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Filippo Volandri: "Jannik Sinner domenica era cotto, la vittoria di Arnaldi con Popyrin l'ha riacceso"

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Pubblicato 28/11/2023 alle 09:47 GMT+1

COPPA DAVIS - Il capitano non giocatore dell'Italia rilascia una bella intervista alla Gazzetta dello Sport in cui racconta le sensazioni e le emozioni dopo aver vinto la Coppa Davis, soprattutto per la sofferenza con cui è arrivato il succeso, dagli straordinari di Sinner alla presenza di Matteo Berrettini.

Jannik Sinner a 'Che tempo che fa': "Questa coppa è per tutti voi"

La vittoria della Coppa Davis... È tutto vero! A noi sembra ancora un sogno, dopo 47 anni di alti e bassi, di baratri clamorosi e di faticose risalite. Ci immaginiamo quindi quanto possa essere fantastico per i protagonisti di questa impresa, quelli che a Malaga hanno fatto la storia riportando in Italia l'Insalatiera.
Lo conferma il capitano Filippo Volandri, che in una bella intervista alla Gazzetta dello Sport racconta di come si sia sentito durante tutto questo percorso insieme ai ragazzi e con il pensiero già proiettato verso il futuro.
"Un’ubriacatura di felicità, di gioia, di soddisfazione - confessa - Un momento che resterà indelebile nella memoria di tutti. E penso anche in quella di tanti italiani che ci hanno seguiti in questi giorni".
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La squadra azzurra capitanata da Sinner che esulta col trofeo della Coppa Davis 2023 dopo la vittoria nella finale Italia-Australia

Credit Foto Getty Images

Si parla di festeggiamenti, che a quanto pare sono stati sobri: "Niente di esagerato, anche perché eravamo abbastanza prosciugati a livello sia fisico, per la settimana intensa, che emotivo. Una cena carina nel resort dove alloggiavamo. Sono andato a dormire abbastanza presto. Ci sono state risate, cori, qualche presa in giro. Tutto molto alla buona, proprio come la nostra squadra".
La squadra è stata invitata al Quirinale dal Presidente Mattarella, ma Angelo Binaghi (il presidente della federtennis) ha già spiegato perché non ci potranno andare. Peccato. "Sì, per noi è un dispiacere grandissimo - conferma Volandri - Ci teniamo tantissimo ad essere ricevuti al Quirinale, perché questo invito dà ancora più valore alla nostra impresa. Purtroppo il 21 dicembre per i tennisti è una data complicata, Arnaldi in quella data è già in Australia e Sonego in partenza per giocare la Atp Cup, ed è giusto che ci siano tutti i protagonisti di questa vittoria. Ma dopo la lunga trasferta australiana saremo entusiasti di andare dal Presidente Mattarella quando potrà riceverci".
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Matteo Berrettini con Jannik Sinner e Lorenzo Sonego durante le finali di Coppa Davis 2023

Credit Foto Getty Images

Adesso testa alla prossima Coppa Davis, che la squadra vuole vincere di nuovo:
Ce lo siamo detti. Vogliamo ripeterci e questa volta farlo anche con Matteo Berrettini. Meritava di essere anche lui con noi sul podio ad alzare il trofeo, come di apparire nelle foto ufficiali, ma il protocollo non lo permetteva.
A proposito del tennista romano, infortunato, ma presente a Malaga dal primo minuto per dare sostegno alla squadra, il capitano spiega quant'è stata importante la sua vicinanza: "Molto. Ci ha aiutato in tutti i modi, e non è stato facile per lui, dopo un anno così difficile, stare a guardare gli altri giocare, combattere soffrire esultare. Ma lui è un ragazzo speciale e anche Jannik ha detto che vuole vincerne subito un’altra, con lui".
Impossibile non parlare delle imprese di Jannik Sinner in quest'ultima fase del torneo:
Jannik ci ha dato moltissimo. Ecco perché ce l’abbiamo fatta, ecco perché abbiamo veramente vinto questo trofeo. Il giorno della finale, dopo la lunga partita contro Djokovic della sera prima, Sinner era davvero cotto. Senza energie, stanco morto, poi la vittoria di Arnaldi con Popyrin dopo tutta quella fatica lo ha riacceso, e si è visto contro De Minaur.
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Matteo Arnaldi

Credit Foto Getty Images

Volandri ammette, però, che c'è stato un momento in cui ha temuto di dover tornare a casa con una delusione:
Beh, quando Djokovic ha avuto tre match point contro Sinner ho iniziato a pensare a come riprovarci il prossimo anno. Poi il nostro fenomeno ha ribaltato la situazione, ci ha tenuto in vita e insieme a Sonego ci ha portato in finale.
Sinner e Berrettini non erano gli unici a Malaga. Chi è stato quello che ha colpito di più a livello personale? "Non mi piace fare discorsi individuali perché ognuno ha dato il proprio contributo - dice - però Matteo Arnaldi è stato bravissimo. Ricordiamoci che a inizio anno era 135 al mondo, e alla seconda chiamata azzurra ha vinto la Davis. Mi è piaciuto come ha reagito alla sconfitta contro Van De Zandschulp, si è aggrappato alla squadra per reagire e vincere un match difficilissimo con Popyrin".
Chi non c'era, invece, è Fabio Fognini, con cui purtroppo le polemiche a distanza non si sono concluse: "Per un mese abbiamo cercato di incontrarci ma non siamo riusciti. Speriamo di farlo e risolvere questa situazione per il bene della squadra".
Un nuovo ciclo? "Tanti giovani, tutti disponibili ed entusiasti. Perché non provarci?".
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