami - Cahill: "Ingiusto paragonare Sinner a Djokovic, Federer e Nadal. Jannik migliorerà ancora, ne sono certo"

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Pubblicato 01/04/2024 alle 19:34 GMT+2

MIAMI - Darren Cahill, coach di Jannik Sinner, ha parlato in conferenza stampa dopo il successo in finale contro Grigor Dimitrov. L'australiano sul paragone con i più forti di sempre ha detto: "La nuova generazione sta facendo bene ma trovo ingiusto paragonare Jannik o Carlos o Holger con la vecchia generazione. Hanno bisogno di tempo e devono vincere ancora moltissimo per meritare tale paragone"

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Jannik Sinner non smette di stupire. Dopo i trionfi a Melbourne e Rotterdam, il tennista azzurro ha annichilito la concorrenza a Miami, intascandosi il secondo Masters 1000 in carriera, impreziosito dalla conquista della seconda posizione del ranking (suo miglior piazzamento). Al termine della finale vinta contro Grigor Dimitrov, in conferenza stampa si è presentato Darren Cahill, il coach del fenomeno altoatesino. "Jannik è un bravo ragazzo ed è un piacere lavorare con lui", ha detto l'australiano, ed ha aggiunto: "In questo momento sta giocando con grande sicurezza, il livello espresso in questi giorni è stato fantastico ma io sono certo che possa fare ancor meglio". Cahill ha poi spiegato: "La sua evoluzione è ancora in corso, con il tempo diventerà ancora più forte, più veloce, più saggio e furbo. Migliorerà ancora, ne sono certo, ma godiamoci il momento, sta giocando ad un livello stellare e sta meritando tutto quello che gli sta accadendo”.

Cahill: "Non paragonate Sinner a Djokovic, Federer e Nadal"

Sinner dominante nel 2024 (22 vittorie e una sconfitta), nettamente superiore a Medvedev e Dimitrov a Miami. E allora i paragoni con i più grandi del tennis iniziano a diventare ricorrenti. Cahill però non vuole mettere Jannik sullo stesso piano dei big3: "Credo sia impossibile paragonarlo a giocatori del passato, men che meno a Djokovic, che peraltro è ancora in attività. Non credo rivedremo mai un dominio come quello di Novak, Federer e Nadal". E prosegue: "Quello che hanno fatto loro tre è impressionante, hanno spostato il limite e portato questo sport ad un livello più alto di professionalità. Quello che fanno i giocatori di oggi è una diretta conseguenza di quello che hanno seminato loro tre. Dalla cura dei dettagli, l’attenzione nella ricerca dei team, la cura della parte mentale, della parte atletica… tutto fatto con una attenzione maniacale, nei minimi dettagli".
Il coach di Sinner è convinto che sia presto per azzardare un paragone: "La nuova generazione sta facendo bene ma trovo ingiusto paragonare Jannik o Carlos o Holger con la vecchia generazione. Hanno bisogno di tempo e, anche se il livello è alto, devono vincere ancora moltissimo per poter meritare un tale paragone”.

Cahill: "Cosa apprezzo di Sinner? Che tiene i piedi per terra"

Cahill ha parlato poi della maturità di Sinner: "Jannik sa bene di essere un privilegiato. Fa uno sport che ama e lo fa ad altissimo livello, apprezza ogni aspetto di questa sua vita. Ma la cosa che apprezzo moltissimo di lui è che tiene saldamente i piedi per terra, sa che questo è solo uno sport; anche se siamo di fronte ad un professionista serio, è anche un normalissimo ragazzo di 22 anni che ama la sua vita". Infine, un paragone con Alcaraz: "Ci sono molte cose belle in lui, e molte altrettanto belle in Carlos…. per certi versi sono simili, è per questo motivo che il tennis adesso è in ottime mani”.
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