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Felix Auger-Aliassime primo classe 2000 in una finale del circuito maggiore

DaOAsport

Aggiornato 24/02/2019 alle 11:06 GMT+1

Dal nostro partner OAsport.it

Eurosport

Credit Foto Eurosport

Sapore di storia all’ATP 500 di Rio de Janeiro: il canadese Felix Auger-Aliassime, nato lo stesso giorno di Roger Federer (l’8 agosto), ma 19 anni dopo, è il primo giocatore del 2000 a guadagnare una finale nel circuito maggiore, battendo l’uruguaiano Pablo Cuevas per 6-3 3-6 6-3. Di fronte a lui, sulla terra rossa brasiliana, ci sarà il serbo Laslo Djere, che avanza senza giocare in ragione della defezione, per infortunio, dello sloveno Aljaz Bedene.
Il primo match, semplicemente, non si gioca. Bedene motiva così, tramite il suo account Twitter, il perché del suo forfait: “Non vedevo l’ora di giocare il match con Laslo e dopo alcune settimane felici durante questo periodo ed essermi divertito a giocare a Rio, sono triste nel dovermi ritirare dalla semifinale di oggi. Ho iniziato a sentire dolore alla mia gamba sinistra, e durante uno sprint fatto ieri è peggiorato. Voglio chiedere scusa a tutti i miei fan e dire loro grazie per avermi supportato questa settimana. Spero di tornare il prossimo anno per giocare di nuovo qui“.
La seconda semifinale, invece, si gioca, e vede subito Auger-Aliassime in grande spolvero: il canadese, dopo due doppi falli sull’1-1, annulla entrambe le palle break concesse a Cuevas in questo modo, per poi procurarsi lo stesso numero di opportunità nel gioco successivo, sfruttare la seconda e volare senza particolari problemi alla conquista del primo set per 6-3. Il secondo parziale vede entrambi i giocatori in difficoltà con il servizio per quattro giochi: a uscire meglio dal momento critico è l’uruguaiano, che si porta sul 4-1 e riesce a tenere a distanza l’avversario fino a rendergli il 6-3. Nella partita finale è un unico break ad essere decisivo, quello del 2-0 in favore del canadese nel secondo gioco. In verità Cuevas una possibilità di recuperare ce l’ha quand’è sotto 4-2, ma sul 30-40 spreca in malo modo l’unico spiraglio, assieme al quale se ne va la partita. Sul 5-3 Auger-Aliassime ha qualche problema a chiudere, mancando tre match point consecutivi (di cui l’ultimo vede una difesa strenua dell’uruguaiano), ma alla fine porta a casa la partita e la sua prima finale a livello ATP, che potrebbe benissimo non essere l’ultima.
federico.rossini@oasport.it
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