Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Rafael Nadal, il nuovo servizio e la rinascita (anche) sul veloce di un campione immenso

Fabio Disingrini

Aggiornato 22/01/2019 alle 23:20 GMT+1

Non giocava da quattro mesi eppure il tempo sembra essersi fermato per chi a Melbourne, con la misura del rovescio e un nuovo movimento del servizio, sta giocando un'altra forma di tennis superbo.

Melbourne, Australian Open 2019: Rafael Nadal nel corso del suo match contro Frances Tiafoe, quarti di finale

Credit Foto Eurosport

Ha una maglia smanicata che svela due braccia tenaci, però è sottopelle il segreto di questo corpo sublime. È un guerriero feroce coi sui molesti riti, che corre come un diavolo e impugna un’arma di distruzione, si terge il sudore, conta i secondi e all’ultimo e tira dardi infuocati. Quella che stiamo ammirando sotto il cielo australe è la versione superba di Rafael Nadal nella rinascita (anche) sul veloce di un giocatore immenso.
Lui che è stato il più grande ed è caduto sulla terra, che è sceso all’inferno per tornare immortale. Quella con Tsitsipas sarà la sua trentesima semifinale slam, l’undicesima (terza a Melbourne) senza cedere nemmeno un set. A scalfirlo ci hanno provato tre tennisti di casa (Duckworth, Ebden e il talentuoso De Minaur) e il solito Berdych, poi l’ha sfidato Francis Tiafoe dopo aver respinto i calibri di Anderson e Dimitrov, però lui specialmente, senza colpe specifiche, è stato passato per le armi. Perché oggi Rafa travolge tutto quel che vede dall’altra parte della rete, qui a Melbourne non giocava così bene dalla semifinale con Federer nel 2014 e il futuro - cinque anni dopo, rifiutata un’impossibile normalità - ci sembra pure più roseo.
picture

Australian Open: Nadal-Berdych 6-0 6-1 7-6, gli highlights

È un Nadal postmoderno che prima depone il miglior colpo dell’avversario - vedi il dritto di Berdych con la risposta in slice o il rovescio di Tiafoe in balia del top spin - poi lo trapassa col gancio mancino. È però anche il nuovo restyling di un campione unico, che a trentadue anni cambia unità di misura e cambia il movimento del servizio per diventare, eccezionalmente, una macchina che va più forte e spende meno. Dal suo “ritorno” nel 2017 abbiamo infatti visto una triplice forma di Rafa: tirato a lucido fra i campi australi e quelli americani, Nadal è sempre invincibile sul rosso ma poi si scopre friabile per il durissimo peso del suo gioco.
Melbourne, Australian Open 2019: Rafael Nadal e le statistiche del suo nuovo servizio
Se non accadrà quest’anno è perché Rafa è un atleta in continua evoluzione che misura il suo tennis sul rovescio: un fondamento per allungare la carriera di chi ha subito in autunno il suo primo intervento chirurgico. Poi c’è il nuovo servizio ossessivo allenato off-season e a lungo termine con Moya: non tirava così forte dagli US Open del 2010, il movimento è più veloce, l’impatto è più alto e Rafa ha aggiunto 5 chilometri orari che gli valgono il 10% in più dei punti con la prima, fino all'85% se in slice.
picture

Ecco come Rafa Nadal ha trasformato il servizio per provare a rivincere gli Australian Open

Non giocava da quattro mesi ma Nadal non sembra già più avere punti deboli. Così si torna ai giorni di Wimbledon in cui Rafa squarciava (con Del Potro) il cielo di Londra, Federer si scopriva umano e Djokovic tornava campione. Spetta allora ai vent’anni di Stefanos Tsitsipas ledere un’altra maestà, cambiare una storia dopo averne accertata un’altra. Dice lo sfidante che a Toronto, dove perse la finale con Nadal, ha imparato la lezione ed è certo di potersi migliorare: mica come a Barcellona quando, ridendo, ammette di non averci capito niente. Chissà se qui, contro il gran diavolo, un’altra risata lo seppellirà.
picture

Australian Open: Nadal-Tiafoe 6-3 6-4 6-2, gli highlights

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità