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Paolo Lorenzi si ritira dal tennis: "E' stato il viaggio più bello della mia vita"

Simone Eterno

Aggiornato 27/08/2021 alle 08:42 GMT+2

TENNIS - Dopo la sconfitta al 2° turno delle qualificazioni dello US Open 2021, a 39 anni, il classe 1981 Paolo Lorenzi appende la racchetta al chiodo: "E' stato il viaggio più bello della mia vita. Spero di essere ricordato come un giocatore che ha sempre dato tutto e ha sempre cercato il suo meglio".

Paolo Lorenzi agli US Open (Getty Images)

Credit Foto Getty Images

Paolo Lorenzi ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. Classe 1981, la stessa di Roger Federer, dopo la sconfitta al secondo turno delle qualificazioni contro il francese Maxime Janvier, Lorenzi ha comunicato il suo addio ufficiale alla carriera da professionista.
Al sito dell’ATP Lorenzi ha dichiarato: “Smetto con il tennis professionistico. Ci stavo pensando da un po’ e penso che New York sia il posto giusto, ho sempre amato New York. E’ diventato tutto un po’ più difficile, a inizio anno ho avuto qualche problema fisico e ho capito che il mio corpo non era più lo stesso. Lo capisci: quando il tuo corpo ti dà certi segnali, è il momento di smettere”.
Emblematico che Lorenzi abbia scelto New York e lo US Open. In questo torneo, infatti, era arrivata la prima vittoria in un main draw nella sua carriera, nel 2014, quando dopo 13 sconfitte consecutive al primo turno era riuscito ad avere la meglio sul giapponese Nishioka. Ma a New York si era visto forse anche il suo miglior tennis, 3 anni dopo, nel 2017, quando si spinse fino agli ottavi di finale – suo miglior risultato in uno slam – arrendendosi solo a Kevin Anderson. Anche nel 2016, al terzo turno, contro il miglior Andy Murray della carriera (a fine anno poi non a caso n°1 del mondo), Lorenzi fu anche in grado di vincere un set sul centrale.
Spintosi fino a un best ranking di n°33 della classifica ATP (nel maggio del 2017), saluta il tennis una persona di rara umanità e disponibilità. Paolo Lorenzi è sempre stato davvero un esempio su tutti i fronti: mentalità e intelligenza in campo, con la voglia di non mollare mai e di cercare sempre una soluzione per fare partita, anche quando non sembravano esserci; fair play con gli avverarsi – non ricordiamo un singolo episodio sopra le linee o una racchetta distrutta dal senese; trasparenza e disponibilità con la stampa.
Lorenzi se ne va dal tennis professionistico giocato dichiarando: “Vorrei ringraziare mia moglie Elisa e tutto il resto della mia famiglia che mi ha supportato in questi anni. Vorrei ringraziare anche i miei tifosi, che mi hanno sempre sostenuto con affetto. Spero di essere ricordato come un giocatore che ha sempre cercato di dare il suo meglio in campo lottando fino alla fine. Il tennis è stato il viaggio più bello della mia vita, mi sono goduto ogni momento. Ogni volta che sono sceso in campo, è stato come se si avverasse un sogno”.
In bocca al lupo, Paolino.
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