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ATP Vienna, Sinner-Rublev 7-5 7-6: l'azzurro vola in finale da Medvedev e centra la vittoria n. 55 in stagione

Lorenzo Rigamonti

Aggiornato 16/12/2023 alle 15:18 GMT+1

ATP VIENNA – Sesta finale di un 2023 sontuoso: Jannik Sinner supera Andrey Rublev 7-5 7-6 con freddezza e maturità nella semifinale di Vienna, prenotando così il quarto atto stagionale contro Daniil Medvedev. Il campione in carica e numero uno del seeding ha sconfitto Stefanos Tsitsipas, e ritrova l’altoatesino dopo il KO in finale a Pechino.

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Jannik Sinner strappa l’ultimo ticket per la finalissima di Vienna e scrive un’altra pagina di storia del tennis azzurro. Il successo in semifinale su Andrey Rublev per 7-5 7-6 permette all’altoatesino di incidere il proprio nome su un altro prestigioso record e lo avvicina sempre più a quello che sarebbe il quarto titolo di una stagione monumentale. E i numeri danno conferma della sua progressione vertiginosa. Si tratta del 55° match vinto in stagione per l’allievo di Vagnozzi e Cahill: superato il record italiano fissato da Corrado Barazzutti nel lontano 1978. Nessun giocatore azzurro ha mai vinto così tanto in una singola annata, e domenica il 22enne di San Candido vorrà sigillare l’impresa con una vittoria su Daniil Medvedev all’ultimo atto in terra austriaca. Il numero 3 mondiale, a sua volta, ha arginato Stefanos Tsitsipas nella prima semifinale di giornata sul 6-4 7-6 e vorrà prendersi la rivincita sull’altoatesino dopo la recente sconfitta in finale a Pechino.
Quarta finale in questo 2023 tra Sinner e Medvedev, dualismo incandescente che vede il russo in vantaggio 2-1 (6-1 il parziale in suo favore in carriera), ma con Jannik che sembra trovare sempre più contromisure di torneo in torneo.

La cronaca del match

La semifinale della Wiener Stadthalle si accende in pochi battiti di ciglia, dalla collisione di ghiaccio e fuoco. Da una parte la freddezza di un 22enne fuoriclasse, in grado di imprimere ai propri colpi un livello di pulizia e incisività impressionanti specialmente sui momenti chiave. Dall’altra il moto furioso e schizofrenico del moscovita, che pur martellando da fondocampo per l’intera partita, perde la testa all’insorgere delle prime avversità. E’ la fotografia di ciò che succede nel primo set, con Jannik che inciampa su un paio di doppi falli al sesto gioco, permettendo al russo di salire sul 5-2. Ma col servizio a favore, Rublev cestina l’opportunità del match: Sinner non perde compostezza, lo disarma attingendo dal suo miglior repertorio risalendo la china dal 2-5 al 7-5.
Rublev annientato psicologicamente, con Sinner che riesce a dettare i tempi dello scambio per lunghi tratti di secondo set. Un rapido break e controbreak Sinner-Rublev al decimo e undicesimo gioco trascina tutto al tiebreak decisivo: bravo Jannik a tenere viva la partita pur andando sotto di un minibreak, e ad infilare poi l’avversario sul suo servizio al primo match point disponibile (7-5). Una prova di maturità plateale per l’altoatesino, che raggiunge così la sua tredicesima finale ATP in carriera difendendo il quarto posto nel ranking.
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